Inutile: nonostante i miei tentativi di deviazione etnica dall'argomento... questo è proprio il mese della pasta fatta in casa!
Dopo le tagliatelle di cacao e curry e le lasagne di Lambrusco, sotto il mattarello arriva una seconda visione di lasagne, complice una bottiglietta di limoncello homemade ricevuta in regalo ma un filo troppo forte da bere per i miei gusti. Poi da qui il percorso creativo è trasceso, forse per i fumi dell'alcool sprigionati dal tegamino in cui stavo restringendo il limoncello, sfiorando i limiti del delirio...
Nella mia memoria di bambina le scorpacciate dei frutti del nocciolo della corte della bisnonna veneta legavano le nocciole a quel territorio, allargato poi al Piemonte quando ho scoperto, poco più tardi, la tradizione del gianduia. Me l'ero sempre figurato, insomma, come un prodotto tipico delle alture del Nord.
Ho invece appena imparato da Pasquale che la regione maggior produttrice italiana di nocciole è la Campania! E allora ho pensato: limoncello e nocciole! Da lì ho cominciato a discendere la china della follia: le nocciole sono istintivamente abbinabili al cioccolato... che a sua volta per gli esperti è perfettamente accompagnato dal limoncello...
Un'altra cosa che mi fa impazzire sono caciocavallo o provolone grigliati nelle foglie di limone... ma pure formaggio e nocciole funziona... così come alcuni gourmet abbinano il cioccolato ai formaggi stagionati... e pure a spezie piccanti particolarmente aromatiche...
Avrebbe funzionato allora tutto l'insieme, se avessi provato a trasformare questa farraginosa valanga di associazioni in un'unico piatto di lasagne?! Non restava che procurarsi una tavoletta di cioccolato fondente di quello con le nocciole intere, lasciar spazio alla sperimentazione e poi attendere i commenti dei commensali...
Anche per questa volta sono sopravvissuti!
Lasagne di limoncello in crema di provolone piccante e pepe di Sechuan con briciole di cioccolato fondente alle nocciole
ingredienti per 4-6 persone:
per la sfoglia:
220 g di farina 0
100 g di semola di grano duro
80 ml di limoncello
3 uova, in tutto circa 170 g netti
1/2 limone
per i condimenti:
380 g di provolone piccante
1,5 l di latte
130 g di farina 0
100 g di burro
50 g di cioccolato fondente con nocciole
80 g di pecorino grattugiato
4 cucchiai di succo di limone
4 o 5 steli di erba cipollina
2 foglie di limone
zucchero
pepe di Sechuan
sale
Per la sfoglia mettere il limoncello e la scorza di limone in un tegamino e far sobbollire a fuco basso per un minuto, in modo che l'alcool evapori tutto ed il limoncello diventi sciropposo. Far raffreddare ed eliminare la scorza di limone.
Setacciare insieme le farine; sbattere leggermente le uova insieme con il limoncello in modo che si diluisca bene. Unire le uova alla farina disposta a fontana e lavorare energicamente per una quindicina di minuti, quindi lasciar riposare l'impasto sotto una ciotola capovolta per mezz'ora.
Per la salsa scaldare il latte con le foglie di limone e un pizzico di zucchero; sciogliere a parte il burro in un tegame e tostarvi la farina. Fuori dal fuoco unire a filo il latte caldo alla farina, mescolare beneper evitare grumi, riportare sul fuoco e cuocere circa 10 minuti.
Tritare grossolanamente il provolone e tagliare a rondelle sottilissime l'erba cipollina ed unirli entrambi alla salsa un minuto prima di spegnere. Regolare di sale, levare le foglie di limone, unire 1 cucchiaio di succo di limone e una presa abbondante di pepe di Sechuan, mescolare bene e spegnere.
Stendere la sfoglia con il mattarello in un disco sottile 2 o 3 mm e di spessore uniforme (il sapore degli aromi si deve sentire) e lasciar asciugare una ventina di minuti.
Dopo le tagliatelle di cacao e curry e le lasagne di Lambrusco, sotto il mattarello arriva una seconda visione di lasagne, complice una bottiglietta di limoncello homemade ricevuta in regalo ma un filo troppo forte da bere per i miei gusti. Poi da qui il percorso creativo è trasceso, forse per i fumi dell'alcool sprigionati dal tegamino in cui stavo restringendo il limoncello, sfiorando i limiti del delirio...
