Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2020

idea di coxinha brasiliana, ancora per un MTChallenge esterofilo

In ogni pranzo formale giapponese che si rispetti devono essere presenti tutte le cotture tradizionali. Il principio mi pare di estremo buon senso, per questo l'ho applicato al mio menu a base di pollo per l' MTChallenge in versione Smart , che vuole ricette internazionali. Finora con i piatti precedenti me la sono cavata: ho lessato il pollo nel dolce turco e cotto a vapore i ravioli nel primo russo ( suimono ), l'ho stufato nel secondo sudafricano ( nimono ), e l'ho pure saltato in padella in due modi nel primo russo  ( yakimono ). Oggi però il quarto piatto della serie, che funge da antipasto, è pure l'ultimo, mentre le tecniche base sono cinque: sarebbe di turno la frittura ( agemono ) ma mi resterebbe da affrontare il problema, non facilmente risolvibile, del crudo ( namamono ), praticamente inapplicabile al pollo. E poi non ho ne' tempo ne' intenzione di cucinare un quinto piatto a base di pollo, se non voglio che all'essere che mi vive a fi

pelmeni russi ai fegatini e caffè, sempre per un MTChalenge esterofilo

Ho preparato i miei primi pelmeni imparando dalle mani della mia amica Tamara, che è nata nelle campagne di Vladivostok, vissuta per anni a Mosca e per decenni in Ucraina, e che si è poi finalmente decisa a venire ad abitare a pochi passi da casa mia. Abbiamo cucinato insieme tante volte, fino a che lei è tornata in Ucraina ed io ho cambiato città, e mi ha mostrato ricette popolari tipiche del profondo est, cioè quelle della Russia fredda e vicina al Giappone, e piatti della Russia più europea, del centro sud, che condivide tradizioni e sapori anche con i Paesi dell'Est e con le aree montane mediorientali. I ravioli sono una costante di quasi tutte le località russe, anche se cambiano molto di nome, di forma e di sfoglia, per non parlare poi delle farciture: credo che nessuno abbia mai provato a classificarle tutte! Quelli che mi ha insegnato Tamara li chiama pelmeni , usa una sfoglia abbastanza simile a quella italiana e li farcisce a crudo. Quello che mi piace del suo modo d

bunny chow sudafricano alle banane, di nuovo per un MTChallenge esterofilo

Come dicevo nel post precedente, in questa puntata dell' MTChallenge  in versione smart si propongono ricette di pollo straniere rivisitate a nostro modo. Io sto cercando di ricavarne quattro da un unico pollo per comporre un menù intero a base di piatti di nazioni differenti e, se l'altro giorno ho proposto un dessert , ecco oggi un secondo a base di pollo che ragiona su una ricetta sudafricana: il bunny chow . E' in verità, di solito, un piatto unico e con il coniglietto Bunny non c'entra nulla! Con questo nome si intende una scatola di pane riempita di uno stufato speziato (volgiamo chiamarlo curry, all'anglosassone? ok), che in origine era solo a base di fagioli e sempre molto speziato: ogni cuoco ha la sua segreta miscela di spezie, di solito molto più piccante di quanto proposto qui, in cui però peperoncino, anice e cannella non mancano mai. Se con il tempo il piatto si è arricchito di carne di pollo, manzo, maiale od agnello (specie a Durban, dove si

tavuk göğsü: dessert turco a base di pollo per un MTChallenge esterofilo

 Questa puntata dell' MTChallenge  in edizione smart vuole ricette straniere a base di pollame con un twist nostro personale. Ho possibilità di spesa ridotta ad un supermercatino italiano di quartiere ma tanta voglia di proporre sapori poco conosciuti, così verifico la mia dispensa "etnica" e poi cerco ricette con ingredienti freschi di facile reperibilità. Sgombro da subito il campo dalle tentazioni per me facili, anche perchè immagino un po' le possibili proposte che arriveranno dagli altri partecipanti e mi rendo conto che mi serve una sfida nella sfida, così decido di impormi dei limiti geografici rispetto alle ricette forse più facilmente reperibili: con dolore ma con forza d'animo rinuncio per me a ricette asiatiche, mediorientali, nordamericane e mitteleuropee, per cercare solo nelle aree la cui cucina è oggi meno nota, trattata, pubblicizzata o di moda nel nostro Paese e che dunque non è facilmente gustabile nei ristoranti "etnici" present

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!