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Piccoli sfizi con i Nergi: puntata 1


Non so cosa si aspettassero esattamente da me gli organizzatori del sito dedicato al Nergi quando mi hanno proposto di scrivere per loro alcune ricette da Nergi Food come blogger.

Il Nergi è un frutto affascinante: ricavato da un incrocio naturale con una pianta della famiglia delle liane in Nuova Zelanda  ed ora prodotto anche in Italia con principi di agricoltura sostenibile, ha l'aspetto di un kiwi in miniatura dalla buccia liscia e lucida. A mio parere è quasi una via di mezzo tra kiwi ed uvaspina, sia per formato che per consistenza, anche se il sapore è dolce e decisamente vicino a quello del kiwi.

Il suo aspetto piccolo e carino, la sua freschezza e la sua facilità d'uso (basta lavarlo...) lo rendono facile da proporre in ricette semplici e salutari dedicate ai bambini. E così in effetti era partito il progetto, come Mammanergissima.



Se non che, pensando per mia deformazione a frutta quasi solo in piatti salati, e piena di memorie e pensieri per concetti culinari anni '80 (prevalentemente "kiweschi" e "salsosi") e per la cucina britannica (prevalentemente "gooseberresca" e goduriosamente "dessertosa") rischiavo di deviare troppo rispetto alle caratteristiche intrinseche del frutto.

Ho pensato allora ad altre tradizioni, soprattutto orientali, dove è più naturale che da noi miscelare la frutta al salato. Ho dunque trascurato un pochino quella visione di "golosità da bambino" che il concept Mammanergissima richiedeva e mi sono dedicata più al progetto Nergifood, che mi ha permesso di stravolgere un po' le carte.

Così propongo tre ricette "da adulti" e una un pochino più addomesticata e  "younger". E' pensata meno da mamma e più da zia, a dire la verità, per due nipotini curiosi e golosi che quando vengono a pranzo da me si aspettano comunque "piatti strani"... E, avverto tutti, nemmeno la ricetta per bambini è un dolce!

Nonostante a me piaccia preparare tutto direttamente dal principio, un caratteristiche che devono avere queste ricette è che siano facili e veloci da preparare. Adotto quindi alcune semplici "scorciatoie" che rendono piacevole la realizzazione delle ricette anche a chi non ha tanto tempo o tanta manualità in cucina.

Le prime due ricette sono proprio così: semplici, veloci e molto sfiziose nel risultato e propongono l'abbinamento dei Nergi con il formaggio in due moti assolutamente differenti: per i grandi dei fingerfood con una salsa speziata di Nergi un pochino ispirata ai chatni indiani, per i piccoli dei golosi bocconcini di pane alle erbe e Nergi, che riprende un po' il concetto della schiacciata all'uva toscana, qui però povera di zucchero e ricca di parmigiano.

Per "i grandi" dunque:



Composta speziata di Nergi su chips di mais con chèvre al limone

ingredienti per 16 pezzi:
250 g di Nergi
140 g di formaggio chèvre fresco
16 chips di mais bianco (ma anche giallo)
40 g di zucchero di canna
20 ml di aceto di mele (o di riso)
1 limone
1 rametto di basilico
1 rametto di menta
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere
1/4 di cucchiaino di peperoncino in fiocchi
sale


Mettere da parte 8 Nergi e tagliare gli altri in 4 pezzetti. Levare da metà del limone una spirale di scorza. 

Mettere i Nergi tagliati in un pentolino con le spezie, la scorza, lo zucchero, l'aceto, 4 foglie di basilico, 4 foglie di menta, un pizzico di sale e 50 ml di acqua. 

Portare a leggero bollore e cuocere a fuoco basso per circa 20 minuti, mescolando di tanto in tanto, fino a che si è tutto ridotto ad una composta abbastanza densa.

Tagliare a metà i Nergi rimasti. Schiacciare delicatamente i frutti cotti con il retro di un cucchiaio perchè si trasformino in una sorta di pasta, unire i frutti freschi e il succo del limone.

Cuocere, sempre a fuoco basso, per altri 5 minuti, quindi spegnere, regolare se serve di sale, lasciar raffreddare ed eliminare la scorza di limone. Se ne avanza si conserva in frigo ben chiusa anche per un mese.

Lavorare a spuma lo chèvre con un pizzico di sale e il resto della scorza di limone grattugiata finemente. 