Nella mia memoria di bambina le scorpacciate dei frutti del nocciolo della corte della bisnonna veneta legavano le nocciole a quel territorio, allargato poi al Piemonte quando ho scoperto, poco più tardi, la tradizione del gianduia. Me l'ero sempre figurato, insomma, come un prodotto tipico delle alture del Nord.
Ho invece appena imparato da Pasquale che la regione maggior produttrice italiana di nocciole è la Campania! E allora ho pensato: limoncello e nocciole! Da lì ho cominciato a discendere la china della follia: le nocciole sono istintivamente abbinabili al cioccolato... che a sua volta per gli esperti è perfettamente accompagnato dal limoncello...
Un'altra cosa che mi fa impazzire sono caciocavallo o provolone grigliati nelle foglie di limone... ma pure formaggio e nocciole funziona... così come alcuni gourmet abbinano il cioccolato ai formaggi stagionati... e pure a spezie piccanti particolarmente aromatiche...
Avrebbe funzionato allora tutto l'insieme, se avessi provato a trasformare questa farraginosa valanga di associazioni in un'unico piatto di lasagne?! Non restava che procurarsi una tavoletta di cioccolato fondente di quello con le nocciole intere, lasciar spazio alla sperimentazione e poi attendere i commenti dei commensali...
Anche per questa volta sono sopravvissuti!
Lasagne di limoncello in crema di provolone piccante e pepe di Sechuan con briciole di cioccolato fondente alle nocciole
ingredienti per 4-6 persone:
per la sfoglia:
220 g di farina 0
100 g di semola di grano duro
80 ml di limoncello
3 uova, in tutto circa 170 g netti
1/2 limone
per i condimenti:
380 g di provolone piccante
1,5 l di latte
130 g di farina 0
100 g di burro
50 g di cioccolato fondente con nocciole
80 g di pecorino grattugiato
4 cucchiai di succo di limone
4 o 5 steli di erba cipollina
2 foglie di limone
zucchero
pepe di Sechuan
sale
Per la sfoglia mettere il limoncello e la scorza di limone in un tegamino e far sobbollire a fuco basso per un minuto, in modo che l'alcool evapori tutto ed il limoncello diventi sciropposo. Far raffreddare ed eliminare la scorza di limone.
Setacciare insieme le farine; sbattere leggermente le uova insieme con il limoncello in modo che si diluisca bene. Unire le uova alla farina disposta a fontana e lavorare energicamente per una quindicina di minuti, quindi lasciar riposare l'impasto sotto una ciotola capovolta per mezz'ora.
Per la salsa scaldare il latte con le foglie di limone e un pizzico di zucchero; sciogliere a parte il burro in un tegame e tostarvi la farina. Fuori dal fuoco unire a filo il latte caldo alla farina, mescolare beneper evitare grumi, riportare sul fuoco e cuocere circa 10 minuti.
Tritare grossolanamente il provolone e tagliare a rondelle sottilissime l'erba cipollina ed unirli entrambi alla salsa un minuto prima di spegnere. Regolare di sale, levare le foglie di limone, unire 1 cucchiaio di succo di limone e una presa abbondante di pepe di Sechuan, mescolare bene e spegnere.
Stendere la sfoglia con il mattarello in un disco sottile 2 o 3 mm e di spessore uniforme (il sapore degli aromi si deve sentire) e lasciar asciugare una ventina di minuti.
Ritagliare la sfoglia in circa 24 dischi da 7 cm di diametro e sbollentare in acqua bollente salata pochi pezzi per volta, stendendo poi ad asciugare su un telo pulito (non li passo in acqua fredda per mantenere più possibile gli aromi). Una volta cotti i dischi di pasta misurano 8 cm, poco più piccoli delle terrine in cui impilarli.
Triturare grossolanamente il cioccolato. Sovrapporre in quattro tegliette individuali sei strati di sfoglia alternandoli alla crema di provolone, alle briciole di cioccolato e ad una spolveratina di pecorino grattugiato. (Se si serve come primo e non come piatto unico è più proporzionato preparare 6 monoporzioni da 4 strati.)
Terminare con uno strato di salsa e di pecorino, cuocere in forno a 180 °C per 20 minuti, lasciar riposare 10 minuti e servire decorato con una spolverizzata di scorza di limone e qualche briciola di cioccolato alle nocciole, che si scioglierà mentre si porta in tavola.
