Piccola pausa tecnica dal mondo nipponico, che qui sul blog arriva un po' filtrato ma che nella vita reale ha praticamente inglobato me e chi è costretto a vivermi accanto.
Non che non mi siano venute idee per ricette in stile giapponese, sia chiaro, ma in famiglia qualcuno reclama un pasto "normale", almeno ogni tanto. Traduzione: non proprio "come faceva mammà" ma almeno una vaga impronta mediterranea...
Quando da velato suggerimento l'esigenza si è tradotta in muta richiesta, con l'omaggio di una pianta grassa da tenere in cucina ed insieme di un cartoccio di moscardini tutto infiocchettato, mi si è come accesa una lampadina ed ho finalmente capito che era ora di esprimere con fatti concreti la mia disponibilità culinaria verso una tradizione più locale.
E infatti da una traccia napoletana di totani e patate sono partita, trasformando il piatto tradizionale in una profumata crema rosata, da servire tiepida, sul blog come in tavola, in alternativa alle mie giapponeserie o agli altrettanto frequenti rapidi menù estivi tutti insalate e frutta. Che sul blog non compaiono ma sulla tavola delle mie povere vittime sono praticamente entrambi quotidiani...
Il piatto è stato decisamente apprezzato, nonostante i tentennamenti iniziali della serie "Bello... però non si capisce cos'è!" Per fortuna poi almeno i moscardini sono stati riconosciuti, contribuendo ad abbassare la diffidenza a tavola insieme alla mia risposta alla domanda che sapevo implicita: "No, tranquillo, non ho usato ne' miso ne' soia..."
Crema di patate rosata con moscardini
ingredienti per 2 persone:
250 g di piccoli moscardini
700 g di patate, a dadini piccoli, a mollo in acqua fredda
1 pomodoro maturo, a pezzetti, con sua acqua
3 cucchiai vino bianco
1 cucchiaio prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio
1 peperoncino
2 cucchiai di olio extravergine
sale
Pulire con cura i moscardini eliminando la parte dura e sciacquarli bene sotto acqua corrente.
Tagliare il pomodoro a dadini e conservarlo nella sua acqua.
Sbucciare le patate, tagliarle a dadini di circa 1 cm e metterle a bagno in abbondante acqua fresca.
Saltare l'aglio sbucciato e il peperoncino in 2 cucchiai di olio fino a che l'aglio è dorato quindi levare sia aglio che peperoncino (cercavo un profumo, più che un sapore).
Nell'olio profumato gettare i moscardini ben scolati e saltare a fuoco medio fino a che rilasciano la loro acqua e poi la riassorbono. Ci vogliono circa 5 minuti.
Sfumare i moscardini con il vino e lasciar bene asciugare. Intanto scolare le patate e tamponarle con un telo pulito.
Unire in pentola le patate e rosolarle 3 minuti a fuco vivo, quindi unire pomodoro con la sua acqua e insaporire con un pizzico di sale.
Quando la parte liquida si è consumata unire 1 bicchiere acqua, coprire e cuocere piano per 15-20 minuti, fino a che le patate sono molto morbide. Con i dadini piccoli non ci vuole molto tempo.
Schiacciare le patate con una forchetta (o passarle, per una crema liscia), allungare eventualmente con qualche cucchiaio di acqua se si vuole una consistenza più fluida, regolare se serve di sale e spolverizzare con prezzemolo.
Servire tiepido o a temperatura ambiente, condito con un giro di olio.
Non che non mi siano venute idee per ricette in stile giapponese, sia chiaro, ma in famiglia qualcuno reclama un pasto "normale", almeno ogni tanto. Traduzione: non proprio "come faceva mammà" ma almeno una vaga impronta mediterranea...
Quando da velato suggerimento l'esigenza si è tradotta in muta richiesta, con l'omaggio di una pianta grassa da tenere in cucina ed insieme di un cartoccio di moscardini tutto infiocchettato, mi si è come accesa una lampadina ed ho finalmente capito che era ora di esprimere con fatti concreti la mia disponibilità culinaria verso una tradizione più locale.
