Una quindicina di anni fa ho scoperto a Bologna su segnalazione di un amico una libreria dedicata solo al cibo. Ora là non esiste più, mentre se ne trovano facilmente nelle grandi metropoli, sarebbe interessante capire perchè. Quando ci ho messo piede ai tempi mi è mancato il fiato... Lo stile era quello della bottega di un antiquario: ogni volume accuratamente esposto e coccolato come un oggetto prezioso. Potrei rimanere per ore affascinata all'interno di una libreria, esattamente come in un negozio di stoviglie ed attrezzature da cucina. Una libreria ad argomento solo culinario era ai tempi come davvero un regalone!
Vi acquistai, tra l'altro, il libro di una (a me) sconosciuta autrice australiana, Jill Dupleix, che mi riempì di entusiasmo ad ogni pagina che sfogliavo. Non si trattò solo dell'incontro con uno stile editoriale all'avanguardia, con foto per i tempi innovative e con una serie di ricette fresche ed originali, ma soprattutto fu la rivelazione di un nuovo approccio al cucinare, visto come piacere puro.
L'idea era quella di gironzolare in cucina senza fretta, con un bicchiere di vino bianco in mano e la prospettiva di preparare cibi sani e semplici da condividere con una compagnia piacevole. L'informalità ed il divertimento di ogni attimo e gesto erano il segreto del piacere del cucinare. Il libro iniziava con un elenco di consigli decisamente "atipici" per un manuale di cucina di allora, tipo: comprare solo cibi freschi di stagione, i migliori che ci si può permettere; lavorarli pochissimo e modificarne il meno possibile il sapore; prendere la cucina con allegria; sentirsi liberi di reinterpretare qualsiasi ricetta, comprese quelle del libro in questione...
Oggi mi sono svegliata esattamente così, senza il tempo per una grande preparazione ma con l'umore giusto per inventarmi sul momento una cosa piacevole e veloce. D'altronde, per citare Jill Dupleix: "si può mangiare bene senza complicazioni, pretese o grandi fatiche. Basta scegliere cosa cucinare, versarsi un bicchiere di vino ed entrare in cucina con un bel sorriso in faccia. E non sentirsi spaventati, preoccupati od intimiditi dalla ricetta. E' solo cibo, dopo tutto. Basta semplicemente divertirsi".
L'abbinamento tra pesce e zafferano è diffuso in tutte le tradizioni mediterranee, ed anche nel suo libro compare una ricetta di pesce con zafferano e patate. Io ho in frigo delle seppie e qualche bel pomodoro dell'orto, così verso un po' di vino in un bicchiere ed un altro po' nel tegame, faccio lo stesso con un sorriso... ed inizio a divertirmi!
Zuppetta di seppie allo zafferano e pomodori crudi
ingredienti per 4 persone:
600 gr. di seppie pulite
2 grossi pomodori
2 spicchi d'aglio
1/2 bicchiere di vino bianco secco
2 cucchiai olio extravergine
1 bustina di zafferano
1 cucchiaio basilico tritato
1/2 cucchiaio prezzemolo tritato
pepe al mulinello e/o polvere di scorza d'arancio
sale
(pane tostato per servire)
Tagliare le seppie a striscioline uniformi e sciacquarle molto bene sotto l'acqua corrente e scolare con cura.
Sciogliere lo zafferano nel vino e versarlo in un tegame di coccio, unirvi poi le seppie e l'aglio sbucciato.
Coprire e cuocere a fuoco basso una quindicina di minuti (o al microonde per 5 minuti a 900w), rimestando ogni tanto e verificando che le seppie si inteneriscano senza poi però re-indurirsi. (Se si usano seppioline intere allungare leggermente i tempi di cottura.)
Tagliare grossolanamente i pomodori ed un minuto prima di spegnere unirli alle seppie con le erbe tritate (se si usa il microonde dopo i primi 5 minuti unire pomodori ed erbe e cuocere un altro minuto, quindi lasciar riposare coperto per altri 2 o 3 minuti).