E ovviamente anche con questa lasagna totalmente eterodossa
partecipo all' MTC di ottobre proposto da Sabrina de Les Madeleines di Proust.
partecipo all' MTC di ottobre proposto da Sabrina de Les Madeleines di Proust.
Prometto che manterrò la terza ispirazione (che sarebbe stata, ovviamente, "come si dice lasagna in giapponese") solo in testa, per non appesantire ulteriormente il lavoro delle giudici e la tavola dei miei commensali con ulteriori eterodossie ancor più estreme...
- rivoli affluenti:
- che dire? Qualcuno si ricorderà di quando da bambina sceglieva per il cono gelato i gusti cioccolato e limone e tutti la guardavano male: ora sorellina sai che precorrevi semplicemente i tempi! E che questa lasagna è anche un po' colpa tua.
Questa sarei davvero curiosissima di provarla perchè è oltre la mia immaginazione!!!
RispondiEliminaIn effetti ogni singolo ingrediente si combina benissimo con l'altro, creando una staffetta che porta uniti( e vincenti) al traguardo!
Avrei immaginato una lasagna fritta con il limoncello, nell'impasto non ci sarei arrivata mai, ma.....per questo ci sei già tu!!
Al primo giro in Liguria mi sa che ti tocca, faccio subito la spia a Chiara:)))))
uuuuuu ma è incredibile! !! che intuizione che hai avuto!!
RispondiEliminaMon Dieu!!!!!!!! Non ho più parole.....
RispondiEliminaChe sprint queste lasagne, cara Annalena!
RispondiElimina:*
@fabiana: tu preavvertila e... guarda che ci conto!
RispondiElimina@rosaria: una catena che non finiva più... per fortuna ad un certo punto mi son fermata, sennò usciva un pasticcio peggio di questo!
@cristina: ribadisco... la "solita" esagerata.
@chiara: ah, allora non hai cambiato idea... ;-)
Forse perché conosce i mie tempi da bradipo , Fabiana mi ha avvisata con largo anticipo della ....."lasagna MTC" quindi , giovedì , per non deludere la mia sister/amica , mi sono messa all'opera .E sai cosa ? La sfoglia è impastata con il limoncello !
RispondiEliminaEmpatia ed amicizia con la tua ....cara Annalena :-)
A questo punto , dopo averla cucinata e spazzolata , dovrò assolutamente pubblicarla .....in tempo utile !
E a proposito di tempo , dovrai trovarne un po' per un sister tour enogastronomico :-) in terra ligure :-)))))))))
A presto , un abbraccio , Chiara
e se pensavate di tenermi fuori, vi sbagliate di grosso...anche perché ci vuole qualcuno di credibile, che spieghi alle forze dell'ordine che quelle tre disgraziate in preda ai fumi dell'alcol han solo fatto una degustazione comparata di lasagne...:-)
EliminaE' proprio vero che non ci sono limiti alla fantasia! Hai fatto un piatto di una bontà imbarazzante! Come il gelato al cioccolato e limone! Ciao
RispondiEliminache belli e saranno sicuramente una bonta'ottima idea...ciao sono nuova di questo mondo mi farebbe piacere seguirti spero lo faccia anche tu passa da meeeeeee!
RispondiElimina@chiara: mi organizzo appena posso perchè a questo punto un sister tour si rivela assolutamente indispensabile!
RispondiElimina@andrea: me ne rendo conto, ecco, bravo: una lasagna imbarazzante...
@anna: grazie
Dici che il gelato limone e cioccolato precorreva i tempi? E allora questa lasagna li supera e va oltre! Ma i commensali, oltre ad essere sopravvissuti, come hanno reagito?!
RispondiEliminaOriginalissima!! Brava!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Vera
Spettacolora come sapori accostati l'uno all'altro...musica.
RispondiEliminaUna domanda, adoro il pepe di Sechuan però lo vorrei macinare ma non riesco ho provato con macinini diversi mi puoi suggerire qualcosa.^??? Grazie.
Non ho mai gradito l'abbinamento del gelato al limone con il cioccolato, quindi questa lasagna...mi destabilizza, ma se sei te a rassicurarmi sulla riuscita di questo abbinamento, guarda io ci credo ad occhi chiusi ed assaggio a razzo! :)
RispondiElimina@virò: inizialmente erano molto scettici ma l'anno prima assaggiata cautamente e poi spazzolata tutta...
