Oggi pubblico sul Calendario del Cibo Italiano una ricetta che, in occasione del Compleanno di Roma, vuole celebrare la Giornata Nazionale della cucina dell'Antica Roma. Ma, come tutti sappiamo, un conto è considerare ciò che si mangiava nella grande e ricca città di Roma, che fungeva da modello sociale per l'intero territorio romano (di cui avevo ampiamente tratto qui , qui , qui , qui e qui ), un altro conto è verificare cosa era invece comunemente disponibile nelle varie Province a Roma assoggettate, a volte molto distanti dall'Urbe sia in chilometri che come risorse locali. Di ciò si rendeva perfettamente conto Caio Giulio Cesare che, come ci racconta Plutarco nelle sue Vite Parallele, pur essendo personalmente moderato nei consumi, aveva favorito l'importazione di specialità gastronomiche "esotiche" sul mercato di Roma. Per rifornire le mense dei più abbienti con cibi rari e preziosi, dunque, Cesare non badava realmente alla visione del tempo che
Al 31 marzo, come da termine dell'anno commerciale in Giappone, Tomoyoshi Endo chiude. Non si tratta "solo" di un ristorante giapponese tra i più antichi, autentici e buoni di Milano, ma è parte della storia della ristorazione giapponese in Italia. Ed è, tra l'altro, un pezzo fondamentale della mia vita. Sono stata l'altra sera a cena da Masako e Kato-san, per salutarli come titolari di un'attività che so per sicuro rimpiangeremo in molti, ma soprattutto per abbracciarli come amici. Sapendo che continueremo a vederci anche fuori dal loro locale, come è accaduto spesso in questi ultimi 25 anni, ma che il profumo avvolgente della loro spettacolare cucina non mi farà più da punto di riferimento. Grazie a loro ho imparato le basi della cucina giapponese: negli anni mi hanno fatto assaggiare ingredienti e pietanze che non avrei altrimenti mai conosciuto in Italia, mi hanno illustrato tecniche e procedimenti per alcuni piatti base che sono diventati il mio quotidian