Incredibile quanto riesca sempre ad essere attento e curioso di tutto il nostro Marco Polo! Eccolo ancora nell'India del Sud, e noi con lui, ad osservare ogni cosa, dalle piante agli animali, dalle opere d'arte agli oggetti di uso comune, dai costumi sociali a quelli religiosi.
Mi sono speso chiesta come sarebbe stato affrontare un viaggio come il suo all'epoca e mi è stato facile immaginarne le difficoltà, le scomodità ed i pericoli. Quel che mi sorprende invece ogni volta è lo spirito estremamente moderno con cui Marco Polo, oltre naturalmente a sbrigare i suoi affari, impiegava del tempo ad imparare cose nuove. A differenza di molti suoi contemporanei e pure di molti nostri.
Il tema del viaggio è attuale in questo periodo, quando tutti non parlano altro che di vacanze, di partenze, di uscite dal quotidiano. Non sono coinvolta da questo clima di programmazioni e fughe ma la cosa non solo non mi impedisce di sognare e non abbassa neppure l'entusiasmo di seguire Marco Polo nei suoi peregrinaggi. E naturalmente nelle cucine ad essi collegate!
Eccomi dunque fedele vivandiera al suo seguito, ad agosto come in ogni altro periodo in cu ci siano scuse per dedicarsi a storia e geografia del cibo, in questa tappa ancora con il naso nelle bancarelle dei mercatini indiani a cercare prfumi tradizionali che mi permettano di combinare frutta e verdura (...come a me piace tanto, ricostruzioni etniche o meno!).
Questa volta lenticchie e noce di cocco. Dai, ancora questo piccolo assaggio e poi si vira a nord ed il cocco ce lo scordiamo per un po', va bene? Marco Polo, comunque curioso, ha già acconsentito e la vivandiera scodella finalmente la sua ricetta di oggi.
Si tratta di un piatto che ho incontrato per la prima volta nella versione cingalese del parippu e ritrovato poi con alcune piccole varianti come van payar nel Kerala o purippu nell'abito della cucina Tamil. Il termine in tutti i casi indica semplicemente il tipo di lenticchia, che sul mercato si trova intera con la sua pellicina bruna, oppure decorticata di color arancio, intera o spezzata.
Nariyal Paruppu - Lenticchie rosse al latte di cocco
ingredienti per 2 persone:
150 gr. di lenticchie rosse decorticate spezzate (masoor dahl)
200 ml. latte di cocco
2 cipolla
4 foglie di curry secche (o 2 fresche)
1/8 di cucchiaino di peperoncino in fiocchi (o 1/2 peperoncino verde fresco)
1/2 cucchiaino di curry in polvere
1 cucchiaio di coriandolo fresco tritato
1 cucchiaio di olio di sesamo
sale
Sciacquare velocemente le lenticchie sotto un getto di acqua fredda e scolare bene (se sono intere lasciare prima a bagno una mezz'oretta).
Portare a bollore 180 ml. di acqua, versarvi le lenticchie e le foglie di curry e cuocere 5 o 6 minuti, fino a che l'acqua è abbastanza consumata (se le lenticchie sono intere meglio usare un filo in più di acqua e cuocere almeno 10-12 minuti).
Stemperare nel frattempo il curry in polvere ed il peperoncino in fiocchi nel latte di cocco (se si usa il peperoncino fresco tagliarlo a rondelle molto sottili, eliminandone i semi se non si apprezza troppo il piccante).
Unire la miscela di cocco alle lenticchie, rimestare bene, coprire e cuocere altri 6 o 7 minuti, fino a che il fondo risulta cremoso, le lenticchie cominciano ad ammorbidirse e qualcuna anche a disfarsi (per lenticchie intere servono almeno 15 minuti).
Nel frattempo tritare la cipolla e saltarla nell'olio di sesamo a fuoco medio fino a che è morbida e trasparente e comincia a dorarsi, poi salare leggermente, spegnere, unire il coriandolo tritato e mescolare bene.
