Ho una famiglia geograficamente molto composita quindi, come ho spesso raccontato, i riti delle nostre tavole natalizie sono decisamente alternativi:
- colazione della Vigilia con golosità dolci e salate di ogni tipo (oggi la chiameremmo brunch ma cinquant'anni fa ancora non esisteva il termine)
- cena della Vigilia con qualsiasi cosa (di solito o trippa a baccalà mantecato) a ruotare attorno alla mitica zuppa di cipolle di mia mamma
- pranzo di Natale ogni anno con un tema diverso
- Santo Stefano pranzo regionale di una delle aree di provenienza di qualcuno dei membri.
Ovviamente il resto di colazioni e cene in quei giorni è praticamente abolito e poi fino all'Epifania di cibo non si parla più...
Nel racconto delle nostre tavole festive partirei dalla ricetta dei biscotti che ho preparato quest'anno per la nostra speciale Colazione del 24. Per la cronaca, la colazione questa volta ha compreso: treccia di pane dolce, taralli e Zwieback (fette biscottate svizzere) accompagnati con marmellate, miele, burro, formaggi freschi e stagionati, affettati, tegamini di uova e speck, quiche au Boursin, alberelli di brownies e sfogliata di ciliegie sciroppate.
Se l'anno scorso, con più tempo, avevo sfornato quattro diversi tipi di biscotti della tradizione svizzera*, questa volta il mio contributo si è limitato ad una sola varietà, scelta con cura per poter nascere nei ritagli di tempo. Ho così impastato dopo cena la sera del 23, ho fatto riposare il composto una notte in frigo ed ho poi formato e cotto i biscottini all'alba del 24, in modo che la famiglia si svegliasse col profumo che aleggiava ancora per casa e se li potesse poi gustare tiepidi.
Sono biscottini favolosi anche da freddi, per la verità, e quasi di più il giorno dopo, ancora scioglievoli all'interno e un pochino più croccanti fuori. Per questo ne ho preparati in abbondanza, da sbocconcellare anche a fine pasto insieme a caffè e liquori. Si conservano per 3 o 4 giorni chiusi in scatola di latta, ed il riposo in frigo dell'impasto può essere anche solo di un paio d'ore, il tempo che cioccolato e burro si ricompattino e non si sciolgano sulle mani durante la lavorazione.
CRINKLE COOKIES AL DOPPIO CIOCCOLATO E ARANCIAper circa 60 pezzi:
280 g di cioccolato al latte
100 g di burro, morbido
4 uova
360 g di farina 00
4 cucchiai di cacao amaro
2 cucchiaini lievito per dolci
160 g di zucchero semolato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 cucchiaini di scorza d'arancia grattugiata finissima
6-8 cucchiai di zucchero a velo
sale
6-8 cucchiai di zucchero a velo
sale
Setacciare insieme farina cacao e lievito. Sbattere le uova con lo zucchero semolato, la vaniglia, la scorza d'arancia e un pizzico di sale.
Fondere il cioccolato spezzettato al microonde, 30 secondi per volta; quando è liquido unirvi il burro a pezzetti e mescolare energicamente fino a che si è sciolto.
Aggiungere al mix di cioccolato le uova sbattute e mescolare bene, quindi unire il mix di farina, aggiungendone poco per volta in modo da essere sicuri di averlo incorporato bene.
Coprire l'impasto con pellicola a contatto e tenere in frigo qualche ora, fino a che il composto è decisamente sodo, con la consistenza del Pongo (eh... lo so: indicazione vintage!).
Fondere il cioccolato spezzettato al microonde, 30 secondi per volta; quando è liquido unirvi il burro a pezzetti e mescolare energicamente fino a che si è sciolto.
Aggiungere al mix di cioccolato le uova sbattute e mescolare bene, quindi unire il mix di farina, aggiungendone poco per volta in modo da essere sicuri di averlo incorporato bene.
Coprire l'impasto con pellicola a contatto e tenere in frigo qualche ora, fino a che il composto è decisamente sodo, con la consistenza del Pongo (eh... lo so: indicazione vintage!).
rotolarle nello zucchero a velo
e disporle ben distanziate su una placca rivestita con carta forno. Per 60 biscotti ho usato 3 teglie con 20 biscotti l'una.
Cuocere a 180 °C in forno statico per circa 10 minuti, badando che i biscotti non cuociano troppo: devono essere ancora morbidi, con una crosticina appena in superficie, tutta screpolata.
Spostare i biscotti facendo scivolare il foglio di carta forno su una gratella e lasciarli intiepidire prima di levarli dalla carta. Rilasciano umidità abbastanza a lungo, quindi conviene metterli in scatola o sovrapporli su un vassoio solo quando sono ben freddi o rischiano di ammollarsi.
- rivoli affluenti:
- i biscottini svizzeri dello scorso anno:
- i Brunsli al cacao, mandorle e Kirsch
- i Gipfeli alla vaniglia e polvere di mandorle
- gli Spitzbuben e i Brezeln, i primi con cannella e confettura, più speziati i secondi.
- veduta d'insieme di parte della tavola della colazione:
Molto golosi...li rifarò. Mi incuriosisce l'utilizzo in un dolce del cioccolato al latte anziché fondente. È casuale o voluto?
RispondiEliminaè voluto.... dato dal fatto che be avevo mezzo chilo da smaltire! Significa semplicemente unire alla ricetta meno zucchero e meno latte/burro di quanto faresti con fondente.
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