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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

mood strano, da gnocchi

Ho le ultime stentate foglioline sulla pianta di basilico del davanzale. Ho del pecorino romano pieno di significato che occhieggia dal frigo insieme ad una ricotta vaccina assolutamente anonima. Ho dubbi su cosa essere nella vita, situazione che alla mia età suona un po' ridicola anche se il saggio dice che può succedere, di non crescere mai.  Ho forse bisogno di un momento per me, nell'aria tiepida di questo cielo grigio di un ottobre milanese qualsiasi. Sto in bilico tra storia e futuro, un po' come quel basilico smorto che non è ne' estate ne' autunno, e non capisco da che parte voglio cascare.  Farò come le foglie, mi affiderò al vento. Farò pure degli gnocchi di pecorino buono e ricotta anonima, che alla fine danno pure un senso al pranzo anche se in partenza poteva non sembrare. Sarà merito del limone, o del pepe. Oppure proprio del basilico, chi lo sa.  GNOCCHI DI RICOTTA E  PECORINO  AL LIMONE  PEPE E BASILICO ingredienti per 4 persone: 500 g di ricotta 160

pollo alla Kyiv, oggi una piccolissima isola di serenità

Sono con un'amica ucraina quando danno la notizia dei nuovi bombardamenti sui civili di Kyiv e di altre città. Poi, dopo ore di angoscia, arriva il messaggio che sua figlia e suo nipote sono riusciti a rifugiarsi nella stazione della metro e sono vivi. "Della casa non mi importa", commenta la mia amica, sollevata. Ora siamo in attesa di capire se ce l'hanno ancora, una casa in cui tornare, una volta che potranno uscire dai rifugi. Sinceramente mi rattrista il disinteresse oramai abbastanza diffuso per il dramma di chi subisce la guerra in prima persona: la cronaca riferisce quasi solo delle conseguenze economiche per l'Occidente, mentre sono pochissimi a mantenere il focus sulle persone che per questa scelleratezza rischiano di perdere o hanno già perso tutto, persino la vita, non solo qualche ora di riscaldamento o una spesa a prezzi accessibili. Vedo che serve a poco il sistema, adottato qui sul blog, di pubblicare prevalentemente ricette ucraine per non distrar

di nuovo in Ucraina, con vareniki e panna

Finalmente il clima si è un po' riaccordato con la stagione e le temperature mi permettono di tornare in cucina seriamente. Mi spiace non riuscire a pubblicare spesso quanto vorrei, ma nella vita che faccio ora non sono contemplati momenti di pausa in cui godersi i fornelli e fotografare con calma. Tornando alla stagione, se nella mia cucina iniziano a comparire zuppe e stufati di tutte le parti del mondo, qui nel blog riprendo più che volentieri il filo dei racconti di cucina dedicati all'Ucraina con una delle tante varianti dei loro  vareniki . Sono i ravioli la cui storia avevo accennato qui , che questa volta preparo utilizzando la panna acida, come da tradizione molto diffusa in diverse aree del Paese, che entra sia nell'impasto che nel condimento.  Io per la verità li avevo preparati qualche settimana fa, in uno strano "buco temporale" libero da altri impegni e pensieri, per poi congelarli su un vassoio e raccoglierli in sacchetti per alimenti. ovviamente

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!