RispondiElimina@vera: grazie, un abbraccio a te
@edvige: delle bacche del pepe di Sechuan in realtà si usa solo il guscio. Elimina i semi interni e poco prima di usarle tosta le bucce e pestale in un mortaio. Se usi la versione già in polvere uniscila al piatto solo alla fine.
@ilaria: casomai provala con metà dose di cioccolato, magari cosparsa a strati alternati e non in tutti. Se vedi che sopravvivi e ci provi gusto la volta dopo ti regoli di conseguenza..
Grazie non lo sapevo le vendono in buste ma non ho mai notato che sono complete proverò guardare meglio non vorrei che siano proprio le bucce come dici tu e per questo che non riesco a macinale :-(( proverò a tostare e via nel mortaio. Grazie ancora e buona giornata.
RispondiEliminaCaspita, che tentazione di provarle...!!! Ringraziamo tutti la tua sorellina per l'ispirazione!! :-)
RispondiElimina@edvige: non so se sono stata chiara: tieni le bucce ed elimina i semi, e tosta solo le bucce ;-)
RispondiElimina@daniela: brava, diciamolo forte... è da quando ho sei o sette anni che non ci dormo, sopra questo abbinamento...
Carissima sei stata super chiara, solo devo vedere non ho mai controllato se in queste buste il contenuto sono le bucce. Questo non è come dire tondo non sembra pieno ma non ho mai verificato non sapendo quello che mi hai invece spiegato.Se nella busta sono solo le bucce allora le tosto...se invece mi risulta ci siamo anche semi allora devo fare una bella selezione. Questo pepe in polvere non l'ho ancora trovato. Grazie ancora e scusa questo intermezzo di domande e risposta. Buona serata.
RispondiEliminaCioccolato e limone a me ricorda Modica, per esempio.
RispondiElimina... e ora, aspettiamoci una versione col Ragusano e il pistacchio...
UN GENIO, altro che storie...
@edvige: ;-)
RispondiElimina@alessandra: qui c'è provolone perchè infatti non avevo sottomano un ragusano come si deve...
sappi che mi avrai sulla coscienza, così giusto per farti sentire un po' in colpa.. :))
RispondiEliminasto bevendo anche limoncello per entrare bene nella lasagna e ci ho messo dietro un pezzetto di cioccolata con un pezzetto di formaggio.
ho in bocca un'esplosione di sapori completamente inedita!
quasi quasi ti faccio vincere per la terza volta e a questo giro non hai due mesi di tempo per prepararti...! :))
grazie genio. sei fantastica!
sabri
@sabrina: prrrrr :-P
RispondiEliminaUna ricetta d'altissima cucina! Mamma mia chissà che buone...Complimenti!
RispondiEliminaColgo l’occasione, se non l’ho già fatto, di invitarti al mio nuovo contest sulla Lenticchia!
Ti riporto di seguito il link:
http://kucinadikiara.blogspot.it/2014/10/4-contest-kucina-di-kiara-una.html
Ti aspetto! Un bacione e buona giornata!
Sto cercando di immaginare il gusto, ma proprio non ci riesco...non era tra quei bambini che prendeva il gelato ciocco limone, ma solo perchè da piccola mangiavo solo i gelati dai gusti chiari!!!!(che scema che ero, solo con gli anni mi sono resa conto di cosa mi perdevo!!!!)
RispondiEliminaBuona giornat
Che dire? Ogni volta che passo di qua resto sbalordita e senza parole... la tua fantasia e la tua capacità di creare abbinamenti raffinati è impareggiabile. Ultimamente ho provato a fare degli gnocchi al cioccolato ripieni di pecorino, mi sono piaciuti, ma ho ammesso con me stessa che c'era ancora molto da lavorarci sopra. Poi arrivo qui e trovo tutte le risposte alle mie domande :)
RispondiElimina@kiara: vengo certamente a curiosare, grazie
RispondiElimina@mila: da piccola anche a me il gelato cioccolato limone faceva impressione, poi crescendo... Però credo che nel gelato comunque non li abbinerei neppure ora.
@mari: bella la tua idea degli gnocchi! da te sempre e solo ottimi spunti