Di nuovo acquazzoni, aria improvvisamente scura e umida in questa estate climaticamente insolita ed emotivamente amorfa. Mille cose in cambiamento, mille passaggi difficili e la meteorologia che sembra partecipe della imprevedibilità della situazione.
In questa specie di fase monsonica ci vorrebbe una festa di luci, tipo il Festival delle Candele tailandese, che proprio in questo periodo, all'inizio della stagione delle piogge, porta in processione ai templi delle enormi candele di cera scolpite, a ringraziare il Budda per l'illuminazione del suo primo sermone e a raccontare come le giornate più uggiose possano sempre essere rischiarate da una fiammella.
Durante quella festa popolare il cibo tipico venduto dalle bancarelle è un'enorme varietà di noodle. E in questo momento, per questioni varie, a dire la verità sono pure io sommersa, oltre che dalla pioggia, da una montagna di spaghettini asiatici di ogni foggia.
Ma ne preparo volentieri una ulteriore versione, ovviamente a base tailandese, per ingraziarmi il colore latteo di un cielo che staziona sopra una giornata strana, per chiamare la luce delle candele da mettere sul davanzale, per annusare l'umore delicato della pioggia che ogni tanto serve anche a lavar via i dubbi inutili.
Il pad thai è un piatto a cavallo tra Vietnam e Tailandia e c'è dentro anche un po' di Cina. La sua base è una salsa composta da quattro aromi: tamarindo per l'aspro, peperoncino per il piccante, nuoc-mam per il salato e zucchero di palma per il dolce. Va a insaporire degli spaghettini di riso saltati con arachidi, germogli di soia, uova e gamberi e/o pollo e/o tofu.
Teoricamente tutto qui. Ovviamente invece è un piatto complesso, con una propria storia, con procedure supercodificate, con alcuni piccoli segreti e con le più disparate varianti popolari dovute alle abitudini di famiglia. Come per ogni ricetta tradizionale che si rispetti.
Ma la pioggia mi ha messo fame e spinge verso una versione semplificata e veloce di pad thai, solo vegetale, da confezionare con quello che ho in frigo, con eresiache tagliatelle di soia invece che spaghetti di riso. Penserò alla tradizione un'altra volta. Magari quando il sole o il vento avranno asciugato la pioggia e spento le candele.
Pad thai style glass noodle alle verdure
ingredienti per 4 persone:
200 gr. tagliatelle di soia
2 uova
2 cipollotti
2 spicchi di aglio
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
1 zucchina
1 carota
2 pomodori
50 gr. di germogli di soia
1 peperoncino fresco
2 cucchiai di arachidi salate
1 cucchiaio di coriandolo fresco tritato
3 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di pasta di tamarindo (o 3 cucchiai di succo di lime)
2 cucchiai di nam-pla (o colatura di alici)
2 cucchiai di olio di arachidi
Coprire le tagliatelle con acqua bollente e lasciarle riposare per circa 15 minuti fino a che diventano morbide e trasparenti, quindi sciacquarle sotto acqua corrente, tagliarle a lunghezza di circa 15 cm. e lasciarle scolare per almeno 10 minuti.
Nel frattempo schiacciate leggermente gli spicchi di aglio, tagliare i cipollotti a rondelle, dividere i pomodori a spicchietti eliminandone i semi, ridurre a julienne i peperoni, la zucchina e la carota, sbattere le uova con un pizzico di zucchero.
Per la salsa miscelare la pasta di tamarindo con lo zucchero, il nam-pla, il peperoncino tritato e privato dei semi ed un paio di cucchiai di acqua bollente, in modo che lo zucchero si sciolga perfettamente.
Scaldare il wok a vuoto, tostarvi le arachidi per un minuto fino a che dorano, versarle su un vassoio e tritarle subito grossolanamente.
Rimettere il wok sul fuoco con l'olio, spanderlo bene roteando il tegame e quando è caldo (si formano sull'olio delle leggere increspature) versarci i cipollotti e l'aglio, lasciando rosolare per un minuto.
Spingere i cipollotti su un lato e versare al centro le uova sbattute, ruotare il wok perché si formi una frittata sottilissima e romperla in tanti pezzettini, mescolando fino a che le uova si sono strapazzate in tante microfrittatine sottili.
Spingere le uova su un lato e versare nel wok le tagliatelle e la miscela di tamarindo; saltare un minuto aiutandosi eventualmente con due spatole, quindi unire il resto delle verdure, mescolare bene e cuocere per un altro paio di minuti.
