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dico sul serio.

Epilogo dell'MTC di giugno, in cui le scriteriate di Menù Turistico hanno (naturalmente?!) chiesto anche a me di contribuire a scegliere il vincitore... Ma dal mio punto di vista un premio in realtà se lo sarebbe davvero meritato ciascuno dei partecipanti. Dico sul serio.

Parliamoci chiaro: c'è chi ha realizzato una pastella perfetta, chi in frittura a fatto meraviglie, cha ha dato prova di una fantasia senza confini nell'accostamento degli ingredienti da pastellare o nella loro forma, chi si è inventato salsine ed accompagnamenti da vero svenimento. Ed il tema, ci siamo rese conto a posteriori, poteva risultare molto facile come difficilissimo.

C'è chi mai aveva fritto prima in vita sua e chi per principio si sarebbe rifiutato di farlo in estate, o con pastella, o con logiche lontante dalle proprie conoscenze o dalle sagge abitudini storiche di casa. Eppure ciascuno di quelli che ci hanno provato ha voluto e saputo dare il meglio di sè. Ed ogni ricetta ha così rivelato un fascino tutto suo, rendendo difficilissimo individuare un criterio di scelta.

Mi sono allora personalmente attenuta a ciò che avevo dichiarato in fondo al mio post, l'unica vera regola per un kaki-age "perfetto": al di là di accettabilissime imperfezioni tenciche (di cui sono la prima orgogliosa portatrice!), sarebbe per me stato importante riconoscere nel piatto lo spirito profondamente giapponese della studiata cura per ogni gesto e della conseguente naturale armonia del'insieme...

Il che non rinnega impulsi pazzi, voglie di "locale" o fantasie del momento, però si cura di legarli tra loro con grazia.

Perchè? Semplicemente perchè il piatto diventi un'offerta di amore che chi cucina porge ai commensali. Semplicemente perchè essi possano scorgere, attraverso la imperfetta bellezza, le inconsuete armonie, la casualità quasi naturale che il piatto racconta, il rispetto e la dedizione che chi l'ha preparato ha dedicato non tanto al cibo ma alle persone a cui era destinato.

So che ciascuno di noi ha un proprio modo di vivere la cucina, per questo si trattava di un tema profondo e delicato. Ho dunque sentito che sarebbe stato bello premiare non tanto chi aveva presentato la ricetta tecnicamente più riuscita (e anche lì non sarebbe stata una scelta facile!) o con maggior attinenza ai sapori classici giapponesi (idem con patate... o con soja che dir si voglia!),  ma chi ci aveva messo talmente tanto cuore che il cuore si era fatto testa e la testa si era fatta mani, portando di conseguenza a realizzare "istintivamente", senza quasi accorgersi, un piatto dall'armonia tutta giapponese.

La inconsapevole Loredana di La cucina di mamma ha compiuto il miracolo con estremo garbo, tanto da non rendersene nemmeno conto. Lei dice di non aver mai "pensato" ad un piatto prima di cucinarlo e che la cosa l'ha praticamente mandata fuori di testa. Ma non era con i suoi pensieri che stava facendo i conti...

La vera difficoltà di questa puntata dell'MTC non stava tanto nell'azzeccare la temperatura dell'olio o la densità della pastella, quanto nell'entrare in sintonia con un approccio alla cucina tutto nipponico che, apparentemente, fa del pensiero il "metodo" per arrivare all'emozione che il piatto deve suscitare. Però non è nemmeno proprio così...

Noi occidentali tendiamo a considerare cuore, cervello e corpo come tre componenti ben distinte del nostro essere. In realtà non c'è differenza: siamo in contemporanea un essere senziente, pensante e fisico, tutto insieme. E' solo che da queste parti non siamo proprio abituati a viverci l'armonia dell'insieme.

Se stiamo cucinando per necessità siamo rapidi e semplici, se stiamo cucinando per rilassarci siamo lenti e creativi, se stiamo cucinando per un'occasione formale siamo elaborati e precisi... Vivendo la cucina alla giapponese viene naturale essere insieme giusti nei tempi e fantasiosi e perfetti ogni volta che ci si avvicina al cibo.

Questo piatto, di conseguenza, richiedeva di non usare solo testa precisa, solo cuore creativo o solo mani abilmente tecniche: per un kaki-age perfetto serviva l'armonia del tutto.

