Fin da bambina ho trascorso d'estate qualche giorno in montagna, dove uno dei divertimenti preferiti era andare nel bosco a raccogliere i mirtilli. Mentre i grandi cercavano molto più faticosamente i funghi, io molto più pigramente staccavo questi piccoli frutti bruni dai bassi a portata di mano ed erano più quelli che mi mangiavo direttamente che quelli che riuscivo a depositare nel cestino...
Non so se fossero allora molto più abbondanti i mirtilli o molto meno numerosi i raccoglitori oppure se è la mia vista che ora fa le bizze, fatto sta che oggi, anche se trascorro un'intera mattinata nel bosco, mi risulta molto più difficile togliermi la soddisfazione di rientrare con un bel bottino...
Questa volta l'argomento di Salutiamoci di agosto è arrivato proprio perfetto: i frutti di bosco, presentati da Brii di Briggishome. Ed essendo per me i mirtilli i frutti di bosco per elezione, quelli con cui ho più familiarità e a cui mi lega l'affetto della memoria, ovviamente sono partita da loro.
E con pari affetto li ho collocati in montagna, per un piatto serale, di quelli da consumare quando il sole scompare dietro le cime anche se è solo tardo pomeriggio e ora di sera la temperatura è decisamente freschina, tanto da infilarsi il maglione e, se piove, pure accendere il camino.
Ecco dunque legati frutta e polenta, con uno di quei trucchi che i montanari conoscono bene per cambiare il sapore di un piatto, a volte l'unico disponibile, un po' monotono e per aggiungere vitamine ad un ingrediente che da solo non garantisce un'alimentazione equilibrata.
Io qui ho tenuto la polenta abbastanza soda ma utilizzando più acqua si può anche prepararla più lenta, a mo' di zuppina, e sorbirla con il cucchiaio come fosse una rustica crema dolce.
Polenta mugna con mirtilli e susine
ingredienti per 4 persone:
60 gr. farina di mais a grana grossa
60 gr. di farina di grano saraceno
2 susine mature (c.a 130 gr. di polpa netta)
130 gr. di mirtilli (o pari peso con le susine)
1 cucchiaio olio di mandorle
1 cucchiaio abbondante di malto d'orzo
1 pizzico di sale integrale
la scorza di mezzo limone
Portare a bollore 500 ml. di acqua con un pizzico di sale, unire l'olio di mandorle e un pezzetto di scorza di limone e versarvi a pioggia, lentamente, la farina, mescolando con un frustino fino a che si è ben sciolta.
Cuocere a fuoco basso, mescolando spesso, per circa 50 minuti, fino a quando la polenta comincia a staccarsi dalle pareti della pentola (c'è chi usa pentola a pressione o farine precotte... io non ne sono capace!).
Se si vuole una polenta ben compatta cuocere anche per altri 20 minuti (più cuoce più è buona...), se la si vuole molto morbida invece eventualmente aggiungere un mestolino di acqua bollente.
Lavare bene le susine e tagliarne la polpa a dadini con la buccia; lavare ed asciugare i mirtilli; gratuggiare finissima il resto della scorza di limone. Eliminare la scorzetta intera dalla polenta.
Cinque minuti prima del termine della cottura unire alla polenta lo sciroppo di malto e la frutta, mescolare con delicatezza e levare dal fuoco quando la polpa delle susine è morbida e la loro buccia comincia a lasciare striature rosse nella polenta.
Servire la polenta mugna calda o tiepida, a cucchiaiate o sformata in stampini, decorando con la scorza di limone.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Salutiamoci di agosto 2013...
Non so se fossero allora molto più abbondanti i mirtilli o molto meno numerosi i raccoglitori oppure se è la mia vista che ora fa le bizze, fatto sta che oggi, anche se trascorro un'intera mattinata nel bosco, mi risulta molto più difficile togliermi la soddisfazione di rientrare con un bel bottino...