Tenere da parte una cucchiaiata di cipolle e versare il resto nelle lenticchie, salare, rimestare bene ed assaggiare il gardo di cottura delle lenticchie. Se sono morbide con appena un filo di croccantezza sotto i denti sono perfette, quindi spegnere, coprire e lascir riposare qualche minuto. Se sono ancora molto croccanti cuocere ancora 5-10 minuti, quindi spegnere e lasciar riposare.
Dividere in ciotole individuali, decorare con la cucchiaiata di cipolle tenute da parte e servire caldo o tiepido.
Per arricchire il piatto alle lenticchie si possono unire spinaci, zucca o pomodori in cottura oppure aggiungere gamberi scottati o bocconcini di pesce (già cotto) durante il periodo di riposo finale.Se si usano lenticchie con la pelle i sapori sono analoghi ma ovviamente le cotture sono quelle più lunghe ed il colore della preparazione finale non risulta aranciato ma marroncino chiaro.
Mi sono speso chiesta come sarebbe stato affrontare un viaggio come il suo all'epoca e mi è stato facile immaginarne le difficoltà, le scomodità ed i pericoli. Quel che mi sorprende invece ogni volta è lo spirito estremamente moderno con cui Marco Polo, oltre naturalmente a sbrigare i suoi affari, impiegava del tempo ad imparare cose nuove. A differenza di molti suoi contemporanei e pure di molti nostri.
Il tema del viaggio è attuale in questo periodo, quando tutti non parlano altro che di vacanze, di partenze, di uscite dal quotidiano. Non sono coinvolta da questo clima di programmazioni e fughe ma la cosa non solo non mi impedisce di sognare e non abbassa neppure l'entusiasmo di seguire Marco Polo nei suoi peregrinaggi. E naturalmente nelle cucine ad essi collegate!
Eccomi dunque fedele vivandiera al suo seguito, ad agosto come in ogni altro periodo in cu ci siano scuse per dedicarsi a storia e geografia del cibo, in questa tappa ancora con il naso nelle bancarelle dei mercatini indiani a cercare prfumi tradizionali che mi permettano di combinare frutta e verdura (...come a me piace tanto, ricostruzioni etniche o meno!).
Questa volta lenticchie e noce di cocco. Dai, ancora questo piccolo assaggio e poi si vira a nord ed il cocco ce lo scordiamo per un po', va bene? Marco Polo, comunque curioso, ha già acconsentito e la vivandiera scodella finalmente la sua ricetta di oggi.
Si tratta di un piatto che ho incontrato per la prima volta nella versione cingalese del parippu e ritrovato poi con alcune piccole varianti come van payar nel Kerala o purippu nell'abito della cucina Tamil. Il termine in tutti i casi indica semplicemente il tipo di lenticchia, che sul mercato si trova intera con la sua pellicina bruna, oppure decorticata di color arancio, intera o spezzata.
Nariyal Paruppu - Lenticchie rosse al latte di cocco
ingredienti per 2 persone:
150 gr. di lenticchie rosse decorticate spezzate (masoor dahl)
200 ml. latte di cocco
2 cipolla
4 foglie di curry secche (o 2 fresche)
1/8 di cucchiaino di peperoncino in fiocchi (o 1/2 peperoncino verde fresco)
1/2 cucchiaino di curry in polvere
1 cucchiaio di coriandolo fresco tritato
1 cucchiaio di olio di sesamo
sale
Sciacquare velocemente le lenticchie sotto un getto di acqua fredda e scolare bene (se sono intere lasciare prima a bagno una mezz'oretta).
Portare a bollore 180 ml. di acqua, versarvi le lenticchie e le foglie di curry e cuocere 5 o 6 minuti, fino a che l'acqua è abbastanza consumata (se le lenticchie sono intere meglio usare un filo in più di acqua e cuocere almeno 10-12 minuti).
Stemperare nel frattempo il curry in polvere ed il peperoncino in fiocchi nel latte di cocco (se si usa il peperoncino fresco tagliarlo a rondelle molto sottili, eliminandone i semi se non si apprezza troppo il piccante).
Unire la miscela di cocco alle lenticchie, rimestare bene, coprire e cuocere altri 6 o 7 minuti, fino a che il fondo risulta cremoso, le lenticchie cominciano ad ammorbidirse e qualcuna anche a disfarsi (per lenticchie intere servono almeno 15 minuti).