Qualcuno tra i partecipanti questa armonia ce l'aveva dentro già evidente, vuoi per carattere, vuoi per cultura o per esperienze personali. Le loro ricette mi hanno toccato profondamente, ma proprio perchè queste persone sanno esattamente di cosa io stia parlando credo possano capire come mai, con tutta l'umiltà che cerco di mettere in questo mio momentaneo ruolo di giudice, io preferisca premiare la bellezza della scoperta spontanea ed insiene consapevole della grazia in cucina. E passare così il testimone dell'MTC a chi non l'aveva mai sperimentata prima, questa armonia tra quel che abbiamo dentro e quel che creiamo fuori di noi quando abbiamo a che fare con il cibo.


Ceci e basilico in pastella con una salsina di senape, ad esempio, può non sembrare affatto giapponese, ma racconta di cura per le assonanze, di amore per sapori semplici e scanditi, di attenzione per le tradizioni, di curiosità per le occasionali, piccole, preziose eccezioni. E così anche le altre frittelle di Loredana, ognuna a proprio modo.

Poi vai pure ad indagare che la senape è uno dei sapori più apprezzati dai Giapponesi per accompagnare alcuni tipi di fritto o che il basilico è una delle erbe che più ci invidiano o che per i ceci impazzirebbero... se solo sapessero cosa sono! Non è davvero questo il punto.

Anche tra chi non aveva mai sentito parlare prima di approcci alla cucina alternativi a quello italiano ci sono state persone con lampi importanti di intuizione rispetto al mistero dell'armonia. Qualcuno si è anche avvicinato parecchio; Loredana però ci è arrivata "tutta insieme". E addirittura pensava prima di non esserci abbastanza con la testa e poi di esserci troppo...

Invece, frastornata dalla necessità di insolita (per lei) concentrazione e dopo un momento di silenzio totale, forse senza nemmeno saperlo fino in fondo ha proprio insieme capito, sentito e scelto COME cucinare, tutto in contemporanea. E di conseguenza ha anche insieme capito, sentito e scelto COSA cucinare, e ci ha regalato i suoi tre kaki-age perfetti, ciascuno in armonia profonda con il proprio condimento.

Possiamo solo ringraziarla per averci mostrato cosa sia la cucina giapponese senza aver utilizzato un solo ingrediente che non fosse italiano. Dico sul serio. (Sì sì, anche lo zenzero, che era usatissimo qui da noi nella cucina rinascimentale e che poi è stato relegato quasi solo ad alcune preparazioni dolci... ma che appartiene a pieno titolo alla storia della gastronomia italiana!)

Avrei a questo punto un elenco sterminato di "menzioni d'onore", tipo: chi ha proposto cucine regionali o di altri Paesi in versione kaki-age, chi ha colto un mio piccolo spunto ed ha legato il proprio post a profondi temi sociali, chi si è coraggiosamente buttato nell'impresa pur non avendo mai sentito parlare di cucina giapponese, chi ha girato città intere per procurarsi ingredienti totalmente sconosciuti, chi con ironia e sapienza si è inventato dentro la pastella le costruzioni più barocche e succulente che si siano mai viste, chi ha confuso tenpura con kaki-age e pure mi ha decisamente aperto un mondo... Ma di questo passo, dico sul serio, finirei per citare davvero tutti.

Non posso fare altro invece che ringraziare davvero di cuore (e di testa e di pancia) ciascun partecipante per le emozioni che mi ha fatto vivere in questo mese e per tutto quello che ognuno di loro mi ha insegnato. Di cucina, di Giappone, di me. E, come oramai si è capito, lo dico davvero sul serio...
  • rivoli affluenti: 
  • un piccolissimo ulteriore spunto di riflessione sul terremoto, tra Giappone e L'Aquila, che Loredana non ha citato pur essendo abruzzese e che quindi con meno pudore metto in campo io: qui

Commenti

  1. Un posto molto bello
    GRAZIE
    e complimenti a Loredana, come anche a tutti noi ;)

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  2. Sì....condivido ogni parola e francamente invidio quell'equilibrio interiore, quella calma, quella spiritualità che i miei gesti non hanno e che tanto mi piacerebbe avessero!!
    Una bella, piacevolissima esperienza....grazie d'averla pensata per noi!

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  3. come sempre un post bellissimooooo...complimenti per la scelta davvero azzeccata...ora passo da loredana...buonanotte e buon weekend..

