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cronaca del crescere e moltiplicarsi

Antefatto: fino a ieri la situazione era questa: un trio...


o più precisamente un trio allargato, formato da una bimba, due genitori e da un quasi-fratellino. La foto risale a qualche giorno fa, quando la bimba ha festeggiato in pompa magna il suo settimo compleanno con un pranzo di famiglia (e già una bambina che a quell'età si studia un pranzo creativo invece che una festicciola tutta rosa confetto con le amiche... significa che sta crescendo bene!)

Il menù naturalmente lo ha deciso tutto lei, che si è messa a pasticciare in cucina ma ha anche "commissionato" ai vari membri della famiglia i suoi piatti preferiti. Questo sotto è uno dei suoi brillanti risultati, il "Polpo Poldo di würstel"... C'erano anche un riccio di tonno e grissini ed una facciona di vitello tonnato, ma ce li siamo sbafati prima di poterli fotografare!


Sulla rivista americana Bon Appetìt di settembre è apparsa un'intervista a Gordon Ramsey, chef inglese tristellato e da qualche tempo anche star televisiva. Quando gli è stato chiesto se ai suoi figli piacesse cucinare ha risposto: "A loro piace aiutare in cucina. Stanno crescendo in fretta e tra poco arriverà il momento in cui vorrano più responsabilità. Cucinare è un bel modo per dar loro questa libertà in più."

L'assoluta saggezza di tale affermazione è qua sopra testimoniata, ma quando ho provato a coinvolgere la nostra piccola protagonista anche nella preparazione piatto da lei assegnatomi, fino ad un certo punto ha anche partecipato con convinzione...


ma poi mi ha abbandonato, perchè mentre gli adulti si davano da fare ai fornelli lei ha preferito occuparsi di un "progetto segreto", ai suoi occhi ancora più importante del pranzo di compleanno...


Ed è lei che ha fatto crescere me... perchè aveva proprio ragione! Da stamattina infatti la situazione non è più quella di un trio, ma è entrato in famiglia anche il quarto componente, come si può agevolmente constatare da questa fantastica foto di gruppo, che è poi il suo tempestivo regalo di benvenuto per il nuovo fratellino... (che sarebbe quello con il cappotto ed il cappuccio  di pelouche giallo, perchè deve stare bello caldo!)


Ora io contiuno qua sotto a parlare di cibo come al solito e dunqua e raccontare delle crocchettine per la geniale sorellina, ma non posso evitare di dire anche al piccolo: benvenuto fratellino!

Chiamo queste crocchette di riso "arancine" perchè derivano dal procedimento di preparazione del riso e della panatura che mi ha insegnato una signora palermitana, mentre il ripieno è stata una invenzione/richiesta tassativa della festeggiata: "solo prosciutto e formaggio e niente piselli!" La mia nipotina ha le idee chiare, vedremo che combinerà il nuovo arrivato...


Arancine di riso al prosciutto di Praga
ingredienti per  circa 36 pezzi grossi come uova:
500 gr. di riso carnaroli
1 litro di brodo
2 bustine scarse di zafferano
35 gr. di burro
70 gr. di caciocavallo
60 gr. di mozzarella
40 gr. di prosciutto di Praga (o prosciutto cotto, e allora il caciocavallo potrebbe diventare provola affumicata)
15 gr. di pecorino grattugiato
1 uovo
20 gr. di farina
200 gr, di pangrattato
olio d'oliva leggero per friggere
sale
(pepe, non per i bambini)

Portare il brodo a bollore, unirvi il burro, lo zafferano (il pepe) e poi il riso, regolare se serve di sale e cucoere a fuoco basso, rimestando spesso, fino a che il liquido è tutto asorbito ed il riso è morbido ma un pochino ancora al dente.

Nel frattempo tritare fine il caciocavallo, ridurre le fette di prosciutto a piccoli "straccettini", tagliare la mozzarella a dadini grando come piselli e metterla a scolare su abbondante carta assorbente coperta con un peso.