Questa volta l'argomento di Salutiamoci di agosto è arrivato proprio perfetto: i frutti di bosco, presentati da Brii di Briggishome. Ed essendo per me i mirtilli i frutti di bosco per elezione, quelli con cui ho più familiarità e a cui mi lega l'affetto della memoria, ovviamente sono partita da loro.
E con pari affetto li ho collocati in montagna, per un piatto serale, di quelli da consumare quando il sole scompare dietro le cime anche se è solo tardo pomeriggio e ora di sera la temperatura è decisamente freschina, tanto da infilarsi il maglione e, se piove, pure accendere il camino.
Ecco dunque legati frutta e polenta, con uno di quei trucchi che i montanari conoscono bene per cambiare il sapore di un piatto, a volte l'unico disponibile, un po' monotono e per aggiungere vitamine ad un ingrediente che da solo non garantisce un'alimentazione equilibrata.
Io qui ho tenuto la polenta abbastanza soda ma utilizzando più acqua si può anche prepararla più lenta, a mo' di zuppina, e sorbirla con il cucchiaio come fosse una rustica crema dolce.
Polenta mugna con mirtilli e susine
ingredienti per 4 persone:
60 gr. farina di mais a grana grossa
60 gr. di farina di grano saraceno
2 susine mature (c.a 130 gr. di polpa netta)
130 gr. di mirtilli (o pari peso con le susine)
1 cucchiaio olio di mandorle
1 cucchiaio abbondante di malto d'orzo
1 pizzico di sale integrale
la scorza di mezzo limone
Portare a bollore 500 ml. di acqua con un pizzico di sale, unire l'olio di mandorle e un pezzetto di scorza di limone e versarvi a pioggia, lentamente, la farina, mescolando con un frustino fino a che si è ben sciolta.
Cuocere a fuoco basso, mescolando spesso, per circa 50 minuti, fino a quando la polenta comincia a staccarsi dalle pareti della pentola (c'è chi usa pentola a pressione o farine precotte... io non ne sono capace!).
Se si vuole una polenta ben compatta cuocere anche per altri 20 minuti (più cuoce più è buona...), se la si vuole molto morbida invece eventualmente aggiungere un mestolino di acqua bollente.
Lavare bene le susine e tagliarne la polpa a dadini con la buccia; lavare ed asciugare i mirtilli; gratuggiare finissima il resto della scorza di limone. Eliminare la scorzetta intera dalla polenta.
Cinque minuti prima del termine della cottura unire alla polenta lo sciroppo di malto e la frutta, mescolare con delicatezza e levare dal fuoco quando la polpa delle susine è morbida e la loro buccia comincia a lasciare striature rosse nella polenta.
Servire la polenta mugna calda o tiepida, a cucchiaiate o sformata in stampini, decorando con la scorza di limone.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Salutiamoci di agosto 2013...
- rivoli affluenti:
- si dice "mugna" la polenta preparata con farina di grano saraceno mista a farina di mais, come si usa spesso in Valtellina. Ma lì la polenta è sempre salata. La frutta aggiunta alla polenta gialla invece è una antichissima tradizione, oramai persa, della Val Brembana.
Ma sai che mi fa tantissimo gola questa delizia anche adesso con il sole che scalda??
RispondiEliminaPolenta e mirtilli?? Non ci avrei mai pensato!
Che peccato che stia andando persa questa tradizione.
:/
Grazie di aver condiviso questa bellissima ricetta con Salutiamoci.
Baciuss
brii
Molto bello,sembra quasi un congee alla frutta!
RispondiEliminaUn abbraccio.
@brii: grazie a voi, come al solito ma non basta mai dirlo...
RispondiElimina@Edith.pilaff: adoooro i congee!!! Salati, soprattutto... Ma perché ho smesso di frequentare Londra proprio quando era il caso di venirci di più?! aaaaggghhhh...
Ma no, dai...va bene che i mirtilli sono di stagione ma con la polenta nooo...!
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