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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

sorpresa all'MTC: rigatoni con sgombro in sciroppo di canna da zucchero

Avvertenza: il post è lungo e pieno di sproloqui. Chi fosse interessato direttamente alla genesi del piatto può partire dal punto 1, chi volesse arrivare diritto alla ricetta parta dal punto 2. Per i masochisti la lettura inizia qui sotto. La sfida dell'MTC n. 67 di settembre 2018 mi coglie alle spalle con la pasta col pesce , da ideare e preparare secondo le dettagliatissime indicazioni di Cristina di Poveri ma belli e buoni . Il mio rapporto con il pesce è infatti controverso: da una parte tutte le mie famiglie antenate sono di origine montagnina o comunque terranea, dall'altra mia mamma cucinava poco in generale e in specifico il pesce  praticamente mai.  Della mia infanzia erano protagonisti ittici i bastoncini surgelati e la sogliola al burro e salvia, proprio quando si esagerava. Mi padre a volte la domenica andava a pesca, portando a casa trote o lucci (da noi solo fiumi e laghi, il mare era per le vacanze estive e basta), che mia madre in genere regalava agli ami

sfogliata di porri italo-francese in cerca di dignità

Non oso parlare di quiche per questa torta salata di porri... sia perché la base qui è una banale pasta sfoglia pronta (nemmeno fatta a mano, per dire, come  questa ), sia perché una certa concezione francese di quiche l'ho già abbastanza strapazzata  qui .  Oggi devo per forza vivere alla luce della velocità di preparazione, così lascio perdere la filologia gastronomica ed italianizzo "lievemente" il gusto con "meditatissimi" spunti dal frigo: pecorino, grana e rosmarino entrano in ibrido affiancamento ai porri insieme alle classiche pancetta e panna.  La  quiche lorraine  è un'altra cosa, lo so: questa torta salata deve per forza cambiare nome, nonostante provi a restare francese nell'anima.  Ma il tempo è risicatissimo, la carne al fuoco (anche se dovrei dire pesce!) per il prossimo post è davvero tanta e quel poco di energie disponibili per la cucina è sostanzialmente in via di esaurimento.  Ci provo, a parlare francese, ma il miracolo è da

l'arrosto del compleanno, evoluto

Uno dei regali di compleanno che ho ricevuto è stata una cenetta a sorpresa cucinata romanticamente per due dall'essere che mi vive a fianco. Che è persona meravigliosa e molto creativa, e che in cucina non si muove per sapori, per tecniche, per tradizioni, per attinenze... ma per colori! Così gli piaceva molto, visivamente, l'idea di un antipastino multicolor di "bocconcini a sorpresa dal frigo" ad accompagnare un cocktail rosso dalla formula segreta, per poi proseguire pasteggiando a spumante artigianale. Il menù era golosissimo: aperto da una pappardella al sugo di lepre (pronto, ma apprezzatissimo) servita su piatti decorati, proseguiva con un bell'arrosto di manzo alla birra rossa doppio malto accompagnato da insalata variopinta con senape, e a chiudere una cremosa macedonia rosso-gialla allo yogurt e whisky. Tutto ottimo e sfizioso (il che mi fa rivalutare parzialmente l'opzione "abbina per colore e fregatene del resto"!), è solo che ci

oyaki da compleanno, ovviamente alle melanzane

La verità è che io non so stare senza melanzane: la loro stagione è breve qui e, almeno fino a che hanno un sapore vero, non posso rinunciarvi. Qualcuno dirà: ma ora è autunno e non sanno più di niente... che gusto c'è? Eppure eccomi qui lo stesso, oggi, indipendentemente da tutte le considerazioni stagionali e da tutti i temi nel frattempo emersi nel blog, in rete e nella vita vera, con un'ennesima ricetta di melanzane. Sì:  mi prendo il gusto di ignorare qualsiasi contesto perché l'11 settembre non è una data qualsiasi.  I risaputi fatti storici l'anno resa tristemente famosa, ma per me personalmente è significativa anche per altre ragioni, nel bene e nel male, non tutte apparse qui sul blog. Pur essendo una data importante alcune volte neanche ho pubblicato, in questo giorno, su questi schermi. Altre invece ho testimoniato la mia presenza con le ricette più disparate, che in comune avevano solo il fatto di piacermi molto (be', come quasi tutto quello che pub

clima autunnale? Bene: torta di mele morbida e croccante

So di aver già pubblicato molte ricette di torta di mele, ma questa ha un gioco di consistenze, tra morbido e croccante, e una sequenza di profumi che si susseguono sul palato... che vale la pena di provarla! E poi, se fuori il cielo è uggioso, un buon aroma di torta di mele che pervade la casa la mattina è quello che serve per iniziare la giornata di buonumore.  Non mi perdo tanto in chiacchiere, oggi: sparo direttamente la ricetta e riservo la vena letteraria per il prossimo post. Subito in cucina, dunque! Torta di mele al burro, con mille profumi per una tortiera da 23 cm: 2 mele fuji 180 g di burro, più una noce per lo stampo 170 g di zucchero a velo 170 g di farina 00, più 1 cucchiaio per lo stampo 3 uova 3 cucchiai rasi di zucchero di canna 3 gocce di estratto di vaniglia  1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata fine 1/2 cucchiaino di scorza di arancio grattugiata fine 1/4 di cucchiaino di cannella in polvere 1/8 di cucchiaino di zenzero in polver

la soddisfazione istantanea di una cacio e pepe al limone e basilico

La monomania per le melanzane del mese scorso ha evitato che emergesse l'altra mia tipica passione estiva: lo dicevo anche tempo fa  che con il caldo mi prende il trip del limone... Nel mio gusto si abbina divinamente ad erbe fresche e a formaggi decisi, e così qual è la prima cosa che mi viene in mente, per una seratina di coppia golosa nonostante ci sia pochissimo tempo a disposizione e, tra fame e stanchezza, ci sembra di essere due lupi feroci? Una versione ri-profumata della cacio e pepe. Che ha nell'immaginario collettivo (almeno quello di famiglia) il fascino di un piatto complesso tecnicamente e pure sufficientemente creativo, e possiede pure l'innegabile vantaggio di un piatto istantaneo: mentre l'acqua arriva a bollore c'è tempo di preparare tutti gli ingredienti del condimento, poi mentre la pasta cuoce si ha modo di apparecchiare la tavola per bene... ed ecco che in pochi minuti la coppia di lupi famelici può accomodarsi tranquillamente a tavola,

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!