Organizzo un po' di presentazioni pubbliche del libro uscito, la prima sarà a Roma il 18 ottobre. Intanto continuo a cucinare. Ho pensato, da adesso in poi, di raccontare anche come impiattare le preparazioni che presento nel blog, in base ad alcune delle regole di Moritsuke (盛り付け, l'arte della presentazione del cibo) che sono accennate nel libro. Ho trovato al mercato dei funghi shītake (椎茸, il carattere " ī " si legge come doppia i: ii ) freschi, per la cui valorizzazione cercavo una ricetta che non fosse la classica brasatura tradizionale giapponese, già mostrata più volte qui nel blog quando preparavo shītake essiccati (ovvero: per 4 funghi privati del gambo ed ammollati in acqua per mezz'oretta; poi cotti con 60 ml della loro acqua filtrata, 1/2 cucchiaio di salsa di soia e 1 pizzico di zucchero fino a che sono morbidi e lucidi). Ma non volevo nemmeno quelle estreme occidentalizzazioni che abbinano gli shītake con burro, formaggio e prezzemolo, ...
Questo blog da anni funziona come una piccola finestra aperta sulla mia realtà. Molto parziale, con poco o niente di privato, ma da qui si sarà comunque capito quanto io sia curiosa di ciò che mi circonda, quanto mi piaccia conoscere le storie che si celano sotto la superficie e quanto io ami scrivere. Se queste passioni convivono in me fin dall'epoca delle medie, poco più tardi si è aggiunta la cucina, subito dopo i viaggi e più avanti il Giappone, ovvero i temi che tratto spesso qui dentro. E che, poco per volta, sono diventati argomento di vita, oltre che di blog (e di vignetta iniziale). Ed ora tutto questo pandemonio di esperienze è finito dentro un libro: SAHŌ (termine che in mancanza nel font del carattere "Ō" si può scrivere anche SAHOU). Ovvero modi e gesti per gustare al meglio il cibo giapponese (perchè cambiando le modalità ne cambia il sapore!) e per "comportarsi bene" a tavola, così da rispettare cibo, commensali, cuoco, ambiente, eccetera. Il vol...