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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

risotto allo zafferano con pollo e uvetta, tra Afghanistan e Marchesi

Da qualche mese è tornata alla ribalta la questione afghana ed è come se di colpo avessimo scoperto che non bastano vent'anni di "mentalità", a volte proposta ed a volte imposta, sempre e comunque presentata come alternativa, per ribaltare una "cultura" profondamente radicata e come tale vissuta, per quanto recente o manipolata possa apparire vista dall'esterno.  Esattamente undici anni fa scrivevo di questo strano modo in cui donne italiane militari provavano a fornire strumenti di pace e di benessere a donne contadine afghane rispettandone il quotidiano, la cultura e la fede, semplicemente attraverso la  coltura dello zafferano .  Questo, come altri progetti simili, sono ora stati spazzati via da un pasticcio storico/politico forse ancora peggiore di quello attraverso cui anche noi tranquilli abitanti di un Paese pacifico eravamo venuti a conoscenza vent'anni fa dell'esistenza dell'Afghanistan e di tutte le oscure trame di cui pareva protagonis

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!