19 agosto 2022, Fregene, primo pomeriggio. Finalmente grazie al vento la pioggia si è allontanata e decido con il resto dello staff di riprendere ad allestire il prato di fronte al mare al posto della sala interna. Asciugate le sedie le vestiamo con cuscini bianchi e teli da spiaggia di cotone, mentre i fioristi completano le decorazioni colore del mare, della sabbia e dell'aurora e dal ristorante i camerieri apparecchiamo i tavoli: ogni cosa bianca, centrotavola di conchiglie e candele galleggianti, i menu segnaposto ritraggono un'onda che si allunga sulla spiaggia. Gli sposi arrivano con il sole basso, in una luce dorata impensabile fino a un attimo prima. Gli amici musicisti cantano, i convitati sorridono. Il bouquet di lei e la boutonnière di lui sono fiori di carta origami. Suona strano usare parole francesi per dettagli giapponesi di un matrimonio italo-brasiliano. Ma anche qui i colori sono sempre gli stessi: il mare non è un tema casuale qui, poiché sembrava separare e
Amo storia e geografia del cibo, tra le altre cose. Così viaggio attraverso il mondo e dentro me stessa. Assaggiare mi fa sapere con cuore e palato, ancora prima di capire con la testa.