Cucinare stanca? A me non è mai successo, specie quando mi capita di avere dei piccoli aiutanti che riempiono la cucina di manate, sbrodolature e schizzi... e soprattutto di allegria!
Si decide di cucinare con due bambini un polpettone. I requisiti indispensabili da loro imposti sono: buono da mangiare, divertente da vedere! Propongo un fondo bianco pieno di pois colorati. L'idea piace, poi per strada si modifica un po'...
Erano previsti pois multicolor ma dalla regia mi comunicano che le carote cotte a quanto pare non piacciono a nessuno, così i puntini arancioni rimangono in disparte, destinati ad un'insalata "da grandi".
I chicchi di mais invece, accuratamente sgranati da una pannocchia fresca lessata con acqua sale ed un pizzico di zucchero, chissà come vengono misteriosamente rubati da manine golose quando sono ancora fumanti... così i pois gialli spariscono definitivamente dalla cucina e, ovviamente, pure dal polpettone.
Suo puntini neri delle olive si decide invece di soprassedere: c'è l'arcano timore che in cottura chissà come diventino marroni!
Alla fine diciamo che, oltre che buona e divertente, ne è uscita una ricetta pure democratica. Ci sarà tempo per comprendere il significato di questa parola difficile, per il momento ci siamo limitati a gustarci il polpettone con tanta golosità e nessuna importuna spiegazione.
Polpettone bianco (un po') a pois
ingredienti per 6/8 persone:
600 g di fesa di tacchino
100 g di prosciutto cotto
100 g di piselli sgranati (qui surgelati)
100 g di chicchi di mais
1 carota
2 cucchiai di olive nere snocciolate
2 albumi
5 cucchiai di parmigiano grattugiato
3 cucchiai di pangrattato
2 o 3 cucchiai di latte
sale
Pelare la carota e cuocerla a vapore o lessarla fino a che è abbastanza morbida ma non troppo e tagliarla a dadini grandi come i piselli.
Passare il tacchino due volte al tritacarne; tagliare il prosciutto a dadini piccoli come i piselli; bagnare il pangrattato con il latte fino a che forma una pastetta morbida; sbattere leggermente gli albumi.
Sciacquare i piselli (non c'è bisogno di scongelarli) e tamponarli con carta assorbente; se si usa il mais in scatola scolare i chicchi dal liquido di conservazione, sciacquarli e tamponarli con carta assorbente; tagliare le olive a rondelle e poi a quarti.
Mescolare tacchino, piselli, prosciutto, mais, olive, carote, pangrattato, albumi e formaggio grattugiato, regolare di sale, e se non è per bambini unire a gusto erbe aromatiche tritate e un'abbondante grattata di pepe.
Disporre il composto in una teglia foderata di carta forno bagnata e strizzata, appiattire bene eliminando eventuali bolle d'aria, coprire con altra carta forno e sigillare i bordi, quindi infornare a 180° per 40 minuti circa. La carta permette al polpettone di cuocere quasi a vapore e di rimanere quindi morbido in modo uniforme e decisamente bianco in superficie.
Eliminare la carta e servire il polpettone caldo, a fette come secondo, accompagnato da salsa di pomodoro e da un'insalata verde, oppure tiepido o a temperatura ambiente, anche a dadini come piccolo fingerfood, decorato con ciuffi di maionese.
Noi lo abbiamo servito tiepido e portato in tavola tutto intero dopo averci disegnato sopra una faccia con fettine di formaggio, salsa di pomodoro e rondelle di olive... ma ovviamente l'orda famelica l'ha assaltato subito e si è potuto fotografare solo l'ultima fettina rimasta dell'intero faccione!
Si decide di cucinare con due bambini un polpettone. I requisiti indispensabili da loro imposti sono: buono da mangiare, divertente da vedere! Propongo un fondo bianco pieno di pois colorati. L'idea piace, poi per strada si modifica un po'...
Erano previsti pois multicolor ma dalla regia mi comunicano che le carote cotte a quanto pare non piacciono a nessuno, così i puntini arancioni rimangono in disparte, destinati ad un'insalata "da grandi".
I chicchi di mais invece, accuratamente sgranati da una pannocchia fresca lessata con acqua sale ed un pizzico di zucchero, chissà come vengono misteriosamente rubati da manine golose quando sono ancora fumanti... così i pois gialli spariscono definitivamente dalla cucina e, ovviamente, pure dal polpettone.
Suo puntini neri delle olive si decide invece di soprassedere: c'è l'arcano timore che in cottura chissà come diventino marroni!
