Molti sono i sapori dimenticati, gli alimenti dei nostri nonni o genitori che ora non compaiono più sulla nostra tavola. L'evoluzione del gusto collettivo è condizionata da infinite variabili ma ci sono alcune "scomparse" a mio avviso più amare di altre, tra cui, ad esempio, quelle dovute alla perdita di consapevolezza che in cucina "non si butta via niente". La tendenza in atto da qualche anno presso le cucine dei grandi chef, a maggior ragione di recente incrementata anche nella pratica quotidiana dalla congiuntura economica, è quella di recuperare le ricette dimenticate. Si torna agli ingredienti poveri e alle preparazioni contadine, rivalutandoli in chiave più attuale sia dal punto di vista nutrizionale che da quello della libera contaminazione dei sapori. Si tratta di un'operazione culturale nobilissima, che però in certi casi si scontra con una tale perdita dei gusti di un tempo da rendere difficilissima la loro attualizzazione. E' il caso d
Amo storia e geografia del cibo, tra le altre cose. Così viaggio attraverso il mondo e dentro me stessa. Assaggiare mi fa sapere con cuore e palato, ancora prima di capire con la testa.