Le abitudini alimentari nella mia famiglia di origine non erano proprio quelle tradizionali italiane: avevo una mamma svizzera e lavoratrice, golosa di tutto quello che le permetteva di risparmiare tempo, aperta alle novità ma di fatto poco dedita alla cucina, dunque sperimentatrice di quasi tutte le varianti di cibo pronto/in scatola/surgelato disponibili negli anni '60/'70, possibilmente contaminabili con ingredienti elvetici tipo patate, senape o würstel...
Così quando ho cominciato a cucinare io, sia perchè come studentessa avevo orari più elastici rispetto ai suoi sia perchè cercavo nei confronti dell'alimentazione un atteggiamento diverso da quello di mia madre (si sa, gli adolescenti per ribellione si ficcano nelle situazioni più impensabili...), non avevo di fatto basi tecniche, anche se compenso non avevo neppure grandi tradizioni familiari da rispettare, quindi ho da subito spaziato in direzioni decisamente poco canoniche.
All'epoca, a parte i prodotti mitteleuropei con cui ero in confidenza per questioni ereditarie, gli unici stimoli "etnici" a portata di mano erano i primi ristoranti cinesi, almeno nella nostra zona una vera novità. Quando però con l'università ho cominciato a frequentare Milano e poi in estate a viaggiare con gli amici invece che con la famiglia, i miei orizzonti si sono allargati assolutamente senza alcun freno...
Non ricordo quando ho cucinato per la prima volta il piatto di oggi, so che è oramai nel mio DNA da anni, tanto è vero che appena Enrico mi ha detto che la nuova tappa di Marco Polo sarebbe stata l'Afghanistan... ecco che mi è scattata la molla: ma allora per i viaggiatori della carovana preparo le mie care melanzane allo yogurt!
Non sono mai stata in Afghanisan, ne conosco poco la cultura e la cucina e forse questa non è neppure una ricetta afghana canonica ma, più probabilmente, una sua superficiale distorsione presa da qualche rivista anni '80... Per una volta però non mi interessa neppure appurarne la veridicità. Sto semplicemente tornando indietro nel tempo, sto cucinando un piatto della mia tarda adolescenza, che stupiva gli amici e mi faceva sentire speciale.
Un po' come quei ragazzini che sono apprezzati dalla compagnia perchè sono gli unici ad avere la patente o a suonare la chitarra, io mi distinguevo per via del mio originale modo di cucinare. Non che i coetanei apprezzassero particolarmente questa nobile arte, per la verità. La cucina ancora non interessava granchè a nessuno, tutti presi come si era a quell'età da amori, amicizie, discussioni sui libri di Herman Hesse e questioni esistenziali che scrutavano il tipo di mondo a cui dovevamo scegliere di appartenere.
Per lo più nel quotidiano loro mi prendevano in giro per il mio insolito hobby, salvo magari coinvolgermi quando c'erano da organizzare le vettovaglie per un picnic o da festeggiare con un menù tricolore la nazionale di calcio campione del mondo...
Comunque cucinare per me è stata in qualche modo negli anni una via tutta personale di affrancamento dall'adolescenza, una strada verso una consapevolezza più adulta della mia identità personale, una forma profondamente snob di autoaffermazione rispetto a caratteristiche ai tempi più comunemente apprezzate ma che non mi appartenevano, una fascinazione nei confronti di persone più mature e adulte, che mi guardavano come un fenomeno raro, una ragazetta giovane sì ma credibile, quasi come una loro pari.
Forse non è credibilissima invece ora questa ricetta dalle origini non verificabili, ma io continuo a chiamarla "afghana" ed a cucinarla così, con grande affetto. In fondo, come i libri di Hesse ed i ricordi delle chitarrate, è oramai un piccolo pezzo della mia storia:
Banjan e masta - Melanzane con yogurt (diciamo "all'afghana")
ingredienti per 4 persone:
2 melanzane (in tutto circa 600 gr.)
1 cipolla
150 gr. di yogurt greco
100 gr. circa di yogurt bianco intero
1/2 cucchiaino di semi di cumino
1/2 cucchiaino di semi di coriandolo
1/2 cucchiaino di cannella sbriciolata
1 pizzico di peperoncino
1/2 cucchiaino di garam masala
2 cucchiai di olio d'oliva leggero (oppure 1 di burro chiarificato)
sale
Lavare ed asciugare bene le melanzane e, senza sbucciarle, tagliarle a dadi, metterle in un colapasta, spolverarle di sale grosso e lasciarle scolare per un'oretta (operazione inutile con melanzane dolci da supermercato...)