Unire al riso il caciocavallo, il pecorino e l'uovo leggermente sbattutto, quindi stendere su una placca leggermente unta e far intiepidire.

Portare a bollore 250 ml. di acqua, unirvi la farina e cuocere fino a che si forma una "lega" abbastanza soda, rimestando bene in modo che non si formino grumi, e lasciare poi intiepidire anche quella.

Con il riso formare delle polpette sferiche, farcirle con  un paio di dadini di mozzarella e qualche pezzettino di prosciutto, richiuderle bene, passarle nella lega di farina in modo da ricoprirle in modo uniforme e rotolarle poi nel pangrattato.

Friggerle poche per volta in abbondante olio ben caldo, scolarle su carta assorbente, spolverizzare leggermente di sale (e pepe) e servire ben calde, facendo attenzione alla mozzarella del ripieno, che sarà filante e bollente...
  • rivoli affluenti
  • "Interview with Gordon Ramsay", in Bon Appetìt, settembre 2009
(PS: l'ultima foto è sovraesposta, ma ho dovuto scattarla al volo prima che sparisse anche quest'ultimo arancino e non ho avuto modo di replicarla! Dovrò cominciare prima o poi a farmi spiegare come evitare questi errori! ...Baaaabs?!... help...)

Commenti

  1. Arancine...cucina concreta ma dall'animo filante poetico. Potrei non arrestarmi mai nel mangiarle...ehehehe
    PS
    Concordo sulla bellezza della frase e soprattutto nel rendere a chi ancora deve formare appieno il proprio carattere, il valore del cibo e l'arte di saperlo maneggiare e cucinare. Quel rispetto sarà l'incipit per una maggiore consapevolezza di quello che ci circonda ;-)

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  2. è nato????? finalmente! spero tutto bene :-)
    per le foto, quando hai tempo ne parliamo un pò!

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  3. spero di aver capito bene, a quanto pare sarai nuovamente mamma, anzi forse lo sei già...comunque sia ti auguro tutta la felicità che la vita protrebbe donarti, non ci conosciamo (se non da qualche messaggio scambiato) ma ti auguro una vita, con il nuovo bimbo e con il resto della tua famiglia, felice e soprattutto serena. il tuo bimbo sicuramente crescerà in buone mani...


    Cambiando discorso, in sicilia gli arancini si sono evoluti, in un mio viaggio ho scoperto una rosticceria catanese dove preparavano gli arancini con gli ingredienti più strani, per un arancino ovviamente: pollo e besciamella, con tonno, con spinaci, con funghi,Etc. Veniva un'enorme confusione solamente a guardali.
    Ti rinnovo i miei auguri... Nuovamente Mamma...

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  4. @gambetto: cucinare insieme ai propri figli è una scuola di vita per entrambi per molte piccole cose, oltre naturalmente alla soddisfazone di aver "creato" insieme qualcosa di speciale ed all'accettazione del caos in cui rimane poi la cucina... Ma il tema dei bimbi in cucina vedrai che tornerà qui dentro, è troppo interessante per accennarlo così brevemente!

    @babs: sì, è nuovo nuovo ma già si capisce quanto è bello, intelligente e simpatico! Per il corso di fotofgrafia ci vorrà più di una lezione, mi sa...

    @aria: in realtà io sono la zia. Che il bebè cresca in buone mani è assicurato (già la sorellina ne è testimonianza!), che poi da parte mia gli arrivino ulteriori imput, tra cui alcuni particolarmente "gastronomici", è altrettanto certo...

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  5. E beh: ma le zie speciali sono fondamentali per l'equilibrio psico fisico dei cuccioli!

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  6. @virò: mavvà?! (detto con la mano a massaggiare la gola...)

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  7. P.s. Zie patrimonio dell'umanità!

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  8. Post apprezzatissimo da tutta la famiglia. Tua nipote intanto è rimasta folgorata dal midollo degli ossi buchi di domenica. Il fratellino, per ora, può solo assaggiare latte materno e artificiale...ma crescerà...!!!

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  9. @grei: famiglia apprezzatissima da tutto il post!

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