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  4. Grazie, carissima, perché questo M.T.C. non è stato solo una "sfida culinaria", ma qualcosa di più interiore e profondo, che mi ha coinvolto non solo con "le mani in pastella", ma anche con il cuore.
    Un abbraccio :)

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  5. Grazie a te per l'interessantissima proposta per l'MTC di giugno, anche se alla fine non ho potuto partecipatre. Nonostante questo, ho provato la ricetta del Kaki-age...e la trovo strepitosa, perchè questo tipo di pastella rende gli ingredienti protagonisti, all'interno di un impasto croccantissimo ^_^!!
    A presto ;)!

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  6. Se già "di pancia" mi era piaciuta la tua scelta, dopo aver letto il tuo post posso solo dire che mi è piaciuta anche "di testa" e "di cuore".

    Stupendo quello che hai scritto, tutto; in particolare mi ha colpito questa frase, perché esprime quello che io bene o male vorrei trasmettere quando cucino per gli amici: "Semplicemente perchè il piatto diventi un'offerta di amore che chi cucina porge ai commensali. Semplicemente perchè essi possano scorgere, attraverso la imperfetta bellezza, le inconsuete armonie, la casualità quasi naturale che il piatto racconta, il rispetto e la dedizione che chi l'ha preparato ha dedicato non tanto al cibo ma alle persone a cui era destinato."
    E allora GRAZIE DI CUORE PER QUESTA SPLENDIDA SFIDA, FORSE LA PIU' BELLA DI TUTTO L'MTC!!!!

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  7. non saprei davvero cos'altro aggiungere ai commenti che ti hanno già fatto, sottoscrivo tutto... brava acquaviva, qui siamo andati ben oltre un banale contest! grazie, di cuore

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  8. @cinzia: e complimenti davvero a tutti noi. La tua salsa con il brodetto devo ammettere che mi è rimasta impressa... e che calibrandola con attenzione potremmo trarne spunto per farne qualcosa di veramente italo-nipponico!

    @fabiana: non hai che da invidiare te stessa, perchè i tuoi gesti saranno anche poco calmi, ma in quanto a grazia ed armonia dei risultati... sei sulla buonissima strada!

    @rosaria: grazie a te, sei davvero molto carina e gentile!

    @michela: sono felicissima che questa più che una sfida si sia rivelata un incontro. Ho imparato anch'io tanto (come la tua gelatina di sakè, per esempio!)

    @giuliana: per la ricetta della pastella in realtà dobbiamo ringraziare tutti qualti solo i Giapponesi...ed i Portoghesi prima di loro.

    @mapi: alla luce di tutto ciò mi chiedo cosa intendessi dire ai tuoi commensali con il primo fritto di ceci...(!)

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  9. @cristina.b: so che questo MTC ti ha lasciato il segno... ti vedo girare in zona Sarpi con la tua rispma di carta da 200 fogli... ora sarai costretta a friggere jap per una vita, altro che "andare oltre"...
    A parte gli schezi: grazie, so esattamente cosa intendi...

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  10. Leggere questo post è un cerchio che si chiude, iniziato con quello della ricetta.
    La perfezione, a volte, è di questo mondo.
    Grazie per la bella opportunità che ci hai regalato :-)

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  11. compllimenti a Loredana per la vittoria, e a te cara Acquaviva per la scelta, le motivazioni e i tuoi post sempre così delicati...
    Un bacione

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  12. @arabafelice: prima di parlare di perfezione... aspetta la ricetta che ti ho copiato per il tuo give away e poi ne discutiamo!

    @viola: ti abbraccerei, tu ed il tuo ananas e menta che sta nel mio cuore (e sarà presto delle mie padelle) dal primo incontro...
    Secondo me di perfezione si poteva parlare a proposito di te. Guai a te però se nella prossima frittura jap mi usi ancora la birra nella pastella! Mannaggia...

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  13. mannaggia!e pensa che l'ho aggiunta perchè l'ho letta tra le cose che erano permesse...Io l'ho interpretata come consigliata :(
    Uff.....
    Grazie comunque, sei così carina con me e lo apprezzo tanto.
    Un bacione

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  14. ...non sai quanto mi ha fatta felice conoscerti e leggerti 20 giorni fa, e non sai quanto mi emoziona leggerti oggi! Sei stata un vero maestro Grazie Acquaviva-sensei!

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  15. Acquaviva quasi, anzi, senza quasi mi sono commossa, bella scelta io sarei andata in crisi, ma tu sapevi cosa cercare.......Baci

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  16. Una stupenda motivazione, che conclude uno dei più bei MTC a cui ho partecipato.
    GRAZIE!!!

