Qualche tempo fa avevo raccontato di una favolosa scorza di cannella ricevuta in dono dal Marocco. E in regalo è arrivata da poco anche una pentola di coccio che non vedevo l'ora di inaugurare, così decido di cucinare una sorta di tajine di coniglio alla cannella nel coccio nuovo, trasferendo poi tutto in piattini a forma di tajine per il servizio. L'idea iniziale è di utilizzare ingredienti autunnali, poi mi faccio travolgere dalla semplicità e decido che con coniglio e cannella ci sanno perfettamente umili ma abbondanti cipolle. Da lì è facile: qualche tocco di frutta secca, che ora è buonissima, qualche spezia di complemento e lo stufato si può dire quasi un tajine (*). Non si tratta ad essere precisi di una preparazione in vero spirito marocchino perchè in questo stufato utilizzo vino, di cui il Marocco è ottimo produttore per l'esportazione ma che localmente non si usa ne' come bevanda ne' nella cucina popolare di tradizione, a causa delle restrizioni
Amo storia e geografia del cibo, tra le altre cose. Così viaggio attraverso il mondo e dentro me stessa. Assaggiare mi fa sapere con cuore e palato, ancora prima di capire con la testa.