E infatti da una traccia napoletana di totani e patate sono partita, trasformando il piatto tradizionale in una profumata crema rosata, da servire tiepida, sul blog come in tavola, in alternativa alle mie giapponeserie o agli altrettanto frequenti rapidi menù estivi tutti insalate e frutta. Che sul blog non compaiono ma sulla tavola delle mie povere vittime sono praticamente entrambi quotidiani...
Il piatto è stato decisamente apprezzato, nonostante i tentennamenti iniziali della serie "Bello... però non si capisce cos'è!" Per fortuna poi almeno i moscardini sono stati riconosciuti, contribuendo ad abbassare la diffidenza a tavola insieme alla mia risposta alla domanda che sapevo implicita: "No, tranquillo, non ho usato ne' miso ne' soia..."
Crema di patate rosata con moscardini
ingredienti per 2 persone:
250 g di piccoli moscardini
700 g di patate, a dadini piccoli, a mollo in acqua fredda
1 pomodoro maturo, a pezzetti, con sua acqua
3 cucchiai vino bianco
1 cucchiaio prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio
1 peperoncino
2 cucchiai di olio extravergine
sale
Pulire con cura i moscardini eliminando la parte dura e sciacquarli bene sotto acqua corrente.
Tagliare il pomodoro a dadini e conservarlo nella sua acqua.
Sbucciare le patate, tagliarle a dadini di circa 1 cm e metterle a bagno in abbondante acqua fresca.
Saltare l'aglio sbucciato e il peperoncino in 2 cucchiai di olio fino a che l'aglio è dorato quindi levare sia aglio che peperoncino (cercavo un profumo, più che un sapore).
Nell'olio profumato gettare i moscardini ben scolati e saltare a fuoco medio fino a che rilasciano la loro acqua e poi la riassorbono. Ci vogliono circa 5 minuti.
Sfumare i moscardini con il vino e lasciar bene asciugare. Intanto scolare le patate e tamponarle con un telo pulito.
Unire in pentola le patate e rosolarle 3 minuti a fuco vivo, quindi unire pomodoro con la sua acqua e insaporire con un pizzico di sale.
Quando la parte liquida si è consumata unire 1 bicchiere acqua, coprire e cuocere piano per 15-20 minuti, fino a che le patate sono molto morbide. Con i dadini piccoli non ci vuole molto tempo.
Schiacciare le patate con una forchetta (o passarle, per una crema liscia), allungare eventualmente con qualche cucchiaio di acqua se si vuole una consistenza più fluida, regolare se serve di sale e spolverizzare con prezzemolo.
- rivoli affluenti:
- la ricetta che mi ha ispirato è quella di "totani e patate" letta in un testo ricevuto in regalo anni fa, in tempi non ancora sospetti: AA VV, Cucina Napoletana, Bonechi, ISBN 88-8029-896-8
Buonooooooo i moscardini se li trovo quelli veri... sono una delizia. Buona serata.
RispondiEliminaBello...per un attimo ho temuto che nella crema di patate avessi inserito anche il cactus!!!
RispondiEliminaBello...per un attimo ho temuto che nella crema di patate avessi inserito anche il cactus!!!
RispondiEliminaadoro tutto quello che ha tentacoli: polpo, calamari, moscardino e i very mini polpetti chiamati da noi paraculini.... vacci a capire qualcosa nei dialetti :)) e allora.. che profumo di mare sia!!
RispondiElimina@edvige: "quelli veri" qui è un po' un'utopia...
RispondiElimina@virò: mai dire mai: fosse stata agave...
@ilaria: o caspita! "Paraculini" non l'avevo proprio mai sentito!
Grazie per il consiglio. E 'incredibile che ci sia tali opzioni e libero sviluppo! Ci si chiede come si possa rimanere sul Web un sacco di siti e traballante fatto male
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