Tritare grossolanamente la cipolla; miscelare peperoncino e garam masala allo yogurt greco.
Scaldare l'olio in un ampio tegame e tostarvi per 30 secondi cumino, coriandolo e cannella, in modo che il condimento si insaporisca bene, quindi unire la cipolla e rosolare un paio di minuti senza farla troppo colorire.
Versare le melanzane nel tegame, abbassare leggermente il fuoco e cuocere fino a che sono morbide.
Unire lo yogurt greco speziato, regolare di sale e cuocere semicoperto a fuoco basso per una quindicina di minuti, aggiungendo eventualmente qualche cucchiaio di yogurt bianco se il fondo si asciugasse troppo.
Quando le melanzane sono morbidissime e saporite unire lo yogurt rimasto e lasciar appena scaldare, in modo che il fondo rimanga cremoso; regolare di sale, spegnere e servire, volendo, ancora spolverizzato con un pizzico di peperoncino e/o garam masala.
Può essere utilizzato come antipasto, servito insieme a riso bianco come contorno di carne o pesce alla brace, oppure, secondo un'evoluzione tutta personale della ricetta iniziale, diventare il ripieno di un'omelette:
(dosi per una persona come piatto unico) sbattere 2 uova con 2 cucchiai di yogurt, 1cucchiaio di farina ed un pizzico di sale, versare in un tegame unto e ben caldo e, quando anche il lato superiore comincia a rapprendere, distribure su metà frittata due o tre cucchiaiate di melanzane calde, ripiegarvi sopra l'altro lembo di frittata e lasciar cuocere ancora qualche secondo coperto quindi servire con un paio di cucchiaiate di yogurt spolverizzato di paprika dolce e dell'insalata fresca di contorno.
Un'ulteriore alternativa "fusion" di utilizzo è come condimento della pasta, allungando il fondo delle melanzane con un altro po' di yogurt ed unendovi un paio di cucchiai di olio leggero, miscelando velocemente alla pasta e spolverizzando con pecorino stagionato grattugiato.
Così quando ho cominciato a cucinare io, sia perchè come studentessa avevo orari più elastici rispetto ai suoi sia perchè cercavo nei confronti dell'alimentazione un atteggiamento diverso da quello di mia madre (si sa, gli adolescenti per ribellione si ficcano nelle situazioni più impensabili...), non avevo di fatto basi tecniche, anche se compenso non avevo neppure grandi tradizioni familiari da rispettare, quindi ho da subito spaziato in direzioni decisamente poco canoniche.
All'epoca, a parte i prodotti mitteleuropei con cui ero in confidenza per questioni ereditarie, gli unici stimoli "etnici" a portata di mano erano i primi ristoranti cinesi, almeno nella nostra zona una vera novità. Quando però con l'università ho cominciato a frequentare Milano e poi in estate a viaggiare con gli amici invece che con la famiglia, i miei orizzonti si sono allargati assolutamente senza alcun freno...
Non ricordo quando ho cucinato per la prima volta il piatto di oggi, so che è oramai nel mio DNA da anni, tanto è vero che appena Enrico mi ha detto che la nuova tappa di Marco Polo sarebbe stata l'Afghanistan... ecco che mi è scattata la molla: ma allora per i viaggiatori della carovana preparo le mie care melanzane allo yogurt!
Non sono mai stata in Afghanisan, ne conosco poco la cultura e la cucina e forse questa non è neppure una ricetta afghana canonica ma, più probabilmente, una sua superficiale distorsione presa da qualche rivista anni '80... Per una volta però non mi interessa neppure appurarne la veridicità. Sto semplicemente tornando indietro nel tempo, sto cucinando un piatto della mia tarda adolescenza, che stupiva gli amici e mi faceva sentire speciale.
