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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

passate le feste 5: tiepido di seppie e cannellini al sesamo

Nell'esprimere i desideri per il pranzo di pesce tutto bianco, i  miei familiari avevano citato alcuni antipasti "classici", tra cui l'insalata russa (che abbiamo poi un po' mantenuto nel tronchetto con salmone ), ma anche l'insalata di nervetti, fagioli e cipolle, tipicamente lombarda e vera golosità di tutti che ci si concede però raramente. Ne ho tenuto conto quando cercavo un'idea per il secondo, perchè a volte in casa fagioli (sempre in scatola ma se possibile quelli di Lamon) e cipolle si abbinavano anche al tonno sott'olio. Se sostituire gli scuri borlotti veneti con i bianchi cannellini toscani mi risolveva il dettaglio cromatico, aprire scatolame in un menu di questo tipo non mi piaceva per niente.  E poi per proseguire dopo la  zuppa di vongole e mais  preferivo una portata calda o tiepida. Ho trasformato allora l'insalata in un "secondo con contorno incorporato", come l'hanno definito i miei. Per la verità con lo stesso pro

passate le feste 4: clam & corn chowder alleggerito

Prosegue la mia tardivissima illustrazione dei piatti delle nostre feste di Natale. Dopo i  biscottini al doppio cioccolato e le  linguine con frutti di mare polpo e pomodori secchi della Vigilia, sono partita con il pranzo di Natale, a tema "pesce, leggero e total white ", cominciato con l'aperitivo/antipasto , un cocktail alle mandorle e un pane farcito. Oggi parliamo al primo piatto, una sorta di clam chowder bostoniano rivisitato in versione molto alleggerita: ho usato poco latte invece di litri di panna, ho ridotto la quantità delle patate canonica (che avevo anche evitato nella "insalata russa" dell'antipasto) ed ho usato sì, il grasso sciolto del bacon ma si è trattato dell'unica concessione. Piccola ulteriore variante, per pura mia golosità: ho  aggiunto chicchi di mais, che non compaiono nella versione "classica" ma in una delle tante possibili variazioni sul tema. Non appartiene, ovviamente, alla tradizione natalizia italiana e pe

passate le feste 3: tronchetto con verdure e salmone più cocktail alle mandorle per un Natale tutto bianco

Per i motivi che ho descritto nel post precedente , "passate le feste" continuo a pubblicare le ricette natalizie della mia famiglia.  E dopo il menu per la cena della Vigilia  eccoci al pranzo di Natale, che per noi ha ogni anno un tema differente e per cui questa volta ho ricevuto tre input specifici: doveva essere "semplice", possibilmente di pesce e adatto all'età media dei commensali, per due terzi sopra gli ottant'anni. Quindi, nella loro visione, un antipasto "classico tipo insalata russa", un primo "in brodo ma senza tortellini", un secondo "scarso e leggero" e niente dolci strani, "al massimo una cremina per il panettone", così "si resta nella tradizione". Amo i temi difficili in cucina, e quello vero qui era stupire i commensali (perchè questo si aspettano da me, specie a Natale) restando light nella sostanza e aderenti ad una sorta di tradizione che nemmeno loro avevano ben chiara. Dal punto di vi

passate le feste 2: linguine allo scoglio our way

Avrei voluto in questi primi giorni dell'anno parlare del Natale ucraino che cadeva ieri, ma erano talmente preoccupati e afflitti i miei amici al di qua del confine ucraino a talmente in pericolo e difficili da raggiungere quelli al di là che di fatto nessuno se l'è sentita di impegnarsi davvero nel celebrare secondo la tradizione ne' nel cucinare piatti carichi di simboli di serenità, pace, famiglia e speranza.  Condiviso un pasto frugale, ieri chi riesce ancora a crederci ha concentrato le proprie energie nella preghiera, gli altri hanno semplicemente parlato della situazione attuale e di quanto a lungo sarà ancora da patire. Condividere il dolore aiuta ad umanizzarlo, mi dicevano ieri, e chi mi circondava sosteneva anche che è sbagliato da parte mia sentirmi in colpa per le piccole felicità che mi arrivano mentre ad altri sono negate.  Loro stessi mi hanno suggerito di postare sul blog le ricette del mio Natale, con la speranza che avremo presto qualcosa da festeggiare

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!