Cospargere con le arachidi e il coriandolo, spegnere e servire ben caldo, eventualmente decorando con fettine di lime.
In questa specie di fase monsonica ci vorrebbe una festa di luci, tipo il Festival delle Candele tailandese, che proprio in questo periodo, all'inizio della stagione delle piogge, porta in processione ai templi delle enormi candele di cera scolpite, a ringraziare il Budda per l'illuminazione del suo primo sermone e a raccontare come le giornate più uggiose possano sempre essere rischiarate da una fiammella.
Durante quella festa popolare il cibo tipico venduto dalle bancarelle è un'enorme varietà di noodle. E in questo momento, per questioni varie, a dire la verità sono pure io sommersa, oltre che dalla pioggia, da una montagna di spaghettini asiatici di ogni foggia.
Ma ne preparo volentieri una ulteriore versione, ovviamente a base tailandese, per ingraziarmi il colore latteo di un cielo che staziona sopra una giornata strana, per chiamare la luce delle candele da mettere sul davanzale, per annusare l'umore delicato della pioggia che ogni tanto serve anche a lavar via i dubbi inutili.
Il pad thai è un piatto a cavallo tra Vietnam e Tailandia e c'è dentro anche un po' di Cina. La sua base è una salsa composta da quattro aromi: tamarindo per l'aspro, peperoncino per il piccante, nuoc-mam per il salato e zucchero di palma per il dolce. Va a insaporire degli spaghettini di riso saltati con arachidi, germogli di soia, uova e gamberi e/o pollo e/o tofu.
Teoricamente tutto qui. Ovviamente invece è un piatto complesso, con una propria storia, con procedure supercodificate, con alcuni piccoli segreti e con le più disparate varianti popolari dovute alle abitudini di famiglia. Come per ogni ricetta tradizionale che si rispetti.
Ma la pioggia mi ha messo fame e spinge verso una versione semplificata e veloce di pad thai, solo vegetale, da confezionare con quello che ho in frigo, con eresiache tagliatelle di soia invece che spaghetti di riso. Penserò alla tradizione un'altra volta. Magari quando il sole o il vento avranno asciugato la pioggia e spento le candele.
Pad thai style glass noodle alle verdure
ingredienti per 4 persone:
200 gr. tagliatelle di soia
2 uova
2 cipollotti
2 spicchi di aglio
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
1 zucchina
1 carota
2 pomodori
50 gr. di germogli di soia
1 peperoncino fresco
2 cucchiai di arachidi salate
1 cucchiaio di coriandolo fresco tritato
3 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di pasta di tamarindo (o 3 cucchiai di succo di lime)
2 cucchiai di nam-pla (o colatura di alici)
2 cucchiai di olio di arachidi
Coprire le tagliatelle con acqua bollente e lasciarle riposare per circa 15 minuti fino a che diventano morbide e trasparenti, quindi sciacquarle sotto acqua corrente, tagliarle a lunghezza di circa 15 cm. e lasciarle scolare per almeno 10 minuti.
Nel frattempo schiacciate leggermente gli spicchi di aglio, tagliare i cipollotti a rondelle, dividere i pomodori a spicchietti eliminandone i semi, ridurre a julienne i peperoni, la zucchina e la carota, sbattere le uova con un pizzico di zucchero.
Per la salsa miscelare la pasta di tamarindo con lo zucchero, il nam-pla, il peperoncino tritato e privato dei semi ed un paio di cucchiai di acqua bollente, in modo che lo zucchero si sciolga perfettamente.
Scaldare il wok a vuoto, tostarvi le arachidi per un minuto fino a che dorano, versarle su un vassoio e tritarle subito grossolanamente.
Rimettere il wok sul fuoco con l'olio, spanderlo bene roteando il tegame e quando è caldo (si formano sull'olio delle leggere increspature) versarci i cipollotti e l'aglio, lasciando rosolare per un minuto.
Spingere i cipollotti su un lato e versare al centro le uova sbattute, ruotare il wok perché si formi una frittata sottilissima e romperla in tanti pezzettini, mescolando fino a che le uova si sono strapazzate in tante microfrittatine sottili.
Spingere le uova su un lato e versare nel wok le tagliatelle e la miscela di tamarindo; saltare un minuto aiutandosi eventualmente con due spatole, quindi unire il resto delle verdure, mescolare bene e cuocere per un altro paio di minuti.
Cospargere con le arachidi e il coriandolo, spegnere e servire ben caldo, eventualmente decorando con fettine di lime.
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