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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

acquaviva scorre... sciuè sciuè!

Arrivo all'ultimo giorno utile con il mio modesto contributo all'iniziativa  Pasta Bufala e fantasia! Reinventa la tradizione , contest organizzato da Le Strade della Mozzarella  e  Pastificio dei Campi . Scopo specifico di questo confronto di idee è  interpretare un piatto della tradizione usando delle nuove tecniche di cottura e di preparazione , che abbiano naturalmente come protagonista l'abbinamento di pasta prodotta a Gragnano dal Pastificio dei Campi e Mozzarella di Bufala Campana DOP.  Nel giudicare la ricetta saranno valutati l'utilizzo della tecnica in rapporto al risultato ottenuto, la valorizzazione della pasta e della mozzarella, la qualità innovativa rispetto a preparazione tradizionale.  Che ci faccio io dunque in questo gruppo di esperti gourmet? La mia cucina non ha mai brillato per inventiva tecnica...  Forse la mia personale sfida in questo caso è quella di confrontarmi con prodotti che ovviamente conosco ma con cui "non sono nata": l

storia lunga e breve di strucoli monocromatici e a pois

Cercherò di farla breve: lo strucolo che avrei voluto presentare per la proposta salata dell' MTC di febbraio , lo strudel suggerito da  Mari Lasagnapazza , sarebbe stato a base di cervella. Da interpretare come si usava anticamente: per ammorbidire e legare una farcia di gusto elegante e delicato...  Ma qui nei dintorni non la vendono più. Nonostante il divieto legato alla mucca pazza sia scaduto a giugno 2013, macellai e supermercati locali preferiscono eccedere in prudenza. Oppure semplicemente hanno trovato la scusa ufficiale per non impegnarsi con un taglio poco richiesto.  Avrei per la verità un macellaio di fiducia, ma sta un po' lontanuccio ed in questi giorni il tempo è stato tiratissimo... Così ho deciso di cambiare completamente strada e di buttarmi su una interpretazione assolutamente personale della prima ricetta documentata in Austria per uno strudel. Storia lunga, qui si risale al 1696. E si parla di rape! Strucolo bianco di rape e rafano con salsa a

"Cibo Giappone": a Milano c'è anche cultura

Non sono una fan della cucina spettacolarizzata, soprattutto quando è trasformata in competizione. Si finisce per non fare cultura gastronomica ma semplice agonismo da intrattenimento, sostanzialmente vuoto di contenuti. Non è neppure una forma di gioco in cucina per me e, per come sono impostate queste trasmissioni in Italia, non si insegna ne' si impara nulla riguardo al cibo. Nonostante stimi profondamente a livello personale alcuni degli chef che si sono prestati a questa riduzione televisiva della professione, la mia sensazione è che l'anima ricca e creativa che esprimono nella loro cucina si vada perdendo quando il loro  sguardo non è sul piatto ma a favore di telecamera,  quando ai gesti sostituiscono le parole. Per fortuna accadono anche cose che mi smentiscono... Da quando sul calendario è apparso il 2014 Milano pullula di manifestazioni che anticipano l'Expo' 2015, a tema "Nutrire il pianeta, Energia per la vita". Tra queste un'iniziativa

strudel chiari e scuri, dolci ma non troppo

Sarà il mese di febbraio a renderci più dolci? L'anno scorso di questi tempi si lavorava alla  red velvet cake , per questa volta per l' MTC di febbraio  ecco lo  strudel di mele  di  Mari Lasgnapazza .  Per la verità gli strudel sono due: uno  dolce da cuocere  al forno e uno salato da lessare... Ma oggi che ho poco tempo mi occupo solo di quello dolce. Perché di fatto è una ricetta davvero veloce da preparare: nel tempo in cui riposa la pasta si confeziona il ripieno.  E poi, incredibile ma vero, per lo strudel dolce ho già pronta una ricetta "di ex famiglia". Nel senso che me l'ha insegnata la mia ex-suocera, di cui mi ho sempre apprezzato il sapore non troppo "dolce" ed il contrasto cromatico tra la sfoglia chiara e lo scuro del ripieno.  Vista la ricchezza degli ingredienti che compongono il ripieno non si può affermare che si tratti propriamente di uno strudel di mele...  Rispetto alla ricetta della mia ex-suocera ho sostituito la sfoglia, che

tutto al contrario, come pasta e ananas

Oggi va tutto al contrario: si disdicono impegni perché o l'uno o l'altro dei protagonisti è influenzato, saltano prenotazioni, si anticipano scadenze, sfumano serate, si inceppano avviamenti di automobili, si innescano battibecchi per motivi inesistenti... e poi si mette pure a nevicare! Ovvio che si prende tutto con filosofia, si fa di necessità virtù e si accende virtualmente qualche cero sperando che qualcosa con il procedere della giornata si sistemi. E poi, soprattutto, ci si consola in cucina. Una ricetta inventata con la cornetta all'orecchio e la tastiera che fuma, veloce e semplice perché nel frattempo si stanno riorganizzando tre cose da capo, schematica perché sfrutta quello che c'è già in casa. L'idea? Ingredienti non proprio estivi per una pasta fredda: in un incasinatissimo, nevoso e  storto  lunedì di febbraio tutto, pure la ricetta, deve andare al contrario! Lo stesso piatto in versione calda? Scolare la pasta al dente e saltarla velocissimame

storia incoraggiante di biscotti e cioccolato

Senza bisogno di atmosfere da telefilm americano assoluto, tipo linda cucina con tendine, bimbi con musetti sporchi di farina  attorno al bancone centrale  e mamma con vezzoso grembiulino annodato in vita che cerca di tenerli a bada, possiamo dire che oggi si parla di biscotti made in USA.  Si tratta di una ricetta semplice e di ingredienti assolutamente comuni... di veramente statunitense in realtà c'è un cosa sola: la storia di questi biscotti, specchio assoluto del mito americano che ritiene ogni cosa possibile! Ruth Graves Wakefield era una signora americana nata ai primi del '900 in una cittadina poco distante da Boston. Laureatasi in Economia Domestica e dopo aver lavorato qualche anno come dietista ed insegnante,  nel 1930  Ruth decise di aprire insieme al marito una trattoria per turisti presso una vecchia stazione di posta, la Toll House Inn. Ben presto il ristorantino divenne famoso per i suoi dolci, tra cui dei biscotti al cioccolato per cui Ruth adoperava il c

fenomeni editoriali

Non è ovviamente questo lo spezzatino che avrei voluto presentare per l'MTC di gennaio. Anche se, vista la ricetta vincitrice , non ci sarebbe stata comunque gara qualsiasi idea mi fosse uscita dal cilindro...  Cause di forza maggiore mi hanno tenuta lontana dal mondo blog per un paio di settimane e ora mi trovo indietro di alcune puntate su vari fronti. Tra cui lo spezzatino con patate da rielaborare per l'MTC del mese scorso, appunto.  Non posso però ancora esprimermi come vorrei a livello alimentare e  per qualche tempo sono obbligata a mettere in tavola ricettine semplici semplici. Mi posso però consolare  con la cucina virtuale, dedicandomi c on fervore agli avvenimenti che ruotano intorno al cibo.  Ad esempio oggi, se sono fuori scadenza per raccontare uno spezzatino qualsiasi all'MTC di gennaio, sono assolutamente in tempo per evidenziare che succederà a Milano tra una settimana: Lunedì 10 alle 18.30 alla libreria Mondadori di piazza Duomo a Milano ci si

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!