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  17. E pure io che di pancia, cuore, corpo, ma anche fegato e soprattutto bile, ne faccio un tutt'uno, leggendo le tue motivazioni mi sono letteralmente sciolta e non posso che condividere pienamente! Io non avrei saputo scegliere... ma è solo perché faccio un bel frappè, tu invece sei riuscita a scegliere col cuore la ricetta giusta! :)
    Un bacio a te e complimenti alla vincitrice...

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  18. grazie a te per la bella ricetta che ci hai proposto e per aver portato a termine questo difficile compito di giudice!!! ;) un respiro profondo..è tutto finito ahahha :) un bacio

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  19. grazie a te per le tue parole e tutto quello che abbiamo potuto imparare o cercare di capire in questo mese, bellissimo post!
    Francesca

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  20. Ciao Acquaviva, ti ringrazio in maniera un pò meno incansapevole, ma sicuramente molto frastornata e un pò terrorizzata...e adesso???
    E' stato bellissimo per me affrontare questa sfida e spero, davvero, di essere all'altezza delle aspettative...ma non aspettatevi troppo da me !!!...così non rimarrete deluse!
    Grazie di cuore a te per il tuo fantastico mondo!
    ciao loredana

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  21. avevo lasciato un commento...mah....beh...complimenti alla vincitrice e a te per questo meraviglioso post.
    E' stata una sofferenza non poter partecipare, mi spiace molto
    TE l'avevo scritto sul primo post mtc ma non c'è, non capisco...
    ciao
    Cristina

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  22. @viola: e hai fatto bene ad interpretare come ti sentivi. E' solo pochissimo jap, a differenza di tutto il resto della tua ricetta.
    L'apprezzamento è reciproco...

    @mai: sei invece tu che mi hai emozionato con il tuo approfondimento sui pendolari. Bravissima anche in cucina comunque!

    @glu.fri: all'inizio ero davvero panicata!nch'io ho capito cosa cercare durante il percorso. Siamo esseri in continua evoluzione, daltronde...

    @eleonora: grazie, io aspetto invece di sparire da sotto i riflettori e rientrare nel trantran del partecipante qualsiasi!
    Ganbarè Haiti...

    @fantasie: un bel frappè di testa cuore pancia eccetera... potrebbe essere un'idea!!!

    eres: guarda... sui tuoi wurtel pastellati non ci ho dormito la notte: mai visto niente di più lontano dai sapori giapponesi eppure così vicino nel criterio costruttivo al vero spirito di base del kaki-age!
    Comunque hai ragione: non sai come mi sono sentita leggera ieri sera alle 21 e 1 minuto... avevo passato il testimone!

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  23. @acquolina: quella che ha imparato di più comunque sono stata io, ti assicuro...
    (PS: bellissime ciliegie!)

    @LOREDANA!!!! Bella sorpresa, eh?! Non ti preoccupare, tu sei una persona bellissima e ricca di risorse e poi vedrai che Ale e Dani ti saranno di grandissimo supporto. Goditi questa avventura, ci risentiamo tra un mesetto e mi dirai...

    @cristina: non ti preoccupare, ho notato la tua assenza ma ho immaginato che, indipendentemente dai motivi contingenti, la tua sarebbe stata una latitanza momentanea. dai, che per il prossimo mese siamo dalla stessa parte...

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  24. Grazie per la bella esperienza che ci hai suggerito, e grazie per aver citato la mia L'Aquila: nella mia ricetta di kaki-age lo spunto è stato proprio quello. grazie a te e complimenti alla vincitrice! Teresa G.

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  25. @teresa: ho apprezzato profondamente la tua ricetta ed il tuo post. Hai davvero un anima ed una visione cuiliaria a cavallo di due mondi.
    La tua fiera città è stata spunto qualche mese fa di una riflessione sulla la forza di alcune donne afghane che, aiutate dall'esercito italiano, stanno cercando di sostituire la coltivazione dell'oppio con quella dello zafferano, proveniente proprio dall'Aquila.
    Un popolo meraviglioso in ogni situazione, il tuo...

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  26. Certe magie le ricrei solo tu...e certi post sono di certo più belli di altri.
    E'scorretto esprimere preferenze sui tuoi post visto l'alto livello che li contraddistingue sempre ma questo con molta sincerità mi ha aperto più di un sorriso :))

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