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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

polpette di agnello in omaggio a La Rioja

In questo periodo, come avevo già detto in articoli precedenti, la voglia di ricominciare a viaggiare si è fatta potente e cerco di contenerla mettendo in tavola sapori ispirati dai Paesi in cui vorrei tornare o che vorrei scoprire.  Parlo raramente della Spagna, ad esempio, che è uno delle mie nostalgie più forti. Ne conosco bene la parte meridionale e centrale e mi piacerebbe conoscerne meglio tutto il nord, di cui mi affascinano profondamente sia il lato selvaggio che quello storico, entrambi molto legati alle narrazioni ed alle esperienze profonde del Cammino di Santiago.  Me lo sono studiato bene, il Camino Frances , tanto da ricostruirlo qualche anno fa, per una cena storica a tema, ripercorrendo il tracciato dai Pirenei a Finisterrae attraverso le specialità gastronomiche di epoca medievale e rinascimentale dei vari territori che un antico pellegrino avrebbe incontrato nel suo viaggio.  Una delle tappe “classiche” del Cammino è Logroño, capitale della regione de La Rioja, la zon

esercizio di yoshoku inverso: zucchine e cipolle "alla giapponese"

Oggi è un piccolo momento "inversamente yoshoku" , visto che presento un piatto non cucinato da giapponesi con ingredienti stranieri ma preparato da una casalinga italiana con ingredienti giapponesi.  Ne sono protagoniste le zucchine, verdura oramai diffusissima nel Paese nonostante ne sia iniziata la coltivazione in Giappone solo in pieno '800, solo dopo la loro parente americana zucca che arrivò sulle tavole nipponiche poco prima della fine del '700. Che le zucchine siano una verdura relativamente "nuova" per i Giapponesi è testimoniato dal loro nome, "zucchini", di chiara derivazione occidentale, che viene scritto in katakana, i caratteri destinati alle parole straniere.  Ciò nonostante sono divenute rapidamente protagoniste quasi d'obbligo delle "zuppe del giardino del tempio" (o unpen-jiru , come le definisce Elisabeth Andoh),天ぷら tenpura e かき揚げ kakiage stagionali, oltre che di molti piatti giapponesi estivi di nuova generazione,

pollo riso e curcuma: Hainan, Singapore o Filippine?!

Da qualche anno, anche pre-Covid, per ragioni assolutamente indipendenti dalla mia volontà sto viaggiando decisamente molto poco rispetto di prima, per lo meno al di fuori dell'Italia.  Però il mio destino gastronomico da globetrotter non si è dimenticato di me e mi continua a mandare amicizie, conoscenze e contatti dai luoghi più disparati del mondo. Tra loro si incrociano in modo a volte curioso, come questa amica filippina che, tornata in Italia dopo qualche mese in patria, mi porta in dono delle radici fresche di curcuma ed il racconto di un piatto spettacolare che ha assaggiato durante un suo soggiorno a Singapore. Non ne ricorda esattamente il nome ma quando comincia a descriverlo, "un pollo cotto a vapore con tante spezie e poi servito con riso preparato con l'acqua del pollo: un po' grasso ma buonissimo" a me viene in mente la ricetta cinese del pollo come lo si prepara nello Hainan, un arcipelago a sud della Cina.  A Singapore, dice l'amica, è un pi

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!