Non trascorro il ferragosto in vacanza ma lo dedico a cucinare, cosa che per me ultimamente è una vacanza di per sè. E resto idealmente in Ucraina, come mi sono riproposta da quando è iniziata la guerra, permettendomi questa volta una ricetta un pochino più lunga e golosa della mia ultima media giornaliera. Non voglio rischiare però di commettere di nuovo qualche involontaria gaffe come per la zuppa di cetrioli , così torno a concentrarmi, in questo percorso dentro la cucina ucraina che si fa (purtroppo) sempre più lungo, su una ricetta le cui origini non siano offensive per nessuno. Cominciamo da una storia antica, quando si venerava Masla, la dea del burro, che in Ucraina si chiama maslo . A fine inverno si auspicava l'imminente inizio della primavera con il Maslyanytsa , l'attuale Carnevale, durante il quale si faceva viaggiare un fantoccio di paglia della dea su una slitta trainata da cavalli che percorreva un semicerchio attorno al villaggio a simboleggiare il sole nascen
Amo storia e geografia del cibo, tra le altre cose. Così viaggio attraverso il mondo e dentro me stessa. Assaggiare mi fa sapere con cuore e palato, ancora prima di capire con la testa.