Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2012

ajo trémulo...

I budini erano nell'aria, qui in casa Acquaviva, ultimamente. In versione  dolce piemontese oppure  salata giapponese ,  si vede che di recente respiravo in qualche modo l'idea di dovermi esercitare in materia... Così, quando a inizio mese è saltato fuori il nuovo tema per l' MTC di maggio   di Menù Turistico , non ho potuto che sorridere: l'MTC tratta infatti questo mese di  budini salati , intrigantemente proposti da  Acquolina  (il cui nick chissà come mai mi suona particolarmente simpatico...). Dal momento in cui si sarebbe potuto cominciare a produrre e pubblicare il proprio budino ho però avuto qualche momento di vita un po' convulso, in cui sono tornata in rete sostanzialmente solo per segnalare l'uscita del libro Ricette per Bene , quello legato alla vicenda di Chiara, del suo blog e del suo ristorante. Vicenda di cui si era ampiamente parlato negli ultimi mesi, arrivata ad una chiusura positiva con tanto di strascico benefico grazie proprio al passap

ricette per bene

Tutto era nato da  questo post , in qualche modo: un'amica in difficoltà, un appello su un minuscolo blog di cucina, la solidarietà che dilaga in rete. Poi mani più capaci delle mie hanno cercato il bandolo di questa matassa e ne hanno raccontato la storia in un libro, farcendolo anche di ricette golose e facendone, a sua volta, strumento di solidarietà. Perché una volta superate disavventure come un'alluvione uno tende a non parlarne più, dimenticando chi in quelle peste ci si sono ritrovati anche tanti altri e che non tutti sono stati tanto fortunati da ricevere aiuto dagli amici. Chiara e Claudia invece ci hanno pensato, decidendo di proseguire la catena della solidarietà che attraverso il web ha permesso loro di risollevarsi e riaprire la loro attività. Così, con un libro, creato sempre dagli amici della rete, da distribuire in rete per devolverne il ricavato in beneficenza. E ne spiegano il perchè:   Abbiamo imparato molto sull'amicizia da questa incredibile esper

in barba al Negus

A volte non c'è bisogno che i periodi neri finiscano per cacciare la testa fuori da problemi ed incombenze e prendere un po' di respiro. Questa capacità di trovare risorse di spensieratezza anche nei momenti più impensati dipende probabilmente da quella parte bambina che governa il buonsenso di tutti noi ed alimenta il nostro disperato spirito di sopravvivenza. Così una persona si ritrova magari a fare la spesa con più gusto, in cucina con più creatività, davanti al computer con più curiosità, anche se i suoi guai al momento restano gli stessi. Piccoli momenti preziosissimi che ci permettono di godere della fortuna di essere vivi. Tutti questi elementi hanno contribuito inoltre a catapultarmi dentro una inaspettata guerra coloniale vecchia di ottant'anni... Qui chiamano erba del Negus quel che altrove porta il nome di barba di frate o agretti. Mi piace molto questa curiosa definizione, dal gusto un po' retrò di cucina popolare ed affettuosa. Nel cercarne l'origi

una persona di tre colori

Una strana primavera in questa aria lavata di pioggia, con profumi accennati e colori rari ed esplosivi, fucsia e viola e rosa e ciclamino ovunque. Succedono cose veloci ed intense, da restare senza fiato, da non avere modo di fermarsi e capire. E forse capire non serve, oppure non è ancora tempo. Qualcuno mi dice che non e' necessario avere le risposte subito. A sospendere il giudizio non si muore ne' si perdono occasioni. Poi le cose ritornano, il dolore ma anche la comprensione, con i tempi loro. E nel mentre possiamo vivere, agendo le idee e le emozioni più che pensandole e dicendone. Come fanno i bambini, capaci di intuire e fare senza parlare, di trovare il seno della madre e poi imparare ad abbracciarla ancora prima di saperla chiamare mamma. Per una volta provo ad ascoltare. Ho sempre, sempre, sempre provato a dialogare per cercare di capire le persone. Forse non è questa la regola perfetta, o non lo è oggi, con tutti questi fiori lucidati da una pioggia sottile

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!