Ecco, appena mi lamento di non aver tempo per arrivare dappertutto... riparte la carovana di Marco Polo e mi stimola a frugare in dispensa e trovarci qualcosa di yemenita! Che devo fare, lasciar cadere lo spunto?! Giammai... altrimenti dove sta la famosa libertà di scegliersi i piaceri della vita di cui si parlava giusto l'altro giorno ?! Inutile dormire sugli allori delle divagazioni: diamoci una mossa e facciamo un rapido giro in cucina: non ho pesce secco ed i datteri oggi non mi ispirano. Però ho spezie in abbondanza ed anche del pollo, così mi viene il mente uno dei piatti della festa più diffusi in Yemen, qui declinato con i prodotti più o meno compatibili con l'epoca dei Polo. Be'... a dire il vero non so esattamente nello Yemen di fine '200 cosa usassero al posto del peperoncino in scaglie e quello nella salsa zhoug , ma oggi non ho il tempo di pormi ulteriori dubbi, quindi becchiamoci la ricetta così com'è, con una pausa dalla filologia superesatta!
Amo storia e geografia del cibo, tra le altre cose. Così viaggio attraverso il mondo e dentro me stessa. Assaggiare mi fa sapere con cuore e palato, ancora prima di capire con la testa.