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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

melanzane d'epoca: un regalo ingombrante e meraviglioso!

Quando ho deciso di cambiare casa sapevo per esperienza che il trasloco mi avrebbe fatto chiedere dove cavolo avevo tenuto tanta roba in così poco spazio e soprattutto come avrei potuto farla stare nella casa nuova senza che da dimora si trasformasse in un caotico magazzino. Ero psicologicamente preparata e credevo di poter risolvere brillantemente il problema anche grazie ad una inconsueta "determinazione al distacco", cui mi ero allenata con grande anticipo e che mi avrebbe permesso di lasciarmi alle spalle almeno una parte del volume totale di cose da re-stipare. E quella parte del piano in effetti ha funzionato... Non ero preparata invece a due eventi che si sono presentati all'improvviso proprio negli stessi giorni: il trasloco del mio ufficio e quello dei miei vecchi vicini di casa.  Della prima sorpresa preferisco non parlare, dato che ha semplicemente aggravato  la fatica fisica e mentale di imballaggi e trasporti vari . La seconda, invece, ha creato due pitto

insalata sperimentale di patate dolci alla giapponese

Un piatto giapponese casalinghissimo è l'insalata di patate, che non si può definire propriamente "storico" ma che rende perfettamente l'idea di come i Giapponesi sappiano far tesoro di ciò che imparano dagli altri, in questo caso prima con le patate e, più di recente, con la maionese... La yamaimo sarata  è un piatto estivo semplice e sempre apprezzato in famiglia; l a ricetta è basica e facilmente personalizzabile, un po' come per noi l'insalata di riso, aprendosi in ogni casa ad  infinite possibili varianti ( io stessa sul blog ne  ho già proposte altre tre versioni!). Questa volta non uso nemmeno patate, a dire il vero, ma parto da batatas arancioni, trovate nel negozietto latino-orientale dietro casa (e sì, perché mica mi sono trasferita in un quartiere qualsiasi!).  In Giappone le patate dolci, o Satsuma-imo , sono arrivate all'inizio del '600 importate dalla Cina attraverso le Filippine e attualmente se ne coltivano un centinaio di vari

umami giapponese ed italiano: la prova degli spinaci

Ed ecco che, allontanata ogni distrazione, comincio finalmente anche sul blog a ragionare su ciò che ho imparato della cucina giapponese in queste scorse settimane di contatto costante. La prima cosa importante è che ho scoperto perché sono tanto golosa di cibo preparato alla giapponese: esattamente per la stessa ragione per cui impazzisco per i formaggi stagionati, i pomodori secchi, i crostini di burro e acciughe, i funghetti sott'olio di mio padre e infinite altre golosità italiane che finora,  giusto per distinguerle da quelle dolci,  avevo banalmente definito "salate"... La cucina giapponese si basa su materie prime fresche, che cambiano ad ogni stagione, accompagnati ad alcuni ingredienti base per la maggior parte fermentati o essiccati: salsa di soia, pasta di miso e aceto di riso tra i primi, funghi shijtake, alghe e tonnetto in scaglie tra i secondi. Ebbene: il sapore dominante degli ingredienti base, che tanto caratterizza la cucina nipponica e che tanto i

aperitivo con snack per 12... da un cesto di frutta!

I miracoli  possibili, "frutto"  di un campanello che suona proprio all'inizio  di un pomeriggio interamente libero... Era per una consegna: ho ricevuto  una cesta di frutta! A nanas, banane, kiwi, limoni, arance, pompelmi... Bello! Quel che ci voleva, per dare un po' di respiro a giornate torride come queste. Che farci? Niente che richiedesse troppo dispendio di energia, ho pensato, ma il cui risultato regalasse un po' di refrigerio ed un po' di allegria ad un piccolo gruppo di amici. Gesti lenti, qualche breve cottura, qualche passaggio in frigo, un altro pizzico di relax ed ecco che si profila all'orizzonte una piacevole seratina, con un cocktail aperitivo e qualche stuzzichino, tutto (o quasi) all'insegna di freschezza e leggerezza.  E allora: giro di telefonate e poi via, in cucina, per divertirmi  ad utilizzare tutto il contenuto del  cesto prima di sera! Le dosi sono per un aperitivo leggero da 12 persone se segue una cena, oppure per una

aperi-frutta: insalata di agrumi e rapanelli al curry

All'interno del menù per una serata tra amici attorno ad un fresco aperitivo declinato in tema "frutta", uno stuzzichino da servire in verrine come semplice insalata oppure da comporre ( ma solo se se ne si ha tempo e voglia...)  in modo un po' "scenoso" è un'insolita insalata di agrumi. Pompelmo giallo, pompelmo rosa ed arancia sono qui  accostati a  rapanelli   in una rinfrescante insalata tutta vegetale, vivacizzata dal la complicità di  spinacini crudi e da un sale speziato come tocco inaspettato. Insalata di agrumi e rapanelli al curry ingredienti per 6 cestini: 1 pompelmo rosa 1 pompelmo giallo 1 grossa arancia 12 rapanelli 60 g di spinacini  1  cucchiaio  di sale fino  1 cucchiaino di sale marino in fiocchi (es. Maldon)  ½ cucchiaino di curry in polvere  ¼ di cucchiaino di semi di cumino  ¼ di cucchiaino di semi di coriandolo 1 pizzichino appena di peperoncino in polvere 2 cucchiai di olio extravergine leggero

