Anche l'anno scorso aspettavo al varco il 23 dicembre per intonare a pieno gusto una delle canzoni più intense e neglette dedicate al Natale, ma una brutta infreddatura mi impedì al momento giusto di articolare suoni intelleggibili e così fui costretta a dare forfait.
Gli acciacchi di quest'anno (e già, perché ad una certa età c'è sempre qualcosa che ti tiene compagnia e ti ricorda che hai anche un fisico a cui badare...) per fortuna non riguardano la gola, così posso finalmente piazzare qui la citazione giusta al momento giusto, guardare il panorama gelato fuori dalla finestra e canticchiare per tutto il giorno: "ci scommetto che nevica, tra due giorni è Natale (...!), ci scommetto dal freddo che fa..."
E mentre la mente viaggia tra musica e poesia le mani lavorano ai biscottini per la Colazione della Vigilia, il primo momento in cui la famiglia sparsa, allargata e variegata in cui vivo riesce finalmente a riunirsi. Poi durante il resto della giornata ci si divide di nuovo perché c'è chi ancora lavora, chi corre, chi cucina, chi confeziona pacchetti o prepara la casa per il grande evento del giorno dopo, ma ritrovarsi a tavola per cominciare un un pochino di anticipo a godersi l'atmosfera speciale che si crea quando siamo insieme... come si dice "non ha prezzo".
Ognuno la mattina del 24 porta qualcosa ed abbiamo il gusto di pregustare anche queste piccole sorprese: chi dovrebbe procurare la pancetta da mettere in tegame con le uova ed invece presenta un altro salume speciale, chi sostituisce le uova di gallina con piccole ovette di quaglia o un gigantesco uovo di struzzo, chi al posto del caffè prepara una cioccolata dai profumi sempre nuovi, chi arriva con marmellate elaborate oppure semplicissime... A me toccano i biscotti, che quest'anno, ispirata da una ricettina superinglese di Edith Pilaff, contengono lo zenzero.
Solo che io non ho usato solo quello in polvere ma ce l'ho grattugiato dentro pure fresco, perché il suo pizzicorino meglio si intona al freddo frizzante degli alberi innevati, del Babbo Natale rubizzo che pende dall'albero, al bene che contano le persone che non potranno arrivare più, al tempo che passa piano, ai sogni che tutti facciamo per il gusto di farli, anche senza imporre loro il dovere di avverarsi. Un pizzicorino che si intona bene con il gusto del Natale.
C'è la luna sui tetti,
c'è la notte per strada,
le ragazze ritornano in tram;
ci scommetto che nevica,
tra due giorni è Natale,
ci scommetto dal freddo che fa.
E da dietro a una porta
sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù.
E' un peccato davvero
ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu.
E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai,
se cammini nel mattino
e ti addormenti la sera
e se dormi, che dormi
e che sogni che fai.
E tu scrivimi, scrivimi
per il bene che conti,
per i conti che non tornano mai,
se ti scappa un sorriso
e ti si ferma sul viso
quell'allegra tristezza che c'hai.
Qui la gente va veloce
ed il tempo passa piano
come un treno dentro a una galleria.
Tra due giorni è Natale,
non va bene e non va male,
buonanotte, torna presto e cosi sia.
E tu scrivimi, scrivimi
se ti torna la voglia
e raccontami quello che fai,
se cammini nel mattino
e ti addormenti alla sera
e se dormi che dormi
e che sogni che fai...
Ginger shortbread - Biscotti allo zenzero fresco
ingredienti per circa 50 biscottini piccoli o 20 grossi:
230 gr. di farina
130 gr. di burro a dadini (+ quello per la teglia)
60 gr. di zucchero bianco
60 gr. di zucchero di canna
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato finissimo.
Lavorare (con la planetaria) velocemente tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere un impasto molto sabbioso, legandolo eventualmente con un paio di cucchiai di acqua gelata se risultasse troppo asciutto.
Imburrrare leggermente la placca del forno (o coprirla di carta forno o con una tovaglietta di silicone) e stendervi velocemente l'impasto, pressandolo leggermente ma senza compattarlo troppo, in un rettangolo abbastanza regolare. A me gli shortbread piacciono spessi quindi l'ho lasciato alto circa 8 mm., ma si può stendere anche più largo e sottile.
Lasciar riposare al fresco per mezz'oretta, quindi incidere l'impasto a rettangoli e sforacchiarlo con una forchetta (in alternativa l'impasto si può dividere in una ventina di palline, da appiattire sulla teglia per formare dei dischi da circa 7 o 8 cm.).