Un po' come quei ragazzini che sono apprezzati dalla compagnia perchè sono gli unici ad avere la patente o a suonare la chitarra, io mi distinguevo per via del mio originale modo di cucinare. Non che i coetanei apprezzassero particolarmente questa nobile arte, per la verità. La cucina ancora non interessava granchè a nessuno, tutti presi come si era a quell'età da amori, amicizie, discussioni sui libri di Herman Hesse e questioni esistenziali che scrutavano il tipo di mondo a cui dovevamo scegliere di appartenere.
Per lo più nel quotidiano loro mi prendevano in giro per il mio insolito hobby, salvo magari coinvolgermi quando c'erano da organizzare le vettovaglie per un picnic o da festeggiare con un menù tricolore la nazionale di calcio campione del mondo...
Comunque cucinare per me è stata in qualche modo negli anni una via tutta personale di affrancamento dall'adolescenza, una strada verso una consapevolezza più adulta della mia identità personale, una forma profondamente snob di autoaffermazione rispetto a caratteristiche ai tempi più comunemente apprezzate ma che non mi appartenevano, una fascinazione nei confronti di persone più mature e adulte, che mi guardavano come un fenomeno raro, una ragazetta giovane sì ma credibile, quasi come una loro pari.
Forse non è credibilissima invece ora questa ricetta dalle origini non verificabili, ma io continuo a chiamarla "afghana" ed a cucinarla così, con grande affetto. In fondo, come i libri di Hesse ed i ricordi delle chitarrate, è oramai un piccolo pezzo della mia storia:
Banjan e masta - Melanzane con yogurt (diciamo "all'afghana")
ingredienti per 4 persone:
2 melanzane (in tutto circa 600 gr.)
1 cipolla
150 gr. di yogurt greco
100 gr. circa di yogurt bianco intero
1/2 cucchiaino di semi di cumino
1/2 cucchiaino di semi di coriandolo
1/2 cucchiaino di cannella sbriciolata
1 pizzico di peperoncino
1/2 cucchiaino di garam masala
2 cucchiai di olio d'oliva leggero (oppure 1 di burro chiarificato)
sale
Lavare ed asciugare bene le melanzane e, senza sbucciarle, tagliarle a dadi, metterle in un colapasta, spolverarle di sale grosso e lasciarle scolare per un'oretta (operazione inutile con melanzane dolci da supermercato...)
Tritare grossolanamente la cipolla; miscelare peperoncino e garam masala allo yogurt greco.
Scaldare l'olio in un ampio tegame e tostarvi per 30 secondi cumino, coriandolo e cannella, in modo che il condimento si insaporisca bene, quindi unire la cipolla e rosolare un paio di minuti senza farla troppo colorire.
Versare le melanzane nel tegame, abbassare leggermente il fuoco e cuocere fino a che sono morbide.
Unire lo yogurt greco speziato, regolare di sale e cuocere semicoperto a fuoco basso per una quindicina di minuti, aggiungendo eventualmente qualche cucchiaio di yogurt bianco se il fondo si asciugasse troppo.
Quando le melanzane sono morbidissime e saporite unire lo yogurt rimasto e lasciar appena scaldare, in modo che il fondo rimanga cremoso; regolare di sale, spegnere e servire, volendo, ancora spolverizzato con un pizzico di peperoncino e/o garam masala.
- rivoli affluenti:
- non sono riuscita ad isolare un unico romanzo di Hesse come simbolo di quegli anni di evoluzione, cito allora almeno quelli che non si sono lasciati dimenticare:
- Herman Hesse, Siddharta, 1922
- Herman Hesse, Il lupo della steppa, 1927
- Herman Hesse, Narciso e Boccadoro, 1930
- Herman Hesse, Il giuoco delle perle di vetro, 1943
La cucina come scelta formativa non solo è interessante ma dimostra una tua autonomia decisionale davvero ammirevole. Bisogna anche considerare che il periodo in oggetto non prevedeva alcuna forma di gastronomia da ribalta quindi ancor più pregevole il fatto che tu non sia stata indirettamente influenzata da alcuna moda mediatica. Anzi gli anni 80' si sono contraddistinti per la filosofia dilagante del fast-food e dell'aperitivo mondano patatine&salatini altro che melenzane all'afgana!
