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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

acido e dolce della vita e delle cozze

Acido. Lek ascolta parlare il suo datore di lavoro e non le viene in mente altra parola per definire il tono di voce con cui in questi giorni si rivolge alle persone, i gesti stizziti con cui maneggia gli oggetti, il suo atteggiamento generale nei confronti della mondo. Un peccato. Probabilmente un italiano che decide di ricominciare completamente da capo la propria vita  in un Paese tutto diverso  merita qualche chance in più. Invece Furio si ritrova, dopo sei anni di investimenti e impegno, di nuovo come non avesse costruito nulla. Come se la sua fatica non avesse avuto valore. Lek è semplicemente la sua domestica ma sa. Un uomo solo in un Paese straniero ha bisogno di qualcuno a casa che si prenda cura di lui; lei stessa è approdata a quelle rive una decina di anni prima e sa quanto sia importante sentirsi accolti. Si è subito resa conto di avere a che fare con una persona buona e spezzata ed ha svolto i suoi compiti in modo impeccabile, mettendo in più cura e gentilezza in ogni

pioggia candele e noodle

Di nuovo acquazzoni, aria improvvisamente scura e umida in questa estate climaticamente insolita ed emotivamente amorfa. Mille cose in cambiamento, mille passaggi difficili e la meteorologia che sembra partecipe della imprevedibilità della situazione. In questa specie di fase monsonica ci vorrebbe una festa di luci, tipo il Festival delle Candele tailandese, che proprio in questo periodo, all'inizio della stagione delle piogge, porta in processione ai templi delle enormi candele di cera scolpite, a ringraziare il Budda per l'illuminazione del suo primo sermone e a raccontare come le giornate più uggiose possano sempre essere rischiarate da una fiammella. Durante quella festa popolare il cibo tipico venduto dalle bancarelle è un'enorme varietà di noodle. E in questo momento , per questioni varie,  a dire la verità sono pure io sommersa, oltre che dalla pioggia, da una montagna di spaghettini asiatici di ogni foggia. Ma ne preparo volentieri una ulteriore versione, ovviam

melanzane senza scrupoli con un ripieno da pizza

Ho voglia di melanzane. Ogni tanto mi prende. Per fortuna questa volta sono nella stagione giusta. Al principio vorrei prepararmi queste , giapponesi e profumate, oppure meglio anche queste , sempre giapponesi ancora più delicate. Poi sorge invece un desiderio di spezie e penso a queste , mediorientali... Approdo alla fine alla tentazione di passare a delle melanzane farcite, più barocche di tutto il resto. E dunque il mood resta speziato e mediorientale ma in testa mi arrivano quelle  pizzette di carne egiziane che avevo imparato dai libri di Claudia Roden e che potrebbero anche infilarsi nelle melanzane, in una sorta di versione arricchita dell' imam bayldli ... Perchè esiste una ricetta di melanzane fantastica nella cucina turca che si chiama "l'imam svenne", non si sa se proprio per la bontà del piatto o per tutto il costoso olio che la cuoca aveva impiegato nel prepararlo. Ancora non l'ho pubblicato qui, chissà perchè... Poi mi ricordo che ho in frigo

hamburger o svizzera per palati misti

Da bambini la mamma ogni tanto ci faceva le "svizzere". Ne eravamo golosi. Anni dopo abbiamo scoperto che non si trattava di semplici bistecchine di carne trita ma del simbolo gastronomico di un'intera Nazione, e che nonostante noi lo pensassimo come svizzero in realtà era un piatto americano dal  nome tedesco ... Ce ne racconta la definizione esatta lo chef statunitense Marcel Desaulniers, citando il Dictionary of Food and Drink di John Mariani (autori americani dai nomi francesi ed italiani... ma quanto internazionale è questo cibo?!):  Hamburger - anche "burger" - E' una polpetta di manzo tritato alla piastra, saltata in padella o cotta alla brace, normalmente servita su un "hamburger bun" (panino da hamburger...) e completata con ketchup, cipolle o altri condimenti. Gli hamburger, come gli hot dog, sono identificati come i più americani tra i cibi.[...] La prima testimonianza scritta degli "Hamburg" è del 1903 [...] e ben presto

peperoni indiani inside

Per una volta mi diverto a riprendere una ricetta già pubblicata, fondamentalmente per ripensarla secondo i consigli di Salutiamoci  e la relativa  tabella degli ingredienti . Ad ogni incontro imparo di più e mi sembra interessante provare a confrontarmi con qualcosa che fino a poco tempo fa era assestato nella mia testa come già "perfetto".  Vista l'interpretazione occidentale data all'ingrediente orientale della  scorsa puntata , questa volta mi sfogo con una specialità decisamente esotica con cui farcire i peperoni ,   propostici questa volta da  Ravanello Curioso   come tema del mese e pure appena arrivati (non a caso, suppongo!) freschi freschi sulla mia tavola grazie al regalo di un'amica dall'orto rigoglioso. La ricetta di partenza è l' aviyal ,  una preparazione indiana a base di verdure e spezie che va assolutamente ripensata, pur essendo  già  quasi vegetariana  in sé . Dunque maggior rigore nelle verdure solo di stagione, via al burro chiar

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!