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dietro le quinte di una tavola settecentesca


Oggi esce sul sito dell'MTC un articolo sui segreti di una tavola di Natale elegante. Facile, uno dice, che ci vuole a mettere lì due tocchi rosso e oro per una bella tavola a tema natalizio?! E no: qui si tratta di tutt'altro... 

Nell'articolo per MTC approfitto del periodo in cui sono tutti un po' più attenti ai "dettagli di contorno" che fanno del Natale un'occasione speciale anche a tavola per raccontare quanti piccoli segreti di gusto e di armonia si possono imparare dalla storia, attualissimi ed assolutamente applicabili alla nostra apparecchiatura da festa contemporanea nonostante ci vengano rivelati da una tavola... di trecento anni fa!

Poche parole, qui: un servizio di Maioliche di Bassano del 1760 da il via ad un turbine di emozioni e di ragionamenti che, alla fine di tutto, si dedicano alla felicità di cuore, occhi e palato dei commensali. La tavola allestita nella vetrina di Altomani & Sons, prestigiosissima galleria d'arte antica di Milano e Pesaro. E non come set fine a se stesso: è la presenza di punta dell'MTC a Milano, sotto gli occhi del mondo fino al 6 gennaio!

Tutti i dettagli di questa tavola ed i segreti da essa rivelati sono  nell'articolo su MTC. Qua dentro invece racconto per immagini un po' di "dietro le quinte", sperando che, per quanto rubate e imperfette tecnicamente, questa foto aiutino a comprendere non solo il lavoro che è stato svolto nel pensare e comporre questo progetto, ma soprattutto l'entusiasmo con cui tutti hanno partecipato!

Dire che abbiamo bloccato il traffico di un sabato natalizio in zona Montenapoleone a Milano è riduttivo: non solo il fotografo ufficiale Aldo Stefanni era fisicamente piazzato in mezzo alla strada, ma davanti alla vetrina era un continuo sostare di persone curiose. Quando ho visto un bambino tirare per la manica la mamma dicendole: "Vieni, guarda che bello!" ho capito che eravamo sulla strada (appunto!) giusta.



Backstage classico: la regolazione interna delle luci. Equilibrismi e piccoli trucchi perché la tavola risaltasse di luce propria, senza lampade da fotografo ma in un set che spendesse naturalmente per le foto e anche dopo, con opere d'arte sullo sfondo, in penombra, a ricordare che non si tratta di una "casa" proprio qualsiasi.


Prime prove, con tovaglioli sagomati a rosa da infilare nella zuppiera che fa da centrotavola insieme alla lista delle vivande ed al bouquet in arrivo. Poi scartati: tutto troppo! Alla fine rami verdi natalizi e bacche di rosa canina, di un rosso antico e delicato, sono più che sufficienti ad una tavola già "decorata" dall'importanza delle maioliche. niente rose di tessuto, ed il menù come "abbandonato" su un lato del tavolo, studiatamente a caso.



Piaceva al gallerista che la tavola fosse "sorvegliata" dall'austero ritratto del più godereccio in verità Agostino Gallo, padre dell'agronomia italiana ed autore nel 1565 del trattato Le dieci giornate della vera agricoltura e dei piaceri della villa". Ma anche dedicare la tavola al Natale attraverso una bella Natività... Questa la prova dell'allestimento con un dipinto quattrocentesco di Biagio d'Antonio Tucci, la Madonna in Adorazione del Bambino



Alla fine ha vinto il ritratto di Agostino Gallo, dipinto da Agostino Galeazzi a metà del '500, ma una Madonna con Bambino è rimasta in secondo piano, come si intravede in una delle foto dell'articolo su MTC.  Gallo intanto, oramai in pole position, sembra adocchiare con interesse  una bottiglia di Dom Perignon del 1947 appena piazzata proprio sotto il suo naso!


Si torna ai dettagli della tavola, dedicando attenzione alla scelta delle posate, tutte d'argento ma di epoche differenti.


Poi si controllano i più minuti particolari, perché una tavola di classe non può trascurane nemmeno uno.



Un'ultima ritoccata alle luci dai diversi punti di vista: Troppo poche! Troppe!

E finalmente la tavola completa, in tutta la sua magnifica storia di passato e presente, pronta ad accendersi nella vetrina di Altomani e in quella dell'MTC!


Alziamo i calici, finalmente e brindiamo (con l'occhio in alto a sinistra, come al solito) in attesa che si accendano le luci del Natale.


  • rivoli affluenti:
  • la pagina facebook di Altomani, per curiosare tra le passate e le prossime iniziative
  • ringrazio Aldo Stefanni per la prima foto... visibilmente migliore di tutti gli altri miei pasticci!
  • no, però... questo menù lo sviluppo davvero nei prossimi giorni, o quando mi ricapita di avere a disposizione, oltre a tutto il resto, uno champagne del 1947 su una maiolica del 1760?!

Commenti

  1. Mamma mia magnificenza stupendo posso immaginare il grande lavoro dietro le quinte e non solo. 1947 deve essere forse anche buono non so quanto durino. .. ho bevuto un Ciro' del 68 era favoloso e un barolo del 1978 come li ho avuti. ..te lo racconterò ora ho solo le bottiglie. .vuote.Una tavola sontuosa. Grazie di averla condivisa le immagini anche le preparazioni tutto molto vivo e bello. Grazie ancora buona serata un abbraccio. 😚😚

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    Risposte
    1. in effetti è stata un'esperienza davvero esaltante, felice di averla potuta condividere virtualmente...

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  2. Risposte
    1. vero Giulia, per un giorno immersa nella bellezza assoluta. Cose che possono riconciliarti con il mondo...

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