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spezzatino africano o asiatico? In ogni caso con patate dolci, arachidi e cocco

Qualche giorno fa per il Keep Calm & What's for Dinner, la rubrica salvacena giornaliera della dell'MTC in versione facebook, Eleonora ha pubblicato una ricetta di pollo alle arachidi che al primo sguardo credo avesse origini thai, indiane o indocinesi in generale.

Non sono riuscita a commentare, chissà perchè, quel post ma avrei voluto dire all'autrice che la ricetta a me suonava anche mooooolto africana, se ci fosse stato manzo al posto del pollo e qualche pezzo di patata dolce. Di conseguenza la lettura di quel post mi ha spinto a rituffarmi nei vecchi testi di cucina per verificare le ragioni di questa sensazione di familiarità.

E saltano fuori il domada gambiano, il mafe senegalese e infiniti altri stufati o zuppe dell'Africa Orientale, sempre a base di verdure ed in cui la carne compare raramente, se disponibile, in genere come ritagli di manzo, trippe, montone o pollo, ma anche pesce per i Paesi costieri.

Hanno tutti in comune con la ricetta di Eleonora arachidi, pomodoro e peperoncino, mentre manca il cocco e sempre compaiono verdure a grossi pezzi, tipo patate dolci, manioca, platano, zucca o carote, che in partenza sono la vera sostanza del piatto. Nei Paesi della costa Est che hanno avuto storici contatti con l'India la miscela di spezie è più complessa e capita ci sia nella preparazione anche latte acido oppure cocco, mentre , a Ovest a volte l'unico insaporitore è il peperoncino.

Visto che quando l'impulso a cucinare comanda non si può che ubbidire, una volta confermata culturalmente la sensazione di africanità, ho controllato ciò che avevo già a disposizione in casa... ed ho fatto di testa mia, perchè in omaggio della sospettata origine thai della ricetta di partenza ho tenuto il cocco, ho aggiunto limone e ho sostituito zenzero, peperoncino e garam masala con una profumatissima pasta di curry thai, mentre per portare il tutto in Africa ho unito cipolla e patate dolci.

A differenza di quello che faccio di solito, qui oggi ne' cocco ne' pomodori freschi ne' arachidi pestate al mortaio ne' curry home made: avevo poco tempo e in casa quasi solo scatolame, come tutti, oltre ad un pezzo di polpa di manzo e ad una grossa patata dolce. E così è uscita una ricetta che contamina continenti, più che nazioni. Un po' come sarebbe successo se ad approdare sulle coste africane secoli fa non fossero stati gli Indiani ma i Tailandesi...
MANZO CON PATATE DOLCI ALLE ARACHIDI E COCCO
ingredienti per 4 persone:
700 g di polpa di manzo
600 g circa di patate dolci
1 piccola cipolla
1 spicchio aglio
1 limone (o, meglio, 1 lime)
2 cucchiai latte di cocco in polvere
1 cucchiaio abbondante di burro di arachidi
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1/2 cucchiaio di pasta di curry giallo thai
1 ciuffetto di coriandolo fresco
2 cucchiai di olio di arachidi
sale

Ridurre la carne a dadini da 1,5 cm e la patata a cubetti da meno di 1 cm, mettendo questi a bagno in acqua man mano che vengono pronti per evitare che anneriscano.

Sciogliere pomodoro, cocco e burro arachidi in una tazza di acqua. Tritare finissimo l'aglio e grattugiare la cipolla. Tritare le foglie di coriandolo e conservarne i gambi.

Scaldare l' olio con aglio, cipolla e i gambi di coriandolo e dorarvi la carne in modo che si sigilli su tutti i lati.

Unire la pasta di curry e, appena comincia a profumare, la ciotola con il mix sciolto. Mescolare bene e lasciar cuocere per una decina di minuti (ma anche due ore, se si usa muscolo e preferisce la carne tenerissima).

Unire le patate, regolare di sale e cuocere altri 20 minuti, fino a che sia carne che patate sono tenere.

Levare i gambi di coriandolo, unire il succo di mezzo limone, spolverizzare con le foglie di coriandolo tritate e servire, eventualmente con spicchietti di limone a parte ed accompagnato con polentina di miglio oppure riso bianco.
PS: questa a seguire la foto scattata alla stessa ricetta da Tamara quando l'ha replicata: quanto sembra più buona fotografata così?! 
  • rivoli affluenti:
  • la ricetta di Eleonora su MTC era per il Keep Calm del 2 febbraio.

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