Con dicembre iniziano ad apparire ovunque gli spunti per i menù delle feste. Qui non ancora. C'è per la verità anche pronto il racconto di una cena intera, da menù leggero e sofisticato quel tanto che basta ad essere pubblicato in dicembre: ha aperto le danze natalizie sulla mia tavola e freme per vedere la luce sul web, ma deve aspettare ancora un pochino, Giusto il tempo di questo post, che ho voglia invece di dedicare al "piacere dell'inverno".
Saranno le mie ascendenze nordiche, saranno le temperature basse e le cime in lontananza coperte di neve, ma a me, saltando quasi a piè pari il mood autunnale, è scattato in questi giorni il gusto del "clima freddo in casa calda". Così ecco qui non il raffinato fumetto di cui si tratterà nella prossima puntata, ma una bella zuppa densa e scura, di quelle che si possono preparare solo ora, con i cavoli neri nel meglio della loro stagione e la voglia assoluta di coccole, conforti e abbracci.
Ispirata in partenza alla classica ribollita toscana per l'unione di cavolo nero, fagioli e pane, rispetto a quel caposaldo gastronomico la ricetta è semplificata nella quantità di ingredienti, ampliata negli aromi e decisamente scurita nell'aspetto, con accenni bianchi ad occhieggiare qua e là per un effetto visivo più articolato.
Sarà contento l'essere che ho a fianco, che (quelle poche volte in cui ci si mette) non cucina cercando l'armonia dei gusti ma sfrutta il proprio estro nell'accostare i colori. E questa è, alla fine una zuppa innegabilmente dark. Ovviamente da servire in scodelle nere...
Zuppa dark di fagioli neri, cavolo nero e pane nero... al cumino nero!
per 4-6 persone
250 g di fagioli neri,
1 bel cespo di cavolo nero, circa 400 g
300 g di patate
1 piccola cipolla
3 fette di pane nero raffermo
1 l di brodo vegetale leggero
1 cucchiaino di semi di cumino nero
1 foglia di alloro
2 cucchiai di olio extravergine leggero
3 cucchiai di olio extravergine novello
sale
pepe nero al mulinello
Mettere a mollo la sera precedente i fagioli. Sciacquarli poi e lessarli in acqua fresca con l'alloro per 2 ore. Quando sono morbidi salarli leggermente e spegnere. Quando sono tiepidi scolarli e frullarne circa la metà.
Tritare finemente la cipolla e farla appassire dolcemente in pentola con 2 cucchiai di olio leggero e i semi di cumino; intanto mondare i cavoli, eliminare le parti più dire dei gambi e tagliarli a pezzetti.
Versare i cavoli nella cipolla e lasciar cuocere coperto per una decina di minuti, fino a che sono diminuiti di volume.
Tagliare le patate a cubetti e versarle nella pentola insieme ai fagioli interi; coprire con il brodo bollente e, alla ripresa del bollore, unire anche i fagioli passati, facendo poi cuocere dolcemente semicoperto per un'ora.
Regolare di sale, unire il pane ridotto a pezzetti e cuocere 10 minuti, quindi spegnere e far riposare almeno un paio di ore, ma meglio tutta la notte.
Il giorno dopo riscaldare la zuppa, unendo 1 o 2 bicchieri di brodo se servono, dividere in scodelle individuali e condire con un giro di olio novello e una decisa macinata di pepe.
- rivoli affluenti:
- i fagioli neri sono molto diffusi in Centro America e, come azuki, in Oriente, ma questi che ho usato sono di origine italiana,
Beh il commensale strettamente in nero..un buon bicchiere di ...nero ..buonoooo grazie e buona settimana.
RispondiEliminadark fino in fondo, insomma! Bellissimo...
RispondiEliminaAmo il vostro articolo, lo trovo molto ben scritto e strutturato cambia perché spesso non arriva a vedere questo tipo di articolo.
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