Regolare di sale se serve (ma le seppie sono già saporite di per sè) e spolverare con una macinata di pepe fresco e/o una spolveratina di polvere d'arancio (o scorza grattugiata), lasciar riposare fino a quando la zuppina è tiepida quindi servire, eventualmente accompagnando con fette di pane tostato
Vi acquistai, tra l'altro, il libro di una (a me) sconosciuta autrice australiana, Jill Dupleix, che mi riempì di entusiasmo ad ogni pagina che sfogliavo. Non si trattò solo dell'incontro con uno stile editoriale all'avanguardia, con foto per i tempi innovative e con una serie di ricette fresche ed originali, ma soprattutto fu la rivelazione di un nuovo approccio al cucinare, visto come piacere puro.
L'idea era quella di gironzolare in cucina senza fretta, con un bicchiere di vino bianco in mano e la prospettiva di preparare cibi sani e semplici da condividere con una compagnia piacevole. L'informalità ed il divertimento di ogni attimo e gesto erano il segreto del piacere del cucinare. Il libro iniziava con un elenco di consigli decisamente "atipici" per un manuale di cucina di allora, tipo: comprare solo cibi freschi di stagione, i migliori che ci si può permettere; lavorarli pochissimo e modificarne il meno possibile il sapore; prendere la cucina con allegria; sentirsi liberi di reinterpretare qualsiasi ricetta, comprese quelle del libro in questione...
Oggi mi sono svegliata esattamente così, senza il tempo per una grande preparazione ma con l'umore giusto per inventarmi sul momento una cosa piacevole e veloce. D'altronde, per citare Jill Dupleix: "si può mangiare bene senza complicazioni, pretese o grandi fatiche. Basta scegliere cosa cucinare, versarsi un bicchiere di vino ed entrare in cucina con un bel sorriso in faccia. E non sentirsi spaventati, preoccupati od intimiditi dalla ricetta. E' solo cibo, dopo tutto. Basta semplicemente divertirsi".
L'abbinamento tra pesce e zafferano è diffuso in tutte le tradizioni mediterranee, ed anche nel suo libro compare una ricetta di pesce con zafferano e patate. Io ho in frigo delle seppie e qualche bel pomodoro dell'orto, così verso un po' di vino in un bicchiere ed un altro po' nel tegame, faccio lo stesso con un sorriso... ed inizio a divertirmi!
Zuppetta di seppie allo zafferano e pomodori crudi
ingredienti per 4 persone:
600 gr. di seppie pulite
2 grossi pomodori
2 spicchi d'aglio
1/2 bicchiere di vino bianco secco
2 cucchiai olio extravergine
1 bustina di zafferano
1 cucchiaio basilico tritato
1/2 cucchiaio prezzemolo tritato
pepe al mulinello e/o polvere di scorza d'arancio
sale
(pane tostato per servire)
Tagliare le seppie a striscioline uniformi e sciacquarle molto bene sotto l'acqua corrente e scolare con cura.
Sciogliere lo zafferano nel vino e versarlo in un tegame di coccio, unirvi poi le seppie e l'aglio sbucciato.
Coprire e cuocere a fuoco basso una quindicina di minuti (o al microonde per 5 minuti a 900w), rimestando ogni tanto e verificando che le seppie si inteneriscano senza poi però re-indurirsi. (Se si usano seppioline intere allungare leggermente i tempi di cottura.)
Tagliare grossolanamente i pomodori ed un minuto prima di spegnere unirli alle seppie con le erbe tritate (se si usa il microonde dopo i primi 5 minuti unire pomodori ed erbe e cuocere un altro minuto, quindi lasciar riposare coperto per altri 2 o 3 minuti).
Regolare di sale se serve (ma le seppie sono già saporite di per sè) e spolverare con una macinata di pepe fresco e/o una spolveratina di polvere d'arancio (o scorza grattugiata), lasciar riposare fino a quando la zuppina è tiepida quindi servire, eventualmente accompagnando con fette di pane tostato
- rivoli affluenti:
- cucinare come forma di allegria: Jill Dupleix, New food. From the basics to the classics, Mitchell BeazleyInternational
- un vecchio, ingenuo manuale per il microonde: Laura e Margherita Landra, Cucinare il pesce a microonde, Editrice Azzurra
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