Infornare a forno ventilato a 170° o statico a 190° per circa 20 minuti, quindi prima che si dorino eccessivamente, levare la teglia dal forno e ripassare la lama nelle incisioni per separare i singoli biscotti.
Appena cominciano ad indurirsi passare i biscotti su una gratella e lasciar raffreddare completamente. Si conservano in una scatola di latta per qualche settimana.
In che senso, uno si chiede, gli shortbread possono essere "grossi" o comunque ricavati da palline di pasta irregolari? Semplice: sopra è fotografata la versione seria "all'inglese", perfetta per il tè delle cinque, qua sotto invece vediamo quella meno azzimata, più spontanea ed intima, per il nostro speciale "rito di pregustazione" che inizia con la Colazione della Vigilia...
Gli acciacchi di quest'anno (e già, perché ad una certa età c'è sempre qualcosa che ti tiene compagnia e ti ricorda che hai anche un fisico a cui badare...) per fortuna non riguardano la gola, così posso finalmente piazzare qui la citazione giusta al momento giusto, guardare il panorama gelato fuori dalla finestra e canticchiare per tutto il giorno: "ci scommetto che nevica, tra due giorni è Natale (...!), ci scommetto dal freddo che fa..."
E mentre la mente viaggia tra musica e poesia le mani lavorano ai biscottini per la Colazione della Vigilia, il primo momento in cui la famiglia sparsa, allargata e variegata in cui vivo riesce finalmente a riunirsi. Poi durante il resto della giornata ci si divide di nuovo perché c'è chi ancora lavora, chi corre, chi cucina, chi confeziona pacchetti o prepara la casa per il grande evento del giorno dopo, ma ritrovarsi a tavola per cominciare un un pochino di anticipo a godersi l'atmosfera speciale che si crea quando siamo insieme... come si dice "non ha prezzo".
Solo che io non ho usato solo quello in polvere ma ce l'ho grattugiato dentro pure fresco, perché il suo pizzicorino meglio si intona al freddo frizzante degli alberi innevati, del Babbo Natale rubizzo che pende dall'albero, al bene che contano le persone che non potranno arrivare più, al tempo che passa piano, ai sogni che tutti facciamo per il gusto di farli, anche senza imporre loro il dovere di avverarsi. Un pizzicorino che si intona bene con il gusto del Natale.
C'è la luna sui tetti,
c'è la notte per strada,
le ragazze ritornano in tram;
ci scommetto che nevica,
tra due giorni è Natale,
ci scommetto dal freddo che fa.
E da dietro a una porta
sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù.
E' un peccato davvero
ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu.
E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai,
se cammini nel mattino
e ti addormenti la sera
e se dormi, che dormi
e che sogni che fai.
E tu scrivimi, scrivimi
per il bene che conti,
per i conti che non tornano mai,
se ti scappa un sorriso
e ti si ferma sul viso
quell'allegra tristezza che c'hai.
Qui la gente va veloce
ed il tempo passa piano
come un treno dentro a una galleria.
Tra due giorni è Natale,
non va bene e non va male,
buonanotte, torna presto e cosi sia.
E tu scrivimi, scrivimi
se ti torna la voglia
e raccontami quello che fai,
se cammini nel mattino
e ti addormenti alla sera
e se dormi che dormi
e che sogni che fai...
Ginger shortbread - Biscotti allo zenzero fresco
ingredienti per circa 50 biscottini piccoli o 20 grossi:
230 gr. di farina
130 gr. di burro a dadini (+ quello per la teglia)
60 gr. di zucchero bianco
60 gr. di zucchero di canna
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato finissimo.
Lavorare (con la planetaria) velocemente tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere un impasto molto sabbioso, legandolo eventualmente con un paio di cucchiai di acqua gelata se risultasse troppo asciutto.
Imburrrare leggermente la placca del forno (o coprirla di carta forno o con una tovaglietta di silicone) e stendervi velocemente l'impasto, pressandolo leggermente ma senza compattarlo troppo, in un rettangolo abbastanza regolare. A me gli shortbread piacciono spessi quindi l'ho lasciato alto circa 8 mm., ma si può stendere anche più largo e sottile.
Lasciar riposare al fresco per mezz'oretta, quindi incidere l'impasto a rettangoli e sforacchiarlo con una forchetta (in alternativa l'impasto si può dividere in una ventina di palline, da appiattire sulla teglia per formare dei dischi da circa 7 o 8 cm.).
