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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

buffet di fiori e frutta per un mostra sulla Natura nell'Arte

Da qualche tempo curo l'articolo annuale sul rapporto tra cibo e arte per Il Calendario del Cibo Italiano  e ne approfitto per parlare anche qui nel blog di un tema che mi affascina oltremodo. Mi è capitato così di ragionare sulla simbologia nella natura morta del '600 , oppure sulla definizione che ne dava invece De Chirico, che la riteneva piuttosto la raffigurazione di "vita silente ". Lo scorso anno invece, avevo riassunto per il Calendario l'iniziativa "Uffizi da mangiare" lanciata dalla Galleria degli Uffizi  di Firenze, che qui nel blog ho "inseguito" da gennaio a giugno in una quindicina di articoli, raccolti sotto il tag Arte da mangiare .  Torno oggi a parlare nel Calendario  del rapporto tra natura, cibo e arte descrivendo la mostra Flora e Pomona: dall'antichità all'arte digitale NFT  inaugurata a maggio dalla Galleria Altomani  di Milano e che, a grande richiesta, è stata prorogata per fortuna fino alla fine di giugno.  un

cavolo rosso e mele: niente di nuovo... oppure sì?

Pubblico oggi una ricetta che mi è stata richiesta, che magari non è particolarmente creativa ma, proprio per il suo ammiccare ad una serie di abbinamenti consolidati, risulta molto piacevole a prescindere dalla su storia. So infatti che non sembra una ricetta proprio di stagione, che non si capisce bene da che area culturale provenga e che da la sensazione di interrompere la mia serie di post dedicata alla cucina ucraina... però, a guardar bene, l'utilizzo del cavolo e della senape è diffuso in tutta la cucina del Rus' di Kyiv e, come dicevo in tempi ancora non sospetti, il mondo è davvero piccolo e ricette "sorelle" si trovano nei luoghi più impensati.  Quindi questa è una ricetta che potrebbe sembrare altoatesina come mitteleuropea (cavolo e mele...), ma assolutamente anche americana (lo sciroppo d'acero), come pure greca o mediorientale, se addolciamo con miele invece dell'acero, per arrivare persino all'India, in fondo, se sostituiamo le mele con fr

dolce di ricotta ucraino per Pasqua: syrnyk o paschka?

Riprendo la pubblicazione di ricette ucraine con il dolce che abbiamo condiviso a Pasqua, ricorrenza che per i Cattolici italiani di rito latino è caduta domenica 17 aprile mentre per i Cattolici ucraini di rito bizantino e per gli Ortodossi ucraini è celebrata la domenica successiva, il 24 aprile.   Se il nostro pranzo di famiglia a Pasqua si è sviluppato interamente con ricette ucraine che tutti hanno approvato fin dall'ideazione del menu, per il dolce si è aperta una discussione perchè in rete e sui libri di ricette per stranieri come dolce tipico di Pasqua viene proposto un lievitato, detto  kulich  se è basso e intrecciato,  paska  o  babka  se è alto e cilindrico.  kulich A seconda della zona e della tradizione familiare, a volte l'impasto contiene patate, oppure a volte è arricchito di uvetta o canditi, a volte la superficie è decorata con croci o trecce di pasta e altre volte è ricoperta con una colata di ghiaccia e anche confettini.  paska Si tratta in ogni caso di una

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!