Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2016

dolce di riso e more... e tanta consapevolezza in più!

Spesso non scrivo nulla degli incontri a cui sono invitata da aziende produttrici di alimenti, bevande, utensili da cucina od elettrodomestici. I motivi sono diversi: argomenti arcinoti, filosofie aziendali ambigue, incontri superficiali... e a volte, ma è la minoranza dei casi, semplice mancanza di tempo. D'altronde è una delle prime cose che ho chiarito all'apertura del blog, questa: che non si tratta di uno spazio pubblicitario in affitto ma che, al contempo, cito volentieri prodotti ed esperienze che mi insegnano qualcosa. Sono tutto il contrario di una persona in cerca di visibilità, anche se la cosa, come molti mi ripetono, non è "funzionale" al senso di un blog. Quando di recente ho visto pubblicate foto del palco vuoto poco prima che iniziasse un evento a cui ho partecipato, per poi non trovare in sala chi si era vantato di essere presente, ho capito che il mondo è fatto di gente diversa.  Chi evidentemente ha ritenuto più importante la propria visibi

fusilli al finocchietto e agnello: la Sardegna del (mio) cuore

Per la seconda tappa del #girodeiprimi , organizzato da   La Melagranata - Food Creative Idea   e   Pasta di Canossa , si approda in Sardegna, isola su cui bisogna trovare ispirazione, tra prodotti locali e specialità culinarie, per condire un piatto di fusilli Pasta di Canossa. Della qualità del controllo sul grano, coltivato in proprio da questo pastificio, avevamo già parlato la volta scorsa durante la tappa in  Basilicata . Ma proprio il criterio di selezione del grano stesso e poi la sua lavorazione particolare, che ne mantiene fibre e proteine, rende la pasta molto saporita e particolarmente digeribile. In  pratica le proprietà di un prodotto semi-integrale ma piacevolmente vellutata al palato.  Tra i vari formati questa volta tocca ai fusilli farsi ospitare da una regione di cui non sono tipici. Se la cucina della Basilicata (dove sono stata purtroppo poche volte e per brevi periodi) potevo forse sentirmi un filo spaesata, per la Sardegna mi sento carichissima: l'ho vis

cheesecake un po' sardo con decoro alla giapponese: tra isole ci si intende!

Eccomi, questa volta praticamente all'ultimo, a prendermi una bella pausa dal mondo reale grazie all' MTC n 57  di maggio, che propone il tema  cheesecake   dolce o salato, scelto da Fabio e Annalù del blog  Assaggi di Viaggio . Mi scuso per le foto semplicistiche e con luci sbagliate, ma è stata tutta una corsa contro il tempo. Per il cheesecake dolce e cotto si potrebbe dire che ho già dato, considerando la  torta ticinese di ricotta  dei cui misteri avevo parlato qualche giorno fa: ovviamente non partecipava alla sfida ma ha dato il suo contributo comunque  depositandosi placida mente sui fianchi miei e dell'essere assaggiatore.  Per motivi familiari e non, sono di recente immersa in atmosfere culinarie sarde. Così per il cheesecake "da gara" ho deciso di abbandonare le idee alternative che avevo in testa (*) e di affidarmi, per la mia versione salata, ad un'ispirazione di Sardegna. Per la precisione... ad un dolce!  La partenza sono infatti le

pennette con ceci e zucchero: omaggio (insolito) alla Basilicata

Dicevo giusto  poco tempo fa   di quanto mi spiaccia essere identificata "solo" come appassionata di cucina "esotica": io per la verità adoro in generale la cucina "etnica", cioè quella che racconta l'anima del popolo che se l'è inventata.  L'appuntamento con #girodeiprimi mi permette di chiarire dunque quanto anche la cucina regionale italiana sia assolutamente, prepotentemente "etnica". Più che un contest questo mi sembra un gruppo di lavoro: appena ricevuto l'invito ho pensato che gli organizzatori fossero persone che amano approfondire la cucina nella sua storia e nella sua geografia... proprio come piace a me! Ovviamente ho aderito al volo e non posso che ringraziare con questo primo post   La Melagrana - Food Creative Idea , che  di fatto mi regala una palestra di cucina regionale a domicilio! Otto formati di pasta da declinare con ingredienti tipici di otto tradizioni regionali lontane dalla mia, che vivo in Lombar

pranzo filo-fiapponese: tutte le ricette... in un link!

Piccolo post di servizio: nel weekend ho condiviso un pranzo filogiapponese con amici; "qualcuno" fra i commensali ne ha messo qualche foto su facebook e di conseguenza sono arrivate varie richieste per le ricette. Anche se non parrebbe, in realtà si tratta nella quasi totalità di piatti già presenti sul blog. Non credo siano l'impiattamento diverso o qualche ingrediente leggermente variato a confondere le acque, è che... solo io conosco a memoria il mio blog, non posso pretendere che tutti ricordino o si vadano a pescare ricette pubblicate mesi o anni fa!  Ma, soprattutto, le foto scattate ora, ovviamente non da me, sono talmente migliori delle mie da rendere gli stessi piatti praticamente irriconoscibili!  Di seguito le foto attuali ed i link alle relative ricette: a chi li aprirà chiedo pietà per le foto di allora! Non sto a spiegare tutto quanto NON è giapponese in questa apparecchiatura! Dico solo che sulla sinistra c'è una ciotola di insalata con salsa

risotto arance e zucchine con il segreto

Non pago di aver portato a casa quindici chili di arance proprio quando  il frigo era rotto , l'essere che vive con me ha pensato giustamente di fare il bis, visto che siamo egregiamente sopravvissuti all'esperienza e che in effetti si trattava di frutta davvero di ottima qualità.  Peccato che ("forza e coraggio", avrebbe detto qui mia nonna)  nel frattempo  sia venuto maggio! Ora che il frigorifero è perfetto, insomma, sono le arance a dare segni di cedimento! Scordiamoci quindi le foto di grossi agrumi frondosi dalla buccia turgida e con la polpa di mille sfumature: questa volta si va di spremute a testa bassa e si evita soprattutto di intasare ancora il blog di ricette "a tutta arancia". Be'... in verità questo sarebbe stato il proposito iniziale. Se non che, tralasciando qualsiasi considerazione di tipo coerente, una delle rare ricette che posso orgogliosamente sostenere di aver ereditato da mio padre è quella del risotto all'arancia. E

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!