Poco prima di servire spalmare un cucchiaino di formaggio su ogni chip di mais. Disporre mezzo cucchiaino di composta speziata di Nergi sopra il caprino adagiando sulla cima un mezzo frutto di quelli semicotti.



Decorare ogni bocconcino con una fogliolina di basilico o di menta e servire subito. (Questa ricetta è anche gluten free.)


...
Per i bimbi, invece:



Rosette di Nergi alle erbe con pecorino e parmigiano

per 24 bocconcini:
24 Nergi, circa 250 g
500 g di pasta di pane pronta
40 g di pecorino grattugiato
30 g di parmigiano grattugiato
1/2 rametto di rosmarino
4 foglie di salvia
3 o 4 cucchiai di zucchero 
3 cucchiai di olio extravergine leggero, più 1 per la teglia

Tritare grossolanamente gli aghi di rosmarino con le foglie di salvia. 

Unire alla pasta di pane 3 cucchiai di olio, il parmigiano, 30 g di pecorino le erbe tritate e lasciar riposare una mezz'ora coperto a temperatura ambiente. 

(PS: se fosse destinato ad adulti aggiungerei all'impasto anche due cucchiaiate di pancetta tritata grossa e passata in padella per renderla croccante e una bella grattata di pepe nero)

Dividere l'impasto in 24 palline e stenderle in striscioline da circa 4 x 10 cm.  



Rotolare i Nergi nello zucchero quindi avvolgerli uno per volta in una striscia di pasta, lasciandoli sporgere verso l'alto. Ungere 24 stampi da muffin piccoli (oppure una teglia unica) e disporvi i rotolini con i Nergi in alto. Lasciar lievitare altri 30 minuti.



Spolverizzare con il pecorino rimasto e infornare a 220 °C per 15 minuti se sono rotolini individuali, per 20 minuti se è una "torta di rose" unica. 

Servire tiepidi come sfizio del momento o freddi, avvolti in carta da forno, rappresentano un'ottima merendina anche da portare a scuola.



Ma io qui non riuscivo a non sbocconcellare...



Con queste ricette partecipo al progetto Il Nergi della Domenica.
  • rivoli affluenti:
  • per saperne di più sul nergi e scoprire tante sfiziose ricette.... basta curiosare su facebook e instagram! 
  • alternativa alle chips pronte: preparare una polenta soda, tagliarla molto fine e friggerla.
  • alternativa alla pasta di pane pronta: preparale come questa base, comunque poco impegnativa e abbastanza veloce.
  • la ricetta "young" è dedicata anche alla mia cognatuzza, madre dei due gioielli, oggi proprio da festeggiare!

Commenti

  1. Bravo ! Votre blog est l'un des meilleurs que j'ai vu !
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  2. Grazie conosco il Nergi da tempo avevo fatto anche un post con la storia ecc. ma purtroppo a Trieste ancora non li ho visti spero sempre prima o poi... Intanto prendo nota. Buona serata un abbraccio

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  3. @edvige: in effetti cominciano ora a vedersi in giro. Comunque a me piacciono tantissimo!

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  4. Credo sul sapore, sulla novità ma sarò polemica: abbiamo bisogno di altra frutta quando tanta ne viene buttata ed i produttori sono costretti a non coltivarla più? Certo, sono cose da "fudbloggher" ma c'è troppa incoerenza intorno a questo mondo: da una parte si vuole salvare la tradizione ed i prodotti di un tempo e di conseguenza i produttori, dall'altra: via tutto il vecchio ed avanti col nuovo: boh :-( Ciao Annalena, attendevo nuove per Venezia, sempre che tu abbia piacere che venga ad ascoltarti.

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    Risposte
    1. il problema della frutta buttata non dipende dalla nascita di nuove idee ma da un sistema di meccanismi economici molto complesso e di certo spesso aberrante. Ben venga, secondo me, un frutto semplice da mangiare e molto appetibile, se favorisce in generale la propensione verso la frutta di chi magari non ne è golosissimo. Il nuovo ed il vecchio a mio parere non stanno nel tipo di frutta ma nella mentalità con cui ci si approccia ad un consumo più sano e più sostenibile possibile. Essendo i Nergi coltivati da agricoltori italiani con metodi sostenibili direi che il problema qui si pone meno, per dire, rispetto alle banane che tutti diamo per scontate. Un abbraccio.

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