Nel frattempo tritare la cipolla e saltarla nell'olio di sesamo a fuoco medio fino a che è morbida e trasparente e comincia a dorarsi, poi salare leggermente, spegnere, unire il coriandolo tritato e mescolare bene.
Tenere da parte una cucchiaiata di cipolle e versare il resto nelle lenticchie, salare, rimestare bene ed assaggiare il gardo di cottura delle lenticchie. Se sono morbide con appena un filo di croccantezza sotto i denti sono perfette, quindi spegnere, coprire e lascir riposare qualche minuto. Se sono ancora molto croccanti cuocere ancora 5-10 minuti, quindi spegnere e lasciar riposare.
Dividere in ciotole individuali, decorare con la cucchiaiata di cipolle tenute da parte e servire caldo o tiepido.
Per arricchire il piatto alle lenticchie si possono unire spinaci, zucca o pomodori in cottura oppure aggiungere gamberi scottati o bocconcini di pesce (già cotto) durante il periodo di riposo finale.Se si usano lenticchie con la pelle i sapori sono analoghi ma ovviamente le cotture sono quelle più lunghe ed il colore della preparazione finale non risulta aranciato ma marroncino chiaro.
Se si preferiscono le lenticchie sode e sgarante il riposo non serve, se si vuole invece servire come una zuppa cremosa aumentare il latte di cocco ed allungare la cottura di qualche minuto. Il purippu avanzato è molto buono anche il giorno dopo, riscaldato brevemente con l'aggiunta di qualche altro cucchiaio di latte di cocco.
- rivoli affluenti:
- questa ricetta è la oramai collaudata derivazione di un mix tra la versione tratta dal libro The food of India della Murdoch Books (utilizzata qualche tempo fa anche da Sigrid), i consigli del cuoco del ristorante cingalese Little Dream di via Rosmini a Milano e... le istruzioni di cottura riportate sulla confezione delle lenticchie spezzate!
Sei come una specie di enciclopedia di sapori lontani che propone ricette incantevoli e tentatrici!!!
RispondiEliminaTi adoro!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@mai: dopo essere entrambe sopravissute onorevolmente alla preparazione di un dolce serio c'è bisogno di una fuga in questa direzione. E Marco Polo aiuta. Comincio a sentire l'orror vacui di quando sarà rientrato a Venezia!
RispondiEliminaE sì ormai non siamo più molto lontani da Venezia, lasciata l'india è un soffio e ci ritroviamo con fegato e cipolle care mie!
RispondiEliminaAltro giro, altro regalo!
RispondiEliminaA me il latte di cocco piace parecchio, di recente grazie a Francy (I paciocchi di Francy) ho provato una crema al pomodoro e cocco, figuriamoci se non provo questa!
Una curiosità però: è già la seconda volta nel giro di poco che leggo tra gli ingredienti delle tue ricette le foglie di curry.
Ora, io sapevo che il curry è un mix di spezie: donde vengono quindi le foglie? E dove ce le si procura? Dal solito Kathai?
Grazie mille!
@enrico: be', dai, qualche altra tappettina intermedia concediamocela però...
RispondiElimina@mapi: la vedo distratta signorina, di kathay e affini le avevo già detto alla scorsa domanda...
Le foglie di curry (kadhi patta, meetha neem o murraya koenigli) sono le foglie aromatiche di una pianta della famiglia degli agrumi e spesso vengono usate anche nella composizione del kari, ovvero la miscela di spezie che noi chiamiamo curry.
PS: grazie dela soffiata, corro subito dalla Francy!
Ecco per te il primo numero di OPEN KITCHEN MAGAZINE!
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Un abbraccio,
Claudia Annie Carone, creative manager di OPEN KITCHEN MAGAZINE
ps: ci farebbe molto piacere se tu potessi condividere i link con tutti i tuoi amici! Te ne saremmo grati!
@claudia annie: grazie della segnalazione e comlimenti per il vostro impegno, vengo subito a curiosare.
RispondiElimina...aspetta che rientro al sud e leggo tutto per benino...Un abbraccio, Simo
RispondiElimina@glu.fri: aspetta a tornare e goditi un po' di più le vacanze... tanto qui non c'è niente di importante!
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