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Visualizzazione dei post con l'etichetta polenta

la rivincita della "polentina molla", con pesce e broccoli

Oggi si parla di polenta. E se nell'articolo per il Calendario del Cibo Italiano  racconto la polenta come fenomeno regionale, in questo spazio più privato mi addentro nelle esperienze della mia famiglia, partendo dall'irrisolta contrapposizione tra la “polentina molla” di mia zia  Bettina, che io adoravo e che mi ha insegnato le poche cose che ho imparato in cucina da bambina, e la "polenta dura" preferita da suo fratello Antonio, che poi era mio nonno, il quale ha trasmesso il suo gusto personale anche a mio padre e ai miei fratelli. Curioso come all'interno della stessa famiglia, cresciuta sulle montagne del Bellunese, esistesse (ed esista ancora in noi discendenti) la stessa differenza di pensiero che di solito contrappone i Veneti ai Bergamaschi...   Ma un'altra serie quasi infinita di differenze di gusto era ricorrente da noi in famiglia in tema di polenta, quando quasi ogni domenica da autunno a primavera mio padre rovesciava sul tagliere la su bella po...

cipollini cinesi allo zenzero per la polenta di famiglia

Ogni promessa è debito. E quando mio nipote di nove anni, abituato ai ristornati cinesi un po' commerciali, mi ha chiesto prima di pranzare in un ristorante dai sapori più autentici e poi una lezione di cucina cinese che comprendesse anche i ravioli al vapore è ovviamente stato accontentato: queste nella vita sono soddisfazioni! Credo ne sia rimasto un po' traviato, perchè l'altra domenica per un pranzo di famiglia mio padre ha preparato la polenta proponendo che ciascuno di noi portasse un accompagnamento, adatto, subito il ragazzino mi ha detto: "tu zia ci prepari qualcosa di cinese, vero?" Promettere che l'avrei fatto e immaginare la polenta di farina di mais bramata bella soda "alla bergamasca" su una mensa cinese sono due cose diverse, a prima vista. In realtà anche in Cina esistono diverse "polentine", di solito più lente, "alla veneta", non di mais ma di riso ( qui  una mia versione italianizzata) o di miglio. Nel...

polenta viola e moscardini rosè... viaggiare per tornare (vicino) casa!

Sono cresciuta in una famiglia appassionata di polenta e fino a che c'è stato mi nonno praticamente era il "piatto speciale" di ogni domenica. C'era chi la preferiva accompagnata dallo spezzatino, chi dalle salsicce, chi dai funghi, chi dal formaggio, chi dai cetrioli (!), chi dalla soppressa, chi dal baccalà, chi tuffata in una tazza di latte... La cosa che non cambiava mai era la polenta in sè: rigorosamente gialla e rigorosamente "soda". Perché della polenta esistono fondamentalmente due partiti: quello della "polenta vera", come sostenevano a casa mia, e quello da loro decisamente disprezzato della "polentina molla", ovvero della polenta cremosa. In famiglia erano solo due gli estimatori della seconda versione: una delle mie adorate zie anziane, sorella di mio nonno... ed io, che da lei ho imparato il trucco per ottenere una polenta morbida e cremosa anche se si parte da farina bramata. E che così la preparo sempre, tranne qua...

fagioli, sorelle e storie di Nativi per Popogusto e il Calendario del Cibo italiano

Per questa terza immersione nel mercato di Popogusto  mi dedico ai legumi, di cui parleranno venerdì 2 marzo alle 17 in diretta dai microfoni di  Radio Popolare , Giorgio Donegani e Marco Di Puma e che in quella occasione mi accolgono come ospite a rappresentare i foodblogger del  Calendario del Cibo Italiano . Avevo inizialmente pensato di incuriosirli raccontando della soia, perché si sa, il mio blog è giramondo e mi piace mettere l'accento su ciò che conosciamo meno, lasciando per un momento da parte, in questo caso, i legumi che ci sono più familiari come fagioli, ceci, lenticchie o cicerchie secche o, quando sarà stagione, fagioli, fagiolini, taccole, piselli e fave freschi.  Ma il discorso sarebbe stato troppo slegato da quello che in effetti si può trovare nel meraviglioso mercatino che da il nome alla trasmissione, e che anche questa settimana si terrà ai chiostri dell'Umanitaria di Milano, via San Barnaba, 48. Allora ho pensato di c...

profumo di civet per A.

Un po' difficile mantenere lo spirito natalizio, dopo la partenza di A. Da qualche hanno ci si era allontanati ma per un bel pezzo le nostre vite hanno avuto molto in comune. Soprattutto l'amore nei confronti di una persona, e poi anche la passione per i tessuti d'arredo e per la buona cucina. Quello che gli ho sempre invidiato è la pacatezza. Certo, poi a volte si infiammava e quelli non erano momenti in cui prenderlo sotto gamba, ma nelle conversazioni tranquille, nel ritmo lento dei gesti, nei toni bassi della voce... ecco: era quello il lato di lui che mi affascinava, e che mi tranquillizzava, nel mio moto perpetuo e disordinato. Veniva da una famiglia di panettieri e una volta si mise in testa, insieme a mio padre, di tradurre gli appunti dal quadernetto avita e fare il panettone in casa: da settembre ogni settimana ci arrivava sulla tavola una nuova prova, fino al trionfo del capolavoro vero e proprio, uno solo ben riuscito tra mille esperimenti, giusto per Nat...

pollo, funghi e polenta per il link party di Edvige

Delle tante persone che ho conosciuto in rete molte si sono perse per strada, mentre quelle a cui mi sono sentita più legata le ho poi quasi tutte conosciute anche di persona, e alcune sono entrate costantemente nella mia vita reale. Una delle poche eccezioni è  Edvige , che "frequento virtualmente" da anni ma che non sono mai riuscita ad incrociare, nonostante una volta, fuori Trieste, ci fossi andata  quasi vicina! Si tratta di una baldanzosa signora che il giorno del suo settantaquattresimo compleanno ha deciso di organizzare nel suo blog "Memento Solonico"  una festa virtuale della durata di oltre un mese, invitando a partecipare tutti gli amici della rete con cui si trova bene e che culminasse il 9 novembre, ottavo compleanno del suo blog. Già una donna così è da adorare a prescindere, quando poi si spulcia nel suo blog e si leggono i suoi commenti ai post altrui si capisce che ha forza, simpatia e conoscenza, caratteristiche importanti non solo per ...

cronaca a puntate di un pollo fritto in due modi

Sta male dire che non avevo tempo per pensare con cura a questo MTC e che ho iniziato usando ciò che avevo in frigo? Fa brutto ammettere che l'effetto è risultato talmente piacevole che la cosa mi ha preso la mano, portandomi ad inquadrare sempre meglio il percorso in modo naturale e sciolto, tanto che potrei fingere di averci cogitato sopra giorni e giorni e sperimentato ore e ore... anche se non è vero? Si sappia che per una delle due ricette, invece, è andata proprio così. I brani separati dai tre trattini corrispondono alle giornate di lavorazione, nel senso che, incasinata oltre ogni senso logico, ogni giorno separatamente ho dedicato un pochino di tempo ad un passaggio: ho realizzato una coppia di ricette a puntate, insomma... Quasi quasi mi trovo uno sponsor e ne faccio una soap opera all'americana! Al 5 febbraio viene rivelato al mondo che la nuova ricetta per l' MTC del mese  è il pollo fritto di Silvia, una "anche no", che tradotto significa ...

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!