Vivo con un essere surreale, che riesce a scovare un "noi" anche in alcune piccole cose che in realtà partono da presupposti completamente diversi. Lo ammetto: è un'esperienza impegnativa ma positiva, assolutamente indispensabile alla vita, se si ha un minimo di senso dell'ironia.
L'altro giorno arriva tutto bello contento da un viaggio proponendo di festeggiare il suo rientro con un piatto di riso di sua invenzione. "Un momento che controllo le dosi", mi dice, e si mette a scartabellare sul cellulare. Mi sembra così strano non solo che abbia elaborato una ricetta lontano dai fornelli (di solito è uno che in cucina improvvisa con quello che si trova davanti) ma che addirittura se la sia segnata (ribadisco il concetto dell'improvvisazione estrema!), che gli chiedo come mai l'abbia addirittura scritta.
Con il massimo della naturalezza risponde che in realtà è una ricetta che nel 2005 aveva inventato (o sentito raccontare da qualcuno, o assaggiato, non ricorda ma non ha importanza) e che l'idea gli era talmente piaciuta da cambiargli la vita in cucina: non solo aveva da quel momento cominciato a tostare sia riso che pasta ogni volta che si metteva a i fornelli, ma per sicurezza aveva pure inviato via mail la descrizione della preparazione alla sua fidanzata di allora, che abitava lontana, per averne traccia quando la fosse andata a trovare.
Era, appunto, in quella mail di 13 anni fa che stava cercando di ripescare le dosi degli ingredienti... Fingo ovviamente di nulla (e vieto qualsiasi tipo di considerazione estemporanea a chiunque!) e mi metto ai fornelli seguendo le sue istruzioni.
Si scopre che ne' dosi ne' tempi sono segnati quindi andiamo a sentimento. Evidentemente la fidanzata precedente o era brava in cucina oppure molto intuitiva. Modifico appena qualche dettaglio, ovviamente concordando tutto con lui, come unire lo zafferano a fine cottura invece che a metà, sfumare la birra in tostatura invece di aggiungerla in ultimo, sostituire il prezzemolo con il rosmarino (lui stesso si chiede perché avesse segnato prezzemolo...), e tenere un pizzico di erbe fresche da unire alla fine.
Scodelliamo il riso nelle ciotole colorate regalateci dalla sua mamma. Il risultato è ottimo di sapore e allegro come aspetto. Manca un poco di mantecatura, a voler fare i pignoli, ma in fondo nessuno ha mai parlato di risotto! Se decidiamo per un paio di piccoli accorgimenti tecnici, abbiamo il piatto pronto per la prossima volta che degli ospiti vorranno sperimentare la "nostra" cucina. Eviterei gli ex, magari.
Il riso dell'essere, con zafferano, pancetta e birra
per 4 persone:
350 g di riso arborio
40 g di pancetta affumicata
40 g di pecorino
100 ml di birra weiss
800 mo di brodo leggero di carne
1 bustina di zafferano in polvere
2 spicchi di aglio
1 rametto di rosmarino
2 foglie di salvia
4 rametti di timo
1/2 cucchiaio di foglie di maggiorana (le mie secche)
2 cucchiai di olio extraergine
pepe nero al mulinello
sale
Ridurre la pancetta a dadini, tritare fine l'aglio e le erbe, grattugiare il pecorino; portare a bollore il brodo.
In una casseruola di rame saltare nel'olio caldo la pancetta con l'aglio.
Unire il riso con metà delle erbe, far tostare qualche minuto e sfumare con la birra.
Versare poi la metà del brodo e lasciar asciugare a fuoco medio, rimestando ogni tanto. Unire poco per volta altro brodo fino a che il riso è quasi morbido e gonfio.
Unire un un'ultima cucchiaiata di brodo in cui è stato sciolto lo zafferano, poi 3/4 del pecorino e il resto delle erbe; regolare di sale, spolverizzare di pepe, mescolare bene, spegnere, coprire e lasciar riposare il riso per un paio di minuti.
Distribuire nei piatti individuali, decorare con un rametto di timo o un'altra delle erbe fresche e servire con pepe e pecorino a parte.
- rivoli affluenti:
- credo che questa ricetta possa inaugurare una serie, quella dei piatti surreali in sè o nella loro storia creativa!
- una canzone mi risuona in testa, intanto...
Tutto quello che prevede la presenza del riso io me ne faccio subito una scorpacciata almeno visivamente ora qui ma non perdo l'idea. Ottimo accostamente goloso almeno per il mio palato. Preso nota ovviamente e ringrazia "l'essere" per questa idea :D
RispondiEliminaBuona giornata.
e pensare che per una questione di pochi giorni queste cose non possiamo raccontarcele dal vivo... UFF!
EliminaRecord eccellente, continua in questo modo
RispondiEliminavoyance mail gratuit en ligne