Alla fine diciamo che, oltre che buona e divertente, ne è uscita una ricetta pure democratica. Ci sarà tempo per comprendere il significato di questa parola difficile, per il momento ci siamo limitati a gustarci il polpettone con tanta golosità e nessuna importuna spiegazione.
ingredienti per 6/8 persone:
600 g di fesa di tacchino
100 g di prosciutto cotto
100 g di piselli sgranati (qui surgelati)
100 g di chicchi di mais
1 carota
2 cucchiai di olive nere snocciolate
2 albumi
5 cucchiai di parmigiano grattugiato
3 cucchiai di pangrattato
2 o 3 cucchiai di latte
sale
Pelare la carota e cuocerla a vapore o lessarla fino a che è abbastanza morbida ma non troppo e tagliarla a dadini grandi come i piselli.
Passare il tacchino due volte al tritacarne; tagliare il prosciutto a dadini piccoli come i piselli; bagnare il pangrattato con il latte fino a che forma una pastetta morbida; sbattere leggermente gli albumi.
Sciacquare i piselli (non c'è bisogno di scongelarli) e tamponarli con carta assorbente; se si usa il mais in scatola scolare i chicchi dal liquido di conservazione, sciacquarli e tamponarli con carta assorbente; tagliare le olive a rondelle e poi a quarti.
Mescolare tacchino, piselli, prosciutto, mais, olive, carote, pangrattato, albumi e formaggio grattugiato, regolare di sale, e se non è per bambini unire a gusto erbe aromatiche tritate e un'abbondante grattata di pepe.
Disporre il composto in una teglia foderata di carta forno bagnata e strizzata, appiattire bene eliminando eventuali bolle d'aria, coprire con altra carta forno e sigillare i bordi, quindi infornare a 180° per 40 minuti circa. La carta permette al polpettone di cuocere quasi a vapore e di rimanere quindi morbido in modo uniforme e decisamente bianco in superficie.
Eliminare la carta e servire il polpettone caldo, a fette come secondo, accompagnato da salsa di pomodoro e da un'insalata verde, oppure tiepido o a temperatura ambiente, anche a dadini come piccolo fingerfood, decorato con ciuffi di maionese.
Noi lo abbiamo servito tiepido e portato in tavola tutto intero dopo averci disegnato sopra una faccia con fettine di formaggio, salsa di pomodoro e rondelle di olive... ma ovviamente l'orda famelica l'ha assaltato subito e si è potuto fotografare solo l'ultima fettina rimasta dell'intero faccione!
- rivoli affluenti:
- avevo letto di un polpettone di pollo su un vecchio numero de La Cucina Italiana, forse che serviva da farcia per una crostata salata, ma non saprei ricostruire quale... I pois invece, ovviamente variabili anche in base a gusti personali e stagione, sono farina del sacco di famiglia.
Mi piace moltissimo l'idea!! E siccome anche io ho almeno 2 paia di manine sempre in movimento per la cucina la proporrò presto ;) Un abbraccio
RispondiEliminaAle
Diciamo che il polpettone è uno dei piatti democratici per eccellenza: tiene conto dei gusti di tutti, piace a tutti, è modificabile in base a gusti ed esigenze.
RispondiEliminaMi rammarico di non aver rubato la ricetta di quello strepitoso di mia suocera quando ancora era in grado di cucinare...
p.s. perché solo gli albumi e i tuorli no?
4 manine anche a casa mia! Bellissimo il polpettone a pois! Ci proveremo anche noi. Alice
RispondiElimina@ale: le mie manine vengono da me di rado, ma come vedi me le godo ogni volta al massimo...
RispondiElimina@virò: magari la recuperi da figlie/nuore... sarebbe bellissimo.
Gli albumi lasciano il polpettone bianco, in modo che i colori dei pois risaltino meglio
@alice: grazie! fammi poi sapere che pois vi siete inventati
Io ammetto che a volte cucinare mi stanca,parecchio, ma siccome avere le mani in pasta mi piace molto di più non ci penso e passa tutto!Che idea originale questo polpettone, complimenti i pois sono deliziosi e molto belli da verdere, mi piace!!!Ciao ciao :)
RispondiElimina@meggy: anche quando sono a pezzi per me cucinare è un modo di far passare la stanchezza. In quel caso però preparo di solito cose molto veloci!
RispondiEliminaGracias por este artículo que me hizo descubrir tu sitio muy interesante. Deseando volverte a leer.
RispondiEliminavoyance gratuite par mail