Infornare a forno ventilato a 170° o statico a 190° per circa 20 minuti, quindi prima che si dorino eccessivamente, levare la teglia dal forno e ripassare la lama nelle incisioni per separare i singoli biscotti.
Appena cominciano ad indurirsi passare i biscotti su una gratella e lasciar raffreddare completamente. Si conservano in una scatola di latta per qualche settimana.
In che senso, uno si chiede, gli shortbread possono essere "grossi" o comunque ricavati da palline di pasta irregolari? Semplice: sopra è fotografata la versione seria "all'inglese", perfetta per il tè delle cinque, qua sotto invece vediamo quella meno azzimata, più spontanea ed intima, per il nostro speciale "rito di pregustazione" che inizia con la Colazione della Vigilia...
Adoro questi giorni dell'attesa, sembrano buoni come il profumo di biscotti appena sfornati. Per questo auguro anche a chi non è di famiglia buon 23 dicembre, Antivigilia di Natale.
- la ricetta originale senza le mie variazioni, compresi un po' di storia dei biscottini veri e trucchetti interessanti per prepararli? Rivolgersi ad Edith Pilaff qui!
- la colonna sonora di questo biscottamento prenatalizio è naturalmente: Francesco De Gregori, "Natale", De Gregori, 1978.
Troppo carucci in versione fingers.
RispondiEliminaPer quello gigante,propongo la divisione tra i partecipanti alla tombola natalizia!
Mery Xmas!
Erm,merry... :)
RispondiEliminaDei biscottini natalizi perfetti!!! sarà che adoro gli shortbread! :)
RispondiEliminaTi auguro un sereno Natale mia cara! :)
un abbraccio!
Terry
@edith.pilaff: te l'avevo detto che ci avrei provato con lo zenzero fresco! Uno spettacolo, specie se apprezzi il genere...
RispondiEliminaE anche quelli giganti sparisocno in un attimo, alla tombola non ci arrivano...
@terry: grazie, buon Natale anche a te
e buon Natale !!!!! e viva i biscotti allo zenzero.
RispondiEliminaauguri!
RispondiEliminaAbbiamo entrambi il debole per DeGregori mi sa...
RispondiEliminaScommetto che anche tu ascolti la versione registrata in studio con tanto di commenti sotto di un live non proprio recentessimo...vero?! :P
Divagavo scusa...
Un grandissimo e affettuoso abbraccio che non duri solo per queste feste ma si prolunghi per essere un bel modo per condividere sorrisi ed augurarti a prescindere da tutto giorni sereni e pieni...di cibi orientali! :PPP
Propongo di organizzare una tombola fra di noi e di usare tutte le versioni (la tua e quella di Edith) come premio! :P
RispondiEliminaGrazie per la canzone, erano secoli che non la ascoltavo, mi hai fatto tornare la voglia di riascoltarla! E' in pratica un plagio di Christmas in Prison di John Prine, ma rimane sempre una bella canzone :-)
BUON BUON BUON Natale pieno di gioia, calore, affetto, e tutto quel che di bello ci possa essere al mondo!
Un bellissimo Natale e tanti bei giorni di buone feste, un abbraccio, Flavia
RispondiEliminabuone feste carissima!!!
RispondiElimina@enrico: viva i biscotti, viva lo zenzero e tutte le altre spezie insieme! E buon anno nuovo anche a te.
RispondiElimina@artemisia: grazie mille, ricambio proprio di cuore gli auguri e ci aggiungo anche un bel po' di stima.
@gambetto: quest'anno mniente oriente a tavola, il tema era scandinavo. Mo' mi devo rifare... Nel frattempo auguri e sorrisi anche a te ed a Santa Gambetta.
@muscaria: attenta, che auguri così sono impegantivi: con tutte le cose bellissime che ci sono al mondo qui rischiamo di farci sommergere e poi dobbiamo inventarci dei richiami radunacialtroni per ritrovarci...
@eli.fla: grazie Flavia, spero le feste siano allegre e serene anche per te.
@salamander: altro che buone feste, non pejnsare di cavartela così! Qui occorre organizzarsi al più presto come si deve prima che te ne scappi di nuovo chissà dove! Abbracci e baci
Girano strane voci sul fatto che oltre a questi bellissimi biscotti allo zenzero tu ti sia inventata una versione sempre dolce ma...con maionese!
RispondiElimina...sgancia la ricetta!
@virò: non li ho affatto inventati io, sono dei biscotti di origine americana che ho solo riprodotto. Non pensavo di pubblicarne la ricetta perchè quella perfetta è già qui: http://arabafeliceincucina.blogspot.com/2010/11/biscotti-di-maionese.html
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