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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

sfogliatine di zucca e quartirolo un po' greche

Di solito ci si immagina la Grecia come una terra di insalatone, carne alla brace e piatti freschi, ricchi di verdure, adatti al clima estivo e all'ambiente vacanziero.  Questa volta invece per la rubrica Il Mondo in Casa Propria  provo ad "addomesticare" un capolavoro greco autunnale a base di zucca: la  kolokithopita . La versione originale prevede una sfoglia sottilissima detta horiatiko (parente della pasta fillo, per capirci) avvolta strettamente attorno ad un ripieno di zucca e feta a formare un lungo salsicciotto che viene disposto spirale dentro la teglia e cotto in forno. Per semplificare la preparazione al posto della pasta horiatiko,  un po' impegnativa da preparare in casa,  uso  una pasta sfoglia pronta; frullo anche la zucca cruda a cubetti invece di grattugiare una zucca intera, come prevederebbe la ricetta originale.  Per italianizzare, o meglio "lombardizzare" la ricetta, invece, sostituisco la feta con del formaggio quartirolo, alla

muffin di pane e patate per la piccola fiammiferaia

La favola che mi commuoveva sempre da bambina, quella che andavo a cercare da sola sul librone delle fiabe quando ancora non sapevo leggere per guardarne le immagini.  Entravo nella storia e intanto pensavo di essere fortunata a leggerla stando al calduccio in casa, non fuori, scalza sotto la neve, sola proprio a Natale.  Pensavo anche che la la bimba affamata fosse un'eccezione, che non fosse realmente possibile che davvero tante persone guardassero banchetti altrui da esclusi, senza potervi  partecipare. La realtà, crescendo, si è rivelata più simile alla favola di quanto credessi, senza nemmeno la redenzione di una nonna amorevole che in qualche modo porta calore e consolazione.  Oggi non guardiamo proprio il banchetto delle feste da fuori la finestra ma pochissimi sono sicuri di potersi sedere davvero a tavola in tutta tranquillità.  Per questo MTC che lega la ricetta ad un'emozione letteraria non posso che preparare i miei muffin con ispirazione danese, come e

ossobuco al mandarino con influenze persiane

Sto scoprendo il potere del curry in polvere come spezia generica, che dona ai piatti un profumo in più senza rivelarsi specificamente come "sapore di curry". L'ho sperimentato finora con la carne, in un  ragù semibianco  qualche settimana fa ed ora con gli ossibuchi. Per tradizione l'ossobuco viene considerato un piatto milanese da preparare in gremolata, ma in verità è diffuso in molte parti d'Italia, cucinato ad esempio con i piselli a Roma o con il pomodoro in Toscana.  L'ossobuco fa parte in realtà anche di altre tradizioni, su tutti quella persiana che ne fa dei khoresh (stufati) spettacolari, come, per dirne uno, quello  con zucca e melagrana .  E  proprio  da due ricette iraniane, una con curry uvetta succo di lime e yogurt e l'altra con curcuma  sedano e lime, sono partita per questo mio esperimento di ossobuco agrumato, che al lime persiano e al limone milanese sostituisce un loro parente decisamente inconsueto: il mandarino. Non si tratt

pancake giapponesi di cavolo rosso in versione italiana

Variante in versione "domestica" di un gustosissimo street food giapponese: l' okonomiyaki . E una sorta di pancake con del cavolo cappuccio miscelato all'impasto, che si insaporisce e si decora con gli ingredienti più disparati, tanto che i Giapponesi lo considerano il loro equivalente della nostra pizza. In effetti questi pancake sono, come la pizza, nati "per strada" ed il loro nome è composto da  okonomi , che significa"quello che vuoi", e  yaki , "alla piastra". E, come la pizza, sono tondi, fatti al momento e da servire caldissimi. In sostanza si tratta di una base di farina uova e cavolo da completare con gli ingredienti più diversi.  Ne esistono versioni di tradizione legate alla località (come dire per noi la pizza Margherita o la Napoli) ed altre a fantasia del cuoco: per saperne qualcosa di più e vedere la versione tradizionale giapponese c'è tutto  qui  in un vecchio mio post. Ma oggi ne preparo una versione a base d

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!