RispondiEliminaUna cosa va detta però...se sei partita dalle melanzane con yogurt "all'afghana" ma come faccio io ancora a sorprendermi del fatto che la tua cucina abbia sempre almeno un richiamo a qualche paese "distante" (quando va bene eh!!) quei 5-6mila Km dal nostro suolo italico?! eheheheehehe :PPP
Stesse letture e percorso inverso di fuga dalla cucina (causa ribellione adolescenziale). Cibi strani mangiati fin dall'infanzia (zighini a 7 anni..). Insomma io la cucina l'ho riscoperta tardi, anche se in realta' me la portavo dietro come un gene nei vari peripli per il mondo.
RispondiEliminaDi Afganistan so' anch'io troppo poco, arrivo solo al vicino Iran.
Comunque come Baudolino mi immagino essere straordinari che vivono da quelle parti...E che mangiano melanzane con Yoghurt, deliziose!
Ti seguo nella tua carovana...Besos
Io suonavo la chitarra, un po' perchè sembrava che chi suonava la chitarra, caricasse di più, poi però mi sono accorto che alle feste chi suonava la chitarra suonava, mentre gli altri si davano da fare...é l'esperienza...
RispondiElimina@gambetto: altro che moda mediatica, i miei coetanei mi guardavano parecchio strano quando preferivo stare ai fornelli che andare con loro in discoteca!
RispondiEliminaPerò mi sono ritrovata involontariamente molto up-to-date ultimamente cone le tendenze attuali (sempre che me ne dovesse importare qualcosa...).
Diciamo che ho approfittato dell'adolescnza per "portarmi avanti"...
@glu.fri: fuga dalla cucina?! Quasi un concetto blasfemo per me, che però, a differenza tua, da ragazzina viaggiavo molto con la testa perchè la famiglia era un "luogo" strutturalmente molto stanziale.
Per fortuna le buone letture ci hanno salvate entrambe dagli eccessi... delle due direzioni.
@enrico: be', non è che io cucinando cuccassi molto più di te! Diciamo che anche a me c'è voluto tempo per capire che avrei potuto farne uno strumento di seduzione, ma al momento...
mi sto invitando..... spetta che torno da bologna e prepara il piatto :-)
RispondiEliminabaciotto
@babs: direi che potremmo operare un equo scambio... Ma che versione preferisci: quella classica, l'omelette o lo spaghetto?!
RispondiEliminami piace come smepre leggerti, mi piace questo tuo excursus su come e cosa è stata per te la cucina, cucinare per te e per gli altri, un percorso di scoperta e condivisione che ti ha accompagnato sempre!!!
RispondiEliminaQuesta tua ricetta storica è davvero preziosa dunque!!! ...e siccome adoro le melanzane mi sa che te la rubo ben volentieri al più presto!
Un abbraccio
@terry: carin a definire la ricetta delle melanzane allo yogurt "storica"... Chissà se è anche afghana per intero...
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminaammiro i tuoi post, il tuo modo di scrivere e l'accurata ricerca delle origini delle tradizioni culinarie che fai. Ho scoperto che questa ricetta è una ricetta indiana (o quanto meno anche una ricetta indiana). Ti metto il link: http://delicesdukerala.canalblog.com/archives/plats_indiens_pas_du_kerala_/index.html
Francesca
@francesca: grazie per la segnalazione! Oltre a comparare la ricetta, che in effetti ha parecchia somiglianza con questa, mi hai indicato un interessantissimo blog che non conoscevo sulla cucina del Kerala.
RispondiEliminaQualche dubbio sull'origine della mia ricetta "storica" mi era venuto, fondamentalmente per quella spolverata finale di garam masala che non è propriamente una miscela tipica della cucina. Potrebbe in fondo trattarsi di una ricetta trasversale, visto che melanzane, yogurt e spezie sono ingredienti diffusi in entrambe le zone, ma come dicevo qui non ho approfondito le ricerche, visto che si trattava fondamentalmente per me solo di un viaggio nella memoria...
In effetti trovo anch'io che il quel blog sia fantastico. Le ricette danno l'impressione di essere autentiche, familiari,tramandate, vissute(si evince anche dal profilo della blogger, amica di amici miei) ... e, tutte quelle che ho testato, molto affidabili.
RispondiEliminaGrazie Acquaviva per quello che vuoi condividere con i tuoi lettori (deliziosa la zuppa do spinaci con polpette di pollo!),
Francesca
@francesca: che bello, grazie! PS: Tu avvertimi se hai altri amici di amici che si dedicano a blog così interessanti...
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