aperi-frutta: ravioli di ananas alla bottarga con zenzero e mentuccia

All'interno del menù per una serata tra amici attorno ad un fresco aperitivo declinato in tema "frutta", uno stuzzichino  molto veloce, che può anche essere preparato prima e composto all'ultimo momento, è un "raviolo" di ananas. L'ananas  in altre tradizioni  è spesso usato in abbinamento "di mare", con prodotti "dolci" come gamberi e aragoste. Qui ho pensato invece ad un partner marino decisamente più sapido: la bottarga. A mediare questo abbinamento deciso intervengono la cremosità del formaggio fresco e gli aromi pungenti e di grande personalità degli ingredienti di completamento... Ravioli di ananas alla bottarga con zenzero e mentuccia ingredienti per 24 ravioli: 1/2 ananas  1 pezzetto di bottarga da 5 cm 400 g di robiola (o altro formaggio molto cremoso) 1 pezzetto di zenzero fresco da circa 12 g 2 cucchiaini di mentuccia tritata Grattugiare molto finemente lo zenzero e la bottarga. Incorporarli alla

aperi-frutta: maki di riso al limone con kiwi, pollo e avocado

All'interno del menù per una serata tra amici attorno ad un fresco aperitivo declinato in tema "frutta", uno stuzzichino di molta scena e decisamente "trendy" è  il classico sushi, qui ripensato con limone a profumare il riso insieme al "solito" aceto, mentre sottili strisce di petto di pollo danno sapidità al ripieno e bastoncini di avocado morbidezza. Ma questi rotolini vedono soprattutto prota gonista la freschezza un po' aspra dei kiwi. Il sapore complessivo del bocconcino è rotondo ed appagante, piacevolmente fresco e  senza necessità di salse aggiuntive... Maki di riso al limone con kiwi, pollo e avocado ingredienti per 36 bocconcini: 280 g di riso Originario 2 kiwi 1/2 avocado 1/2 limone 200 g di petto di pollo 3 fogli quadrati di alga nori 4 cucchiai di aceto leggero, di mele o di riso 1 cucchiaino scarso di zucchero sale pepe bianco al mulinello Sciogliere in un tegamino lo zucchero nell'aceto i

aperi-frutta: mini-muffin di banane con arachidi e gorgonzola

All'interno del menù per una serata tra amici attorno ad un fresco aperitivo declinato in tema "frutta", uno stuzzichino un po' insolito sono  dei mini-muffin, quello che gli Americani in origine chiamavano  quick bread  proprio perché, grazie alla presenza del lievito chimico, richiedono meno di 20 minuti di forno. E visto il caldo di questi giorni... Si possono preparare anche il giorno prima, magari la sera, quando fa un po' più fresco ed accendere il forno non è una tortura, e conservare, una volta raffreddati, in una scatola a chiusura ermetica.  Gli ingredienti, tra loro in abbinamento insolito, danno gusto e profumo ai muffin senza che siano ciascuno immediatamente identificabile, in una perfetta fusione di aromi un po' "misteriosi"... Piccoli muffin di banane con arachidi e gorgonzola ingredienti per circa 48 muffin da 4,5 cm: 3 banane medie, ben mature (circa 350 g in tutto di polpa) 100 g gorgonzola ½ limone ½ cipollino 1

aperi-frutta: cocktail con pompelmo e coriandolo

All'interno del menù per una serata tra amici attorno ad un fresco aperitivo declinato in tema "frutta", la spremuta di pompelmo è alla base del cocktail, vero protagonista attorno a cui si radunano una serie di insoliti snack... Cocktail con profumo di coriandolo per ogni persona: 2 cucchiai di succo di pompelmo giallo, filtrato 1 cucchiaio di burbon (whiskey americano) 1/2 bicchiere di chardonnay  (o altro vino bianco secco lievemente fruttato) 2 o 3 foglioline di coriandolo fresco Mescolare il pompelmo al bourbon e conservare in frigo, così come vanno in frigo la bottiglia di vino e le foglioline di coriandolo pulite. Tenere in fresco anche i bicchieri. Al momento di servire versare nei calici prima il mix al pompelmo e poi il vino a colmare, e trasferire i bicchieri sul vassoio da portata insieme alla ciotolina del coriandolo. Le foglioline di coriandolo,  proprio appena prima di portarsi il cocktail alla bocca,  vanno stracciate  delicatamente

moscardini: il regalo illuminante

Piccola pausa tecnica dal mondo nipponico, che qui sul blog arriva un po' filtrato ma che nella vita reale ha praticamente inglobato me e chi è costretto a vivermi accanto.  Non che non mi siano venute idee per ricette in stile giapponese, sia chiaro, ma in famiglia qualcuno reclama  un pasto "normale", almeno  ogni tanto . Traduzione: non proprio "come faceva mammà" ma almeno una vaga impronta mediterranea...  Quando  da velato  suggerimento l'esigenza si è tradotta in muta richiesta, con l'omaggio di una pianta gra ssa da tenere in cucina ed insieme di un cartoccio di moscardini tutto infiocchettato, mi si è come accesa una lampadina ed ho finalmente capito che era ora di esprimere con fatti concreti la mia disponibilità culinaria verso una tradizione più locale. E infatti da una traccia napoletana di totani e patate sono partita, trasformando il piatto tradizionale in una  profumata  crema rosata , da servire tiepida, sul blog come in tavola, in

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!