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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

l'umami dell'umani: patate dolci stufate alla giapponese

Ultimi giorni di preparazione, mentale e pratica, prima dell'incontro di cucina giapponese del 26 novembre a Casa Cortella , dove si chiacchiererà del rapporto del cibo giapponese con le stagioni e di tutto quanto fa "cultura della tavola" nel paese del Sol levante. Tra le varie cose impareremo quel paio di basi fondamentali come cuocere il riso bianco e preparare il brodo dashi, senza i quali in Giappone praticamente un pasto non può dirsi tale. Oggi, in attesa di assaggiare alcuni fantastici utilizzi del brodo dashi appena fatto, racconto invece una ricetta classicissima che utilizza il brodo avanzato. La uma-ni è infatti una tipica stufatura casalinga che ha la caratteristica di conferire un intenso sapore umami alle pietanze e di esaltare la naturale dolcezza di ogni ingrediente, sottolineata non solo da zucchero e mirin (vino dolce di riso, usato solo in cucina) ma esaltata per contrasto da, appunto, dashi e salsa di soia. In questo caso l'ingrediente p

crema di zucca e castagne italiana ma con lezioni di cucina giapponese

Chi ricorda quelle zucchine lunghe lunghe nell'orto di mio padre, quelle che volevano diventare cigni ? Ecco: a non mangiarle subito quelle zucchine diventano zucche, così ora mi ritrovo lo stesso problema di qualche settimana fa, solo che adesso sono di zucca le chilate ricevute in dono da mio padre! In questo periodo sto lavorando ad una lezione di cucina casalinga giapponese autunnale che terrò tra venti giorni, il 26 novembre, a Bardolino in Casa Cortella , e lì utilizzerò tutti sapori di stagione, zucca compresa. Ma anche castagne, e carote, e... E siccome le zucchine lunghe a suo tempo si erano trasformate non in cigni ma in una zuppa, penso di destinare alla stessa fine anche questa odierna zucca lunga, inserendovi anche qualcuna delle delizie autunnali che ho sottomano per  il menù giapponese.  Arriva così l'ispirazione per una crema dorata e saporita in senso tutto italiano, che ci consoli delle brume e delle piogge. Cedo al'ultimo alla tentazione di imp

Le creazioni dell'essere 2: sgombro zenzero e olive su amorevolissimi canapè

Ogni tanto, quando arrivo tardi dal lavoro, trovo in cucina l'essere con cui vivo e la cosa profuma tanto di amore e coccola. E poi lui sa sempre sorprendermi. L'altra sera, ad esempio, ha messo insieme un piattino che mi ha subito fatto sentire nel Nord Europa, a metà tra uno smørrebrød danese ed un butterbrod russo. Definirla una "tartina" mi sembrerebbe riduttivo visto che, pur non avendo voglia di accendere i fornelli, si è premurato di fare un'apposita spesa e poi di organizzare con grande anticipo una marinatura. E di avere infine tutto pronto esattamente al mio arrivo. Una bottiglia di Vermentino in ghiaccio come aperitivo, canapè creativi inconsapevolmente internazionali per accompagnarlo, una sensazione di relax e pausa dal mondo e la gioia di ritrovarsi con davanti una serata da trascorrere insieme: il sogno fattosi accoglienza! Con le sue dosi in realtà gli "stuzzichini" hanno finito per farci da cena, ed è stato ancora meglio perché c

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!