Senza bisogno di atmosfere da telefilm americano assoluto, tipo linda cucina con tendine, bimbi con musetti sporchi di farina attorno al bancone centrale e mamma con vezzoso grembiulino annodato in vita che cerca di tenerli a bada, possiamo dire che oggi si parla di biscotti made in USA.
Si tratta di una ricetta semplice e di ingredienti assolutamente comuni... di veramente statunitense in realtà c'è un cosa sola: la storia di questi biscotti, specchio assoluto del mito americano che ritiene ogni cosa possibile!
Ruth Graves Wakefield era una signora americana nata ai primi del '900 in una cittadina poco distante da Boston. Laureatasi in Economia Domestica e dopo aver lavorato qualche anno come dietista ed insegnante, nel 1930 Ruth decise di aprire insieme al marito una trattoria per turisti presso una vecchia stazione di posta, la Toll House Inn.
Ben presto il ristorantino divenne famoso per i suoi dolci, tra cui dei biscotti al cioccolato per cui Ruth adoperava il cioccolato da pasticceria. Un giorno che ne erano sprovvisti lo provò a sostiture spezzettando una tavoletta di cioccolato da tavola ricevuta in dono.
Una volta sbriciolato e mescolato al composto, a differenza del solito cioccolato in cottura questi pezzetti non si fusero completamente ma lasciarono delle isolette morbide e brune nella massa chiara del biscotto: serviti sia tiepidi che freddi il successo fu strepitoso!
Qualcuno racconta che il donatore della tavoletta di cioccolato fosse, guarda un po', Andrew Nestlé... Comunque sia, per farla breve: Ruth offrì alla Nestlé di stampare la ricetta dei suoi Tool House chocolate chips coookies (letteralmente "biscotti con schegge di cioccolato della Toll House") sulle loro confezioni delle tavolette di cioccolato semidolce in cambio della fornitura perenne di cioccolato alla Toll House Inn... e la Nestlé accettò!
Tutti furono soddisfatti: poco più tardi, visto l'aumento esponenziale di vendite, Nestlé ideò e commercializzò il cioccolato in gocce appositamente per preparare quei biscotti, mentre a grande richiesta Ruth pubblicò pure un libro con le ricette della Toll House, si dice apprezzate anche da J. F. Kennedy...
Ho semplificato leggermente la ricetta originale che prevedeva un riposo di 48 ore dell'impasto, evitando il lievito ed introducendo alcuni piccoli trucchi di pasticceria. Ho anche diminuito leggermente il cioccolato e sostituito parte della farina bianca con quella di mandorle, visto che la frutta secca è una delle aggiunte classiche a questi biscotti.
Non è detto che questi biscotti riescano a portare altrettanta fortuna a noi quanta ne hanno avuta i protagonisti, in ogni caso prepararli oggi non so perché mi sembra decisamente incoraggiante...
Chocolate chips cookies al profumo di mandorle
ingredienti per circa 24 biscotti:
150 g di cioccolato fondente
115 g di farina 00
100 g di farina di mandorle
115 g di burro a temperatura ambiente (più un noce per le teglie)
100 g di zucchero di canna
100 g di zucchero semolato
1 uovo medio (c.a 60 g con il guscio)
2 gocce di estratto di vaniglia
1 pizzico di sale
Un paio d'ore prima di infornare i biscotti mettere due placche da forno leggermente imburrate in frigorifero.
Ridurre il cioccolato in briciole grossolane con un pesante coltello; setacciare la farina con il lievito, la farina di mandorle e un pizzico di sale; sbattere leggermente l'uovo.
Lavorare con le fruste elettriche il burro con i due zuccheri fino ad ottenere una crema morbida e spumosa e, senza smettere di mescolare, unire l'uovo e l'estratto di vaniglia.
Unire alla crema di burro il mix di farine poco per volta, in modo che si incorporino bene, quindi unire le briciole di cioccolato ed amalgamarle delicatamente all'impasto con un cucchiaio.
Formare con il dosatore di gelato 24 palline e deporle sulle due placche tenendole ben distanziate tra loro; rimettere qualche minuto in frigo e nel frattempo accendere il forno a 180 °C statico.
Cuocere i biscotti per circa 15-20 minuti, fino a che saranno ben dorati sui bordi ma non troppo coloriti al centro, e metterli poi a raffreddare su una gratella. Attenzione che potrebbero facilmente sformarsi perché sono ancora morbidi.
Lasciar raffreddare completamente prima di servire. Si conservano qualche giorno il una scatola a chiusura ermetica.
(*Al momento non ci ho pensato ma per accentuare ulteriormente il profumo di frutta secca si potrebbero sostituire le gocce di vaniglia con estratto di mandorle.)
rivoli affluenti:
Si tratta di una ricetta semplice e di ingredienti assolutamente comuni... di veramente statunitense in realtà c'è un cosa sola: la storia di questi biscotti, specchio assoluto del mito americano che ritiene ogni cosa possibile!
Ruth Graves Wakefield era una signora americana nata ai primi del '900 in una cittadina poco distante da Boston. Laureatasi in Economia Domestica e dopo aver lavorato qualche anno come dietista ed insegnante, nel 1930 Ruth decise di aprire insieme al marito una trattoria per turisti presso una vecchia stazione di posta, la Toll House Inn.
