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taccole, lineari, in crema di latte



Vado di cucina classica, oggi. Poche parole e pochi gesti per un piatto che può essere interpretato con qualsiasi altra verdura e anche con un mix di verdure di stagione, che si può speziare alleggerire o rinforzare con mille sfumature (brodo o pomodoro invece di latte? gratinato con aggiunta di formaggi, bacon o uova? profumi indiani oppure africani o anche nordici a gogò?) e che può essere reso più elegante e fotogenico in mille modi.

Ma a me oggi non va di pensare, quindi resto basica. Ne esce una ricetta lineare, che punta sul velluto avvolgente della salsa e sul contrasto semplice tra la dolcezza delle taccole (i "piattoni" o "mangiatutto" della mia infanzia) ed il pungente deciso del pepe a forzarne la pulizia. E poi mi rilasso. 

A volte basta anche così poco a dare una riposante sensazione di abbondanza. Se se ne fa un piatto consolante le dosi sono per due...


Taccole semplici, in crema di latte e pepe

per 4 persone coe contorno:
400 g di taccole
1 piccola cipolla
350 ml di latte
1 cucchiaio di farina
30 g di burro
1 foglia di alloro
sale
pepe nero al mulinello

Mondare le taccole e scottarle in acqua bollente salata per 5 minuti, quindi scolarle, raffreddarle subito in acqua fredda perchè non perdano colore e tagliarle a losanghe.

Tritare molto finemente la cipolla e stufarla a fuoco bassissimo per una decina di minuti nel burro fuso con la foglia di alloro.

Unire le taccole, far insaporire velocemente, quindi spolverizzare con la farina, mescolare bene, salare leggermente e versare nel tegame il latte.

Portare a leggerissimo bollore e cuocere per circa 10 minuti, mescolando ogni tanto, fino a che si è formata una bella salsa liscia e cremosa.

Eliminare l'alloro, spolverizzare con un'abbondante grattata di pepe e servire.

  • rivoli affluenti:
  • credo si tratti della reminiscenza storica di una ricetta dell'adolescenza letta ai tempi su un vecchio numero della Cucina Italiana, se non sbaglio. L'allure è un po' quella...

Commenti

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