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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

Garda in padella: tortine di lavarello e crema di aglio e salvia a citare il cagnone

Da bambina detestavo studiare geografia, forse perchè allora ci facevano imparare a memoria tanti nomi sulle cartine senza dar loro una collocazione "concreta" attraverso collegamenti ed esperienze pratiche.  Facevano però eccezione per me i nomi dei laghi italiani, dettaglio su cui ero enormemente facilitata dato che vivevo a Varese, la cui provincia è forse una di quelle più lacustri che si possano immaginare in Italia: o ltre ad affacciarsi sull'omonimo Lago di Varese, la cittadina prealpina sorge ai piedi del Sacro Monte, cima da cui si scorgono sette laghi!  i sette laghi visti dal sacro Monte Ho dunque frequentato da bimba con la famiglia (mio padre aveva l'hobby della pesca) e da adolescente con gli amici (motociclisti), tutti i piccoli specchi d'acqua dolce locali (i laghi di Monate, Comabbio, Biandronno, Ganna, Ghirla, Brinzio, Delio...), le rive lombarde del Lago Maggiore (sugli atlanti denominato Verbano) e del lago di Lugano (il Ceresio),

insalata alla tailandese in memoria di un amico

Vita complicata, quella di Rina: dal paesello di montagna dove si è sopravvissuti alla guerra scendere giovanissima nella grande città insieme al marito appena sposato ad inventarsi un futuro che ancora non c'è. E poi il marito riesce ad aprire una piccola attività, arrivano due figli, due gioie a cui Rina regala nomi di grandi eroi della mitologia, e poi riescono a iniziare le rate per un appartamentino.  E e poi l'attività del marito si consolida, con lei a farsi in quattro per aiutarlo al lavoro e seguire al meglio i figli, la casa, i genitori rimasti al paesello, oramai anziani ed acciaccati. E q uando arriva finalmente una certa stabilità economica e tutto sembra aver imboccato una strada tranquilla ecco invece i problemi veri. Il marito si ammala, uno dei figli gli subentra nelle responsabilità dell'azienda ma l'altro non ne vuol sapere, preferisce continuare "senza pensieri" e per questo si allontana anche dalla famiglia; nel frattempo gli anzi

Calendario del Cibo Italiano AIFB: Giornata Nazionale dei Rösti

Oggi il Calendario del Cibo Italiano  di AIFB , l'Associazione Italiana Food Blogger, celebra la Giornata Nazionale dei Rösti, di cui sono ambasciatrice. Ho spiegato nell' articolo per AIFB  quanto siano diffusi  sul versante italiano delle Alpi  piatti costituiti da patate in tegame e come il termine  Rösti , di origine svizzera, viene utilizzato nelle culture alpine e prealpine di tutto il Nord Italia per definire genericamente una “frittella di patate”. Quello che non ho lì approfondito, visto che di cucina italiana si stava parlando, è come la mia famiglia sia parzialmente elvetica per parte di madre e come dunque possa facilmente testimoniare quanto per gli Svizzeri i Rösti   siano proprio un piatto a forte identità “nazionale”: sia sulle Alpi che in pianura mantengono lo stesso nome e, fedeli a se stessi, contano tutti sulla stessa preparazione di base. Rösti mit Bratwurst und Zwiebel Sosse A differenza di altre ricette italiane od europee simili (e qui n

la misteriosa crema di cetrioli e patate (forse) di mio fratello

A volte le persone percorrono strade indirette senza una ragione apparente. Di solito poi si scopre che ci sono motivazioni recondite, magari inconsapevoli o perfino inconsce. E' quello che mi chiedo da una vita nei confronti di mai madre, visto che procedere per le vie più tortuose è il suo modus vivendi e che le sue motivazioni non mi sono mai state davvero particolarmente chiare. Esempio: c'è una zuppa di cetrioli che prepara mio fratello, che non ho mai assaggiato ne' lui mi ha mai raccontato, ma per cui mia madre impazzisce. L'altro giorno lei mi telefona per dirmi che ha l'orto pieno di cetrioli, che non sa che farne, che ha pensato ad una zuppa e per chiedermi: "Ma tuo fratello come la prepara?" Invece che reagire d'istinto chiedendole perchè non avesse chiamato direttamente lui, come ho imparato negli anni... ho contato fino a dieci e poi ho cercato una risposta che non la facesse rimanere male. E dunque mi sono inventata la ricetta. 

Calendario del Cibo Italiano AIFB: Giornata Nazionale dell'Insalata di Riso

Oggi sono ambasciatrice per il Calendario del Cibo Italiano  dell' Associazione Italiana Food Blogger  della Giornata Nazionale dell’Insalata di Riso. Nell' articolo per AIFB  ho cercato un po’ di ricostruire la storia di questo piatto… che non è nobile come molti dei piatti della tradizione celebrata dal Calendario ne’ antica come tantissimi dei piatti popolari che stiamo riassaggiando durante l’anno grazie a questa iniziativa AIFB. Si tratta, in realtà, di una storia decisamente recente, alimentata soprattutto dalle “casalinghe moderne” che, con la ripresa economica del secondo dopoguerra, ebbero a loro disposizione nuovi strumenti per prolungare la vita degli alimenti, come il frigorifero, e nuove forme di acquisto e conservazione del cibo, come lo scatolame… Mia madre ne è un esempio lampante: da perfetta sposina anni ’60 preparava con grande orgoglio questo piatto estivo utilizzando tutto ciò che l’industria conserviera le metteva a disposizione. Nella sua

cocktail di gamberi con mirtilli e pompelmo: superare gli anni '80 in una... bracciata!

Una bella storia   relativa al nuoto sincronizzato, quella che raccontavo qualche giorno fa, mi torna in mente oggi che stanno cominciando le gare olimpiche di questa specialità e che, come avevo sperato, ho un pochino di tempo da dedicare di nuovo alla cucina. Niente forno acceso però (con la pizza "sportiva"  ho già dato!): piatto di tutto riposo che cita un mito degli anni ’80 in chiave slutistica. E già, perché la collaborazione con Dole   mi spinge a ripensare anche le mie golosità passate alla luce di saggi consigli nutrizionali, tipo quelli che ho ascoltato durante la conferenza della dott.ssa Lila , che illustrava le svariate proprietà dei frutti di bosco. Ed allora eccomi qui, a legare ancora alla storia della atleta di nuoto sincronizzato un piatto da realizzare attraverso alcuni frutti decantati da Dole: ho pensato a lei, che in questi giorni si sta dando da fare in una missione umanitaria in Africa, di certo molto attiva come al solito ma anche proba

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!