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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

lo hrudka, il "formaggio di uova" della Pasqua ucraina

Mi piace, una volta tanto, muovermi in anticipo: comincio a parlare della Pasqua ucraina prima, perchè entro il 16 aprile, quando cade della Pasqua ortodossa, ho modo di pubblicare un po' di ricette tradizionali, magari utili se qualcuno fosse interessato quest'anno a celebrare la propria Pasqua con qualche piatto di  tradizione ucraina, per sentirsi più vicino al quel popolo martoriato. Inizio dallo hrudka , pronuncia "hurutca", detto anche "Formaggio di Pasqua": è un piatto della Pasqua Ortodossa che si dice sia nato proprio in Ucraina, anche se è molto diffuso per la stessa occasione in  Slovacchia e si trova anche in alcune zone di Polonia, Russia e Ungheria. I nomi nelle altre lingue sono  cirak, sirok, sirecz  e in comune hanno curiosamente tutti il suono simile a syr , che in ucraino significa formaggio. Questo originale prodotto, che alcuni preferiscono dolce ma in Ucraina è prevalentemente salato, si mette nel "Cesto di Pasqua" insieme ad

risotto POP? Per me risotto Vegemite!

Sto cercando di rientrare gradualmente nella mia vita di un anno fa, anche riprendendo la partecipazione al Clan del Risotto del Venerdì , che oggi propone come tema "il risotto pop". La prima cosa che mi viene in mente alla parola POP non è faccenda di musica, di moda o di cucina ma di arte. In specifico gli alimenti “popolari” ritratti da artisti pop, come Andy Wharol di cui tutti conoscono le lattine di zuppa, o Roy Lichtenstein di cui in molti ricordano i toast puntinati.    E il fatto che lo stile di questi due grandi artisti sia stato ripreso per pubblicizzare il Marmite non è un caso:  è secondo me uno degli ingredienti più “pop” di tutti, nonostante (o forse proprio perchè) abbia oltre 120 anni.    Si tratta di una salsa inventata dal chimico Liebig a inizi ‘900 con gli scarti di lievitazione della birra e prodotta da allora in Gran Bretagna, dove è uno dei sapori base della cultura gastronomica popolare.  Quel prodotto venne talmente apprezzato in Australia, dove ar

dal maiale rosso cinese a... un salmone hong shao!

Breve intervallo dalla cucina ucraina, in cui racconto che con amici blogger ragionavo qualche settimana fa di cucina Yin-Yang:  al di là di mode ed applicazioni settarie o manichee, è semplicemente una filosofia di vita basata su equilibrio ed armonia, che in Cina viene da millenni applicata anche alla cucina. E in quel contesto mi è venuto in mente di trasformare una ricetta dai molti elementi yang (carne, spezie, zucchero, lunga cottura) in un piatto più yin .  Ma partiamo dall'inizio: il piatto yang è il "maiale rosso" cinese, famoso in tutto il mondo tranne in Italia, dove a volte viene confuso con il suo lontanissimo parente  char siu  ma che nella maggioranza dei casi non è proprio conosciuto. La ragione è semplice: mentre comunità cinesi altrove ne hanno perpetuato la tradizione oramai si può dire per secoli, sia in famiglia che nella ristorazione, in Italia la cucina cinese è arrivata da molto meno, neanche una cinquantina di anni, ed è sbarcata da noi direttam

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!