Sto cercando di rientrare gradualmente nella mia vita di un anno fa, anche riprendendo la partecipazione al Clan del Risotto del Venerdì, che oggi propone come tema "il risotto pop".
Tagliare
il sedano a pezzettini; schiacciare l’aglio; ridurre il pane a dadini.
La prima
cosa che mi viene in mente alla parola POP non è faccenda di musica, di moda o
di cucina ma di arte. In specifico gli alimenti “popolari” ritratti da artisti pop, come Andy
Wharol di cui tutti conoscono le lattine di zuppa, o Roy Lichtenstein di cui
in molti ricordano i toast puntinati.
E il fatto che lo stile di questi due grandi artisti sia stato ripreso per pubblicizzare il Marmite non è un caso: è secondo me uno degli ingredienti più “pop” di tutti, nonostante (o forse proprio perchè) abbia oltre 120 anni.
Si tratta di una salsa inventata dal chimico Liebig a inizi ‘900 con gli scarti di
lievitazione della birra e prodotta da allora in Gran Bretagna, dove è uno dei
sapori base della cultura gastronomica popolare.
Quel
prodotto venne talmente apprezzato in Australia, dove arrivò con i soldati
inglesi della Prima Guerra Mondiale, che dagli anni ’20 si cominciò a produrne
uno autoctono, molto simile all’originale, che venne chiamato Vegemite, visto
il suo abbondante contenuto di vitamine salutari, e che ebbe altrettanto
successo.
In
entrambi i Paesi insaporisce ricette tradizionali di stufati, verdure e zuppe,
ma il suo utilizzo più amato resta quello, a colazione o merenda, spalmato sul
pane tostato e imburrato.
Se si
chiede di cosa sa il Marmite-Vegemite, Inglesi ed Australiani rispondono “di
infanzia felice”, “di casa mia” o addirittura “di Australia”, mentre chi lo
assaggia per la prima volta ci trova sentori di agrumi, di mandorle, di
caramello, di cacao… ed è curioso, visto che si tratta di un prodotto salato!
Per il
mio risotto, di cui questo ingrediente è ovviamente protagonista,
tengo lo spunto imprescindibile di pane e burro. Poi cerco note fresche che
risollevino il mio ennesimo “risotto beige” e le trovo in sedano e pomelo. Non
uso invece formaggio o altre sapidità perché… se chiedete a me che sapore ha
rispondo: sa di umami!
Questo
spread ha ora vari nomi commerciali in diversi Paesi del mondo,ciascuno con la sua specifica piccola varirante di ricetta, e si trova facilmente anche
in Italia. Nel mio risotto in specifico entrano London Gin, a citare le origini
storiche del Marmite inglese, e un Vegemite originale australiano, che riporta sulal confezione “proudly made in Australia since 1923”.
RISOTTO “POP” CON VEGEMITE, SEDANO, POMELO E
LONDON GIN
ingredienti per 3 persone:
270 g di riso Carnaroli San Massimo
¼ di
pomelo
2 gambi di sedano
2 spicchi
di aglio
2 fette
di pane casereccio
1 l di
brodo di pollo al Vegemite*
1 tazzina
di London Gin
2 fette di pane casereccio
40 g di burro
Vegemite
sale
pepe nero al mulinello
(*Preparare un brodo di
pollo con 1,5 l di acqua, 1cipolla, 1 gambo di sedano, pochissimo sale e 1 cucchiaio di Vegemite, e filtrare).
Lavorare 20 g di burro morbido con 1 cucchiaino di Vegemite e 1 cucchiaino di gin e metterlo in congelatore.
Ridurre
il solo strato giallo di scorza del pomelo a julienne, spremerne una parte di
spicchi e ridurre gli altri spicchi, pelati al vivo, a dadini.
Rosolare
aglio e metà del sedano nel burro rimasto; unirvi il pane e la scorza a farli
dorare, quindi levare dal tegame pane e scorzette, salarli e peparli.
Nel
loro fondo, con aglio e sedano rimasti, tostare il riso. Sfumare con il gin e portare a
cottura con il brodo, unendo il succo di pomelo all’ultima mestolata.
Mantecare
con il burro gelato e servire cosparso con i resto dei dadini di sedano crudi, i pezzetti di
pomelo fresco e i crostini.
PS: ne esiste una varante svizzera, detta Cenovis, usata ogni tanto anche da noi in famiglia come mi ha ricordato poco una cugina svizzera, mandandomi la foto del suo tubetto.
Ma c'è anche un estratto di lievito tutto italiano, prodotto da Bovis fin dal 1925. Inizialmente la sua produzione era legata al birrificio Pedavena sotto forma di granulato. Oggi ne esiste anche la versione spalmabile ma viene tutt'ora prevalentemente commercializzata, come allora, come integratore alimentare, anche se negli anni '80 sono cambiati proprietà e stabilimento. Credo sia questo il motivo per cui, se in alcuni Paesi questo prodotto è diventato un ingrediente molto popolare, da noi se ne fa un uso marginale.
Per quanto riguarda il Giappone dovrei parlare prima di tutto del koji... ma il discorso si fa davvero ampio, quindi rimanderei ad un post apposito.
- rivoli affluenti:
- le lattine di Wharol sono prese qui
- il toast alla senape di Lichtenstein viene da qui
- le immagine pubblicitarie del Marmite sono prese qui
- la foto del toast australiano viene da qui
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