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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

soluzione british ad una giornata uggiosa

Un momento di autunno a fine maggio: cielo altamente variabile, aria fredda, scrosci improvvisi e persistenti di pioggia. Ci si veste a strati anche dentro casa, si rimette sul letto la coperta pesante... e si accende il forno. Questa sera non ho tempo per cucinare ma un intirizzimento generale da scacciare e tanta voglia di farmi coccolare da qualcosa di avvolgente e morbido. E soprattutto caldo. Chi avrebbe detto di stare a inizio estate con le stesse sensazioni di novembre...  Mentre la zuppa di verdura va da sola sul fuoco mi dedico a pochi gesti veloci; poi il forno comincia ad emanare profumo di buono: scelgo un bel film e porto il vassoio con la zuppa accanto al divano. All'intervallo levo il dolce dal forno e dopo un po' me lo gusto così,  a cucchiaiate  tiepide e confortanti.  Il fascino di un momento insolito, di un brivido sconfitto, di una ricetta storica inglese classica degli anni '40 (chi meglio si intende di clima uggioso?!), di qualche tocco mio nell&

un po' di fatti miei in merito ad una teglia di coccio

Sarà un post esteso, diviso in tre parti perché si possa saltare quello che non interessa... prima parte (troppo lunga, lo so!): personale Mi piace molto ascoltare. Imparare cose che non conosco è un vizio che mi concedo fin da bambina. Quasi una droga, che cerco da sempre nei libri, nella forma degli oggetti, nei riti del cibo. Che trovo spesso inaspettatamente nascosta dentro le parole delle persone che vogliono dire altro. La vita al di fuori della rete è durissima, ci fa incontrare problemi pesanti e rapporti interpersonali davvero difficili da gestire. Li si affronta comunque, impiegando tutte le energie. E poi, almeno nel mio caso, si cerca sollievo in nicchie alternative. Tipo un piccolo blog di cucina, sostanzialmente nato per dedicarmi al puro piacere di imparare, senza obblighi di confronto con la complessità del vivere quotidiano. Vedere replicati in rete i meccanismi tristi dei dialoghi tra sordi in cui incappo ad ogni passo fuori da qui mi amareggia. Nella mia te

fragole senza zucchero? una bella sfida

Questo mese la raccolta delle ricette "buone" di  Salutiamoci  ci racconta quanto siano fantastiche e salutari le  fragole ,   come spiegato nell' apposito post di Nicole  su  Ricetteveg .  Ogni mese il confronto con Salutiamoci mi costringe ad una sfida su qualcuna delle mie cattive abitudini in cucina. Questa volta ho pensato, cosa per me decisamente insolita, di cimentarmi in un dolce.  Ma non perché la fragola sia un frutto: raramente mi lascio condizionare da dettagli di questo tipo... In realtà tutte le ricette salate che mi sono venute in mente con le fragole (e sono state tante, dalle insalate alle zuppette fredde, dal pesce ai cereali) sostanzialmente non sembrava mi presentassero alcuno spunto di ragionamento sulla salubrità della combinazione degli ingredienti... Ho scelto allora una ricetta indiana, tipica della regione del Gujarat, che  si serve solitamente come contorno a piatti piccanti  insieme al pane , oppure anche come dessert. T eoricamente dovre

uova con asparagi... non proprio lombarde

Sono pochissimi i veri prodotti tipici della mia zona , ma se c'è un autentico vanto del territorio varesino è l' a sparag o di Cantello, una varietà di asparago bianco a punta violetta di origine francese (la P recoce R osa d’Argenteuil ), coltivata qui dall'800 per la  perfetta compatibilità con i l terreno ed il clima locali , che ha ricevuto giusto l'anno scorso la DeCo, D enominazione Comunale di Origine . E che ha il su o breve periodo di raccolta proprio ora, tra aprile e maggio. Il modo più comune per gustarsi questi asparagi freschissimi,  dolci e croccanti, di cui si mangia tutto , è quello detto "a lla Bis marck" o anche "alla milanese": scotta t i ed accompagna t i con un uovo al tegame, burro fuso a nocciola , formaggio grana grattugiato e un pizzico di pepe . Secondo Plutarco perfino Giulio Cesare  li avrebbe assaggi ati così nella casa milanese di Valerio Leonte , "conditi con il burro al posto dell'olio"

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!