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crema di topinambur alle mandorle: semi che attecchiscono...


Pensavo ad una zuppa che avesse le caratteristiche dell'anno all'inizio: ricca di buone intenzioni e confortante fin dagli esordi, ma con una certa leggerezza di base.

Partivo da una zuppa spagnola tradizionale, l'ajo blanco a base di aglio e mandorle, che lega sprint e morbida dolcezza (sarà un anno così, mi auguro...), per tradurla il versione invernale e un filo più locale per me. 


Pensando ad una crema chiara e calda ho deciso di aggiungere i topinambur e di sostituire le mandorle ridotte in farina della ricetta classica direttamente con il latte di mandorle, che potevo ricreare grazie ad un panetto siciliano di pasta di mandorle con cui avevo già osato in precedenza contaminare una ricetta salata.


Dopo aver cucinato, servito e consumato la mia bella zuppettina rivista, sono ricordata che qualche tempo fa avevo assaggiato un piatto simile preparato nientepopodimenocchè... dallo chef Giorgio Trovato. Sono andata a ripescare appunti e foto di allora: non il primo che passa: Trovato è lui! 



La sua ricetta, preparata durante un incontro sulla cucina salutare organizzato da Alpro, prevedeva di lessare i topinambur in latte di mandorle (per la precisione questa bevanda, a base di mandorle non tostate e senza zucchero), salare pochissimo e solo alla fine e decorarne il passato con mandorle fresche, tostate intere nel sale con il guscio, poi sgusciate e tritate, con semi di zucca e con briciole di pane integrale tostato. Ovvero questo capolavoro di bellezza e di gusto:



Ripensandoci ora e confrontando i risultati delle le due ricette, ho capito che tutti i miei bei ragionamenti su cibo leggero e consapevolezza nutrizionale sono molto relativi e che nell'impiattare ho miglia e miglia ancora da percorrere prima di raggiungere un risultato decente. 

Almeno in fatto di gusto non gioco poi così male le mie carte... vai a vedere se è tutta farina del mi sacco o reminiscenza inconscia di quell'incontro del novembre 2015!



Crema di topinambur alle mandorle, con aglio e pepe rosa

ingredienti per 2 persone:

600 g topinambur
20 g pasta per latte di mandorle (zuccherata...!)
2 spicchi di aglio
1 ciuffetto di rosmarino
1 cucchiaino di grani di pepe rosa
1 cucchiaio di aceto bianco
1 cucchiaino di olio extravergine leggero
sale

Sbucciare i topinambur, mettendoli a bagno a mano a mano in acqua acidulata con aceto perché non si ossidino. Scaldare 600 ml di acqua e sciogliervi la pasta di mandorle. Tritare l'aglio.

Sciacquare i topinambur, tagliarli a piccoli pezzi regolari (così la cottura si abbrevia) e rosolarli brevemente con l'aglio e il rosmarino nell'olio caldo.


Unire l'acqua il latte di mandorle,  3 o 4 grani di pepe rosa e un pizzico di sale e lasciar sobbollire per 15 minuti.


Levare il rosmarino e ridurre tutto in crema con il frullatore ad immersione.


Scodellare la crema in ciotole individuali, decorare la superficie con il resto del pepe rosa e con qualche ago di rosmarino fresco e servire ben calda.


  • rivoli affluenti:
  • lo chef Trovato, tra le varie cose, per chi non lo sapesse, è pure presidente della Federazione Italiana Professional Personal Chef 
  • vorrei ringraziare Alpro per avermi invitato a quell'incontro: i semi giusti evidentemente attecchiscono e danno frutti interessanti anche a distanza di tempo!

Commenti

  1. L'impiattamento avrà anche la sua importanza, per carità.. ma è sopravvalutato, a volte vedi quadri perfetti con due stupidate dentro.. io guardo più la sostanza (e qui ce n'è) e poi secondo me sei bravissima invece, Ottimo!

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  2. Molto originale l'insieme mi piaciono tutti gli ingredienti da provare. Grazie e buona giornata e anche buon anno 2017 nel caso non fossi passata perchè pc è più in tilt che funzionante. Ciaooo

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    Risposte
    1. Buon anno Edvige! In effetti forse ancora non ci eravamo salutate... sono un po pure io di memoria corta, scusami.

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  4. Grazie per questo articolo, che contiene un sacco di buoni consigli. Questo è qualcosa che ho avuto un momento difficile comprensione prima.

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  5. stupenda, l'ho provata ed è venuta una leccornia. La classe non è acqua, mi inchino; grazie. Ciao, Raffaella

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