Ben presto il ristorantino divenne famoso per i suoi dolci, tra cui dei biscotti al cioccolato per cui Ruth adoperava il cioccolato da pasticceria. Un giorno che ne erano sprovvisti lo provò a sostiture spezzettando una tavoletta di cioccolato da tavola ricevuta in dono.
Una volta sbriciolato e mescolato al composto, a differenza del solito cioccolato in cottura questi pezzetti non si fusero completamente ma lasciarono delle isolette morbide e brune nella massa chiara del biscotto: serviti sia tiepidi che freddi il successo fu strepitoso!
Qualcuno racconta che il donatore della tavoletta di cioccolato fosse, guarda un po', Andrew Nestlé... Comunque sia, per farla breve: Ruth offrì alla Nestlé di stampare la ricetta dei suoi Tool House chocolate chips coookies (letteralmente "biscotti con schegge di cioccolato della Toll House") sulle loro confezioni delle tavolette di cioccolato semidolce in cambio della fornitura perenne di cioccolato alla Toll House Inn... e la Nestlé accettò!
Tutti furono soddisfatti: poco più tardi, visto l'aumento esponenziale di vendite, Nestlé ideò e commercializzò il cioccolato in gocce appositamente per preparare quei biscotti, mentre a grande richiesta Ruth pubblicò pure un libro con le ricette della Toll House, si dice apprezzate anche da J. F. Kennedy...
Ho semplificato leggermente la ricetta originale che prevedeva un riposo di 48 ore dell'impasto, evitando il lievito ed introducendo alcuni piccoli trucchi di pasticceria. Ho anche diminuito leggermente il cioccolato e sostituito parte della farina bianca con quella di mandorle, visto che la frutta secca è una delle aggiunte classiche a questi biscotti.
Non è detto che questi biscotti riescano a portare altrettanta fortuna a noi quanta ne hanno avuta i protagonisti, in ogni caso prepararli oggi non so perché mi sembra decisamente incoraggiante...
ingredienti per circa 24 biscotti:
150 g di cioccolato fondente
115 g di farina 00
100 g di farina di mandorle
115 g di burro a temperatura ambiente (più un noce per le teglie)
100 g di zucchero di canna
100 g di zucchero semolato
1 uovo medio (c.a 60 g con il guscio)
2 gocce di estratto di vaniglia
1 pizzico di sale
Un paio d'ore prima di infornare i biscotti mettere due placche da forno leggermente imburrate in frigorifero.
Ridurre il cioccolato in briciole grossolane con un pesante coltello; setacciare la farina con il lievito, la farina di mandorle e un pizzico di sale; sbattere leggermente l'uovo.
Lavorare con le fruste elettriche il burro con i due zuccheri fino ad ottenere una crema morbida e spumosa e, senza smettere di mescolare, unire l'uovo e l'estratto di vaniglia.
Unire alla crema di burro il mix di farine poco per volta, in modo che si incorporino bene, quindi unire le briciole di cioccolato ed amalgamarle delicatamente all'impasto con un cucchiaio.
Formare con il dosatore di gelato 24 palline e deporle sulle due placche tenendole ben distanziate tra loro; rimettere qualche minuto in frigo e nel frattempo accendere il forno a 180 °C statico.
Cuocere i biscotti per circa 15-20 minuti, fino a che saranno ben dorati sui bordi ma non troppo coloriti al centro, e metterli poi a raffreddare su una gratella. Attenzione che potrebbero facilmente sformarsi perché sono ancora morbidi.
Lasciar raffreddare completamente prima di servire. Si conservano qualche giorno il una scatola a chiusura ermetica.
(*Al momento non ci ho pensato ma per accentuare ulteriormente il profumo di frutta secca si potrebbero sostituire le gocce di vaniglia con estratto di mandorle.)
rivoli affluenti:
- le ricette originali di Ruth in: Ruth Wakefield, Ruth Wakefied's Toll House Tried and True Recipes, New York, M.Barrows & C, 1940
- alcuni trucchetti per biscotti perfetti vengono da: Le Cordon Bleu, Biscotti, Könemann, 1998, ISBN 3-8290-3551-9
bella storia!!! non la conoscevo, ma i biscotti sì!!!
RispondiEliminala tua versione è da provare assolutamente :)
Già sento il profumo...!
RispondiEliminaHo tutto in casa, tranne l'estratto di vaniglia, quindi domani li proverò: carina l'idea del dosatore di gelato!
P.S. Ma che laurea è una laurea in Economia Domestica?!
RispondiElimina@cristina: grazie, non è una versione particolarmente originale ma è certamente golosa...
RispondiElimina@virò: al posto della vaniglia usa qualche goccia d'acqua di fiori d'arancio...
Cosa vuoi: nel '24 che una donna si laureasse era già tanto, evidente che avessero pensato a facoltà "dedicate"...
Congratulazioni per il tuo blog ! E, soprattutto, grazie per il contenuto che mi rende sempre felice !
RispondiEliminaamichevole
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