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passate le feste 2: linguine allo scoglio our way

Avrei voluto in questi primi giorni dell'anno parlare del Natale ucraino che cadeva ieri, ma erano talmente preoccupati e afflitti i miei amici al di qua del confine ucraino a talmente in pericolo e difficili da raggiungere quelli al di là che di fatto nessuno se l'è sentita di impegnarsi davvero nel celebrare secondo la tradizione ne' nel cucinare piatti carichi di simboli di serenità, pace, famiglia e speranza. 

Condiviso un pasto frugale, ieri chi riesce ancora a crederci ha concentrato le proprie energie nella preghiera, gli altri hanno semplicemente parlato della situazione attuale e di quanto a lungo sarà ancora da patire. Condividere il dolore aiuta ad umanizzarlo, mi dicevano ieri, e chi mi circondava sosteneva anche che è sbagliato da parte mia sentirmi in colpa per le piccole felicità che mi arrivano mentre ad altri sono negate. 

Loro stessi mi hanno suggerito di postare sul blog le ricette del mio Natale, con la speranza che avremo presto qualcosa da festeggiare insieme e potremo trarre spunto proprio da ciò che io ho potuto preparare in cucina, avendone ancora una.

Non le ho pubblicate finora, in verità, per questo oggettivo senso di colpa nei loro confronti. E poi in questo periodo non sono una brava blogger che bada a cavalcare l'onda della domanda, quindi non mi sono organizzata per pubblicare in anticipo ricette natalizie in modo che potessero servire a chi aveva comunque piacere a celebrare, che fosse in Natale del 25 dicembre, quello del 7 gennaio o il Capodanno del 31. 

Ecco che allora comincio oggi, dando seguito a quei biscottini al cioccolato la cui ricetta mi avevano chiesto in famiglia, serviti per la colazione della Vigilia. Si tratta della cena del 24, per cui è stata richiesta, accanto alla zuppa di cipolle di mia mamma, una pasta allo scoglio, di cui tutti in famiglia sono golosi ma che nessuno prepara mai perchè richiede un po' di tempo e pazienza. Ma per le feste... che scoglio (our way) sia! 
LINGUINE AL POLPO, COZZE E VONGOLE CON POMODORI SECCHI
ingredienti per 10-12 persone:
1 kg di linguine
2 kg di cozze 
1,5 kg di vongole
1 polpo da circa 1,5 kg
650 g di passata di pomodoro casalinga
10 falde di pomodori secchi
3 spicchi di aglio
1 cucchiaiata di capperi sotto sale
1 mazzetto di prezzemolo
1 foglia di alloro
4 cucchiai di aceto bianco
6-8 cucchiai di olio extravergine
pepe al mulinello

Ammollare molto bene i capperi per un paio d'ore per eliminare l'eccesso di sale. Mettere a bagno le vongole in acqua salata per 30 minuti, Intanto pulire le cozze eliminando il bisso.

Mondare il polpo da viscere, becco e occhi. Tuffarne i tentacoli in acqua bollente in tre riprese e, quando si sono arricciati, tuffare tutto il polpo nella pentola, lessarlo per un'oretta con la foglia di alloro, quindi spegnere e lasciarlo intiepidire nella sua acqua.

Mettere a bagno i pomodori secchi in acqua tiepida fino a che sono gonfi e polposi, scolarli e tagliarli a listarelle. Tritare grossolanamente l'aglio e separare i gambi del prezzemolo dalle foglie. Scolare e tritare leggermente i capperi.

Scaldare 2 cucchiai di olio e aprirvi le vongole. Metterle da parte e filtrare il loro brodo in un olino rivestito di carta da cucina. Fare lo stesso con le cozze d ed il loro liquido.  

In un tegame molto ampio scaldare altro olio e rosolarvi i pomodori secchi con l'aglio, i capperi e i gambi del prezzemolo fino a che l'aglio è quasi dorato.

Unire la salsa di pomodoro e cuocere per circa 30 minuti, fino a che si è asciugata un po’. Non dovrebbe essere necessario unire sale. Intanto scolare il polpo e tagliarlo a tocchetti.

Versare nella salsa l'aceto e farlo ben sfumare per qualche minuto, poi levare i gambi di prezzemolo e unire nel tegame polpo e conchiglie, mescolando bene. Se non si usa subito tenere coperto e al momento dell’uso scaldare con l’aggiunta di poca acqua dei frutti di mare.
Lessare le linguine nell'acqua dei frutti di mare, prima portata a bollore con altra acqua per raggiungere i 10 litri e regolata se serve di sale.

Scolare la pasta al dente e padellarla nel tegame del sugo con un altro filo di olio, le foglie del prezzemolo tritate e una abbondante grattata di pepe. 
  • rivoli affluenti:
  • l'utilizzo dell'aceto al posto del classico vino e del polpo invece dei soliti seppie o calamari, così come l'aggiunta di pomodori secchi alla salsa, sono ispirati al polpo all'algherese
  • ringrazio mio fratello per il servizio fotografico in cucina. Purtroppo mancano le foto dei piatti, chissà perchè...

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