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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

per il Calendario del Cibo Italiano: gli antipasti inediti di Rossini

Sul  Calendario del Cibo Italiano  oggi per la Giornata Nazionale di Gioachino Rossini in cucina racconto del suo controverso rapporto con Alexandre Dumas padre e di un probabile ultimo dispetto di quest'ultimo nei confronti dell'odiato musicista attraverso un dolce di carote all'arancia . Qui invece voglio approfondire un dettaglio della biografia di Rossini per raccontare la storia, forse meno conosciuta, di un Rossini che aveva la musica nel sangue, suo malgrado. Molti infatti raccontano che il musicista si ritirò a vita privata a Parigi a soli trentasette anni, e teoricamente smise di comporre musica per i quasi trent'anni successivi.  Se è vero che non diresse più concerti, non apparve più in pubblico durante le rappresentazioni delle sue opere e che si rifiutò di comporre nonostante ci fosse una ricca committenza disposta a compensarlo adeguatamente, di certo la musica non era sparita dalla sua vita, nonostante lui dichiarasse che la sua occupazione principale ora

all'inseguimento di Uffizi da mangiare 5: Giorgio De Chirico e peperoni alla greca con uvetta

Nel percorso che porta in tavola dipinti famosi, siamo arrivati oggi alla quinta tappa di Inseguendo l'arte da mangiare , che si discosta temporalmente dalle opere precedenti perchè oggi non spiaziamo tra '500 e '700 ma ci si confronta con un artista moderno. Infatti in questa tappa del viaggio che segue il percorso magistralmente tracciato da  Uffizi da Mangiare oggi si parla di Giorgio De Chirico e della sua Natura Morta con peperoni e uva , dipinto attorno al 1930 ed esposto alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti.  De Chirico, di ascendenze siciliane, era nato nel 1888 in Grecia e lì visse fino ai 18 anni, quando cominciò il suo viaggio di confronto nell'arte del mondo, prima all'Accademia di Firenze, poi a Monaco di Baviera, e poi a Milano, a Parigi, a Ferrara e a New York, fino a stabilirsi a Roma nel 1944, dove visse il resto della sua vita. Proprio a Ferrara, dove viveva all'epoca di questo dipinto, cominciò la sua riflessione metafisica sulla

il clan del risotto del venerdì e un risotto all'aglio nero e tripla sogliola

Se al giovedì si mangiano gnocchi che succede di venerdì? Di solito ci si dedica al pesce... ma da qualche settimana sono stata sorprendentemente inglobata in un gruppo davvero interessante su Facebook: il Clan del Risotto del Venerdì ... il cui nome è l'esplicito programma.  Non penso di pubblicare sempre qui sul blog il risotto che preparerò (quasi) ogni venerdì per quella banda di golosi riso-dipendenti, ma oggi, visto che il mio piatto è a base di pesce e quindi ha una doppia rilevanza, mi va di raccontarlo per bene. Lo spunto viene dal  ris in cagnun , il "riso in cagnone" di cui avevo già parlato qui , quello che sui laghi lombardi si lessa, si condisce con burro nocciola e salvia (ma i miei ci mettevano pure l'aglio) e si accompagna al persico, di solito a sua volta fritto nello stesso burro. Qui di quel gusto della mia infanzia restano solo riso, burro e salvia: il riso si fa risotto (uso Vialone nano La Fagiana, che secondo me con il pesce si sposa perfettame

all'inseguimento di Uffizi da mangiare 4: Jacopo Chimenti e gnocchetti di formaggio in brodo di pera

Quarto appuntamento con Inseguendo l'arte da mangiare , il mio personale percorso per osservare il cibo nella storia attraverso gli occhi di artisti d'epoca, che ho intrapreso seguendo, tappa per tappa,  Uffizi da mangiare nella loro meravigliosa idea di abbinare ogni settimana il piatto di un grande chef ad un dipinto famoso della collezione degli Uffizi.  L'autore del dipinto di oggi è una nostra conoscenza: si tratta di quello stesso Jacopo Chimenti, fiorentino, che avevamo incontrato al nostro secondo appuntamento . I dubbi che avevo avuto allora si sono sciolti, perchè della coppia di sue raffigurazioni di Dispensa esposte agli Uffizi ritroviamo qui quella "con botte": risolto il mistero! L'opera è culinariamente affidata alle sapienti mani della chef  Valeria Piccini , che ispirata dai temi del dipinto prepara un raffinato  germano al cavolo nero e scalogni con succo di more fermentate e il suo crostino.  I suoi ingredienti sono un misto di dolce e sal

per il Calendario del Cibo Italiano: coppia di bocconcini al gorgonzola

Oggi sul sito del Calendario del Cibo Italiano  celebro la Giornata Nazionale del Gorgonzola , formaggio che letteralmente adoro, con una ricetta in cui questa delizia fonde pazzamente a scialatielli e cozze .  Qui nel blog, invece, dopo averlo utilizzato in mille modi anche strampalati, lo rendo protagonista di una coppia di semplici fingerfood, in verità due tra i tanti antipastini delle mie feste di Natale.  Di solito tengo private le ricette dedicate a queste occasioni personali, ma quest'anno, per il fatto di vivere un natale blindato, se da un lato non abbiamo potuto godere di tante belle tavolate con parenti e amici ci siamo concessi una serie di pranzetti e cenette di coppia puntando sulle nostre golosità personali.  Diciamo che abbiamo colto il fievole lato positivo della situazione concedendoci dei menu senza mediazioni con gusti ed esigenze altrui. Così, se la Vigilia è stata con zuppa di cipolle e trippa (è una lunga storia, lo so... magari ne parlerò in un altro moment

all'inseguimento di Uffizi da mangiare 3: Raffaello Sanzio e biscotti al vino come anelli intrecciati

Sono al mio terzo appuntamento con Inseguendo l'arte da mangiare , un percorso tutto personale tra pittura e cucina che riprende la bellezza in cui ho vissuto immersa fino a che ho avuto la possibilità di lavorare in una galleria d'arte antica e che ancora rimpiango. Nel mio cammino seguo passo passo gli abbinamenti artistico-gastronomici proposti ogni domenica da Uffizi da Mangiare , che fa interpretare un'opera famosa ad un altrettanto famoso chef.  Ci troviamo oggi al cospetto di un ricco possidente fiorentino, Agnolo Doni, che attorno al 1504,  novello sposo di Maddalena Strozzi, per celebrare l'evento commissionò una Sacra Famiglia al suo amico personale Michel Agnolo , da noi meglio conosciuto come Michelangelo Buonarroti. La cornice tonda del dipinto sembra sia stata disegnata dallo stesso Michelangelo e realizzata dall'intagliatore fiorentino Francesco del Tasso.  Non contento, attorno al 1506, sembra in occasione della nascita della loro prima figlia Maria,

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!