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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

come capito per caso anche quest'anno nel Capodanno giapponese

Questo assurdo 2022 si chiude oggi per me con alcune sorprese inaspettate, tra cui quella del Consolato Generale del Giappone, che ieri ha condiviso ufficialmente sulla sua pagina Facebook  il video di una conversazione in merito a cibi e usanze del Capodanno giapponese che avevo registrato insieme a Chiara Bettaglio , appassionata quanto me di cultura nipponica. Fino a pochi giorni fa mi riproponevo di ignorare questa volta il Capodanno, che se ci consegna una pandemia quasi risolta ci abbandona nelle grinfie di una guerra senza senso e, vista da qui, pure senza fine. Non pensavo che sarebbe valsa la pena di impegnarsi in bilanci e speranze, e non sapevo nemmeno cosa augurare a chi mi avrebbe letta, visto le conseguenze che tutti stiamo pagando (anche se, in fondo casualmente, da noi soprattutto di riflesso). A livello personale, invece, questi ultimissimi giorni dell'anno mi hanno donato soddisfazioni e credibili nuove prospettive di vita che non avrei prima considerato possibili

passate le feste 1: biscottini doppio cioccolato e arancia

Ho una famiglia geograficamente molto composita quindi, come ho spesso raccontato, i riti delle nostre tavole natalizie sono decisamente alternativi:  colazione della Vigilia  con golosità dolci e salate di ogni tipo (oggi la chiameremmo brunch ma cinquant'anni fa ancora non esisteva il termine) cena della Vigilia con qualsiasi cosa (di solito o trippa a baccalà mantecato) a ruotare attorno alla mitica zuppa di cipolle di mia mamma pranzo di Natale ogni anno con un tema diverso Santo Stefano pranzo regionale di una delle aree di provenienza di qualcuno dei membri.  Ovviamente il resto di colazioni e cene in quei giorni è praticamente abolito e poi fino all'Epifania di cibo non si parla più... Nel racconto delle nostre tavole festive partirei dalla ricetta dei biscotti che ho preparato quest'anno per la nostra speciale Colazione del 24. Per la cronaca, la colazione questa volta ha compreso: treccia di pane dolce, taralli e Zwieback (fette biscottate svizzere) accompagnati

semplicemente: lasagne broccoli e salsiccia

Giudicando dalla foto sembra che io in questo momento non sia ancora esattamente nel mood natalizio che ci si aspetta dal periodo. Eppure la mia cucina è operativa in merito oramai da settimane. Per di più invece di pubblicare qui ricette di dolcetti o di piatti eleganti adatti ai menu delle feste... oggi vado di rusticissime lasagne. E, sì, lo so: è una ricetta talmente tranquilla da non sembrare neppure mia!  In verità sono sdoppiata in questa fase: cucina da lavoro e pasti per casa. Ovviamente questa lasagna è della seconda famiglia, e penso che renderla pubblica sia una sorta di modo indiretto di raccontare quanto calore ci sia in questi giorni a casa mia, nonostante i piatti non siano rossi o dorati e sulla tovaglia non compaiano renne o folletti. Ma tuffiamoci nella ricetta: la sfoglia è tirata a mano secondo gli insegnamenti della Rina  e poi tagliata in 10 rettangoli da circa 22 x 13 cm, poco più piccoli della misura della mia teglia. La si può sostituire con una decina di fogl

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!