Passa ai contenuti principali

la virtù della contezza

Capita di incontrare persone davvero straordinarie, ogni tanto nella vita. Ad esempio ho un'amica molto intelligente che non vedo quasi mai, con cui ci mandiamo spesso messaggi non so perchè per interposta persona invece che sentirci direttamente, che scrive benissimo senza tirarsela e che adoro per il suo senso dell'umorismo.

Parliamo raramente di casi personali e quasi solo per farci battute spiritose sopra, ci incrociamo dal vivo di rado per via del vorticare delle reciproche vite e stranamente sempre con altre persone nei paraggi, quindi onestamente è difficile spiegare come il legame sottile che ci unisce sia riuscito ad essere anche tanto indifferente alle definizioni convenzionali. Sarà che ogni tanto ci scappa una mail di quelle proprio da manuale, che ti stamperesti e ti porteresti appresso per tutto il giorno perchè basta guardarla per sorridere...

L'altro giorno ci scrivevamo perchè stanamente entrambe avevamo tempo in contemporanea ma una laringite rendeva difficile il dialogo telefonico e mi ritrovo nella sua mail questa frase:  "Ormai pratico la virtù della contezza. Cioè del rendermi conto di quello che ogni giorno mi dà piccola gioia..."  

Che altro serve aggiungere?! Solo che la mail di questa adorabile persona si chiudeva con: "penso che un buon brodo di pollo e zenzero sia una coccola che ti devi". Lo dicevo, no, che questa donna è un genio?! Ed eccolo qui, grazie anche a lei, il brodino consolatorio per il corpo e per l'anima. Ed in contemporanea un utilizzo carino per un'altra manciata dei maltagliati che ultimamente mi invadono casa...

Alla fine è solo un brodino, un po' giapponesizzato, per mia deformazione, ma semplicissimo, profumato, fatto al momento senza pensare. E senza pesare nulla, da cui l'approssimazione nelle dosi della ricetta... I maltagliati sono tranquillamente sostituibili con un pugno di riso o, ancora meglio, con dei noodle asiatici.



Brodino delle coccole
ingredienti per 1 persona:
1 pezzo di polpa di pollo grande come una tazzina da caffè
1 pezzetto di porro
1 piccola carota
1/2 gambo di sedano
1 spicchio di aglio
1 pezzetto di zenzero grande il doppio dell'aglio
1 o 2 cucchiai di salsa di soja
1 manciata di maltagliati
sale
(2 funghi shijtake secchi, optional)

Tagliare il porro a bastoncini, la carota a fettine diagonali, il sedano a julienne e pestare leggermente l'aglio e lo zenzero.

Mettere tutto in una casseruola con una tazza di acqua fredda, coprire e portare lentamente ad ebollizione con un pizzichino di sale.

Intanto tagliare a striscioline il pollo e, quando le verdure cominciano ad intenerirsi, unirlo al brodo insieme ad un cucchiaio di salsa di soja.

Lasciar cuocere qualche minuto ed unire i maltagliati, fino a che il pollo è chiaro ma ancora succoso e la pasta è morbida.

Spegnere, se serve condire con ancora qualche goccia di soja e servire in tazza, con un cucchiaio ed una copia di bacchette per "pescare" i maltagliati, se sono irregolari come i miei e più grandi del cucchiaio.

Ci starebbero bene anche un paio di funghi shijtake, messi a bagno una mezz'oretta in acqua tiepida, tagliati a pezzettini (esclusi i gambi) e poi cotti con acqua, 1 goccio di mirin e mezzo cucchiaio di salsa di soja fino a che sono morbidi, scolati ed uniti alle verdure di partenza. Mi sono semplicemente venuti in mente dopo, perchè davvero cucinavo senza pesare/pensare...
  • rivoli affluenti:
  • nella stessa mail mi citava un racconto di Edgar Allan Poe su una coltivatrice di bonsai di cui non ricorda il titolo... così di Poe dovrò spulciarmi tutti i Racconti, dal 1835 al 1849!

Commenti

  1. ciao acqua,
    mi piace questo brodino coccoloso e anche l'idea della tua amica, molto semplice ma efficace.
    besos

    RispondiElimina
  2. @babs: piacevole, semplice ed efficace come lei!

    RispondiElimina
  3. Il brodo per me è una super coccola! Lo zenzero aggiunge un tocco di frizzante energia :-)

    RispondiElimina
  4. Anche per me un buon brodo caldo di carne vuol dire coccole, perchè mi ricorda quelleche mi faceva mia nonna quando ero malata...
    è la seconda ricetta che trovo in questi giorni del brodo con lo zenzero: è ora di provare!

    RispondiElimina
  5. Si , mi piace questo brodo / coccola . E' proprio
    quello che ci vuole . Un abbraccio . chiara

    RispondiElimina
  6. La virtu' della contezza.
    Queste splendide parole custodiscono al loro interno la meraviglia delle tante e piccole gioie che la quotidianita' ci regala.
    Abbagliati da ben piu' pompose mete, fin troppo spesso ignoriamo quei minuti ma preziosi doni che il giorno pazientemente ci offre.
    La tua amica e' molto saggia, e le sue parole lo dimostrano.

    E quel brodo coccoloso e' davvero invitante! Anzi, in questi giorni di raffreddore recidivo, credo proprio che sperimentero' la tua ricetta.

    Leggere il tuo magnifico blog e' un piacere a cui non vorro' mai rinunciare!

    Cara, ti mando un abbraccio,

    Marianna

    RispondiElimina
  7. @twostella: infatti oserei quasi dire che è stato risolutivo!

    @furfecchia: l'idea dello zenzero nel brodo è semplice però davvero ti apre un mondo di profumi inaspettato...

    @chiara: un abbraccio coccoloso anche a te

    @marianna: ho letto della tua influenza ed avevo anche mandato un commento, che si deve essere perso in qualche strano meandro...
    Per riprendersi credo davvero possano servire sia un brodino terapeutico che le parole di un'amica saggia e spiritosa, dunque te le giro con grande piacere.

    RispondiElimina
  8. Bello questo post, hai trasmesso il legame che vi lega... e come dici è proprio saggia questa donna!!!
    LA virtù della contezza è quel che cerco di praticare anche io... e magari ora quando ho voglia di coccolarmi ci aggiungo pure questo brodino con lo zenzero che amo tanto!

    ciao e un sorriso
    Terry :)

    RispondiElimina
  9. Questo brodo mi ricorda alcune zuppe che da piccolo vedevo sempre di cattivo occhio e che invece con il tempo hanno assunto una propria autonomia umoral-gastronomica anche nella mia vita. Più che al lato cognitivo, tuttavia, certi piatti li ho sempre associati ad una piacevole pausa dalla lucidità quotidiana al quale siamo costretti, una sorta di stand-by da quell'essere vigili come forma di autodifesa naturale, fonte di stress sottocutaneo che leva il sorriso.
    Abbandono confortante e punto di assenza più che di presenza minimale come incipit. Poi , forse, riesco anche ad apprezzare le piccole cose.
    Confesso che non preparo brodo da molto tempo...che dici è il caso?! ehehehe
    Buonissima giornata :))

    RispondiElimina
  10. Virtù della contezza...rendersi conto di ciò che dà gioia...

    ...chissà perchè non mi viene da pensare al brodo di pollo ma a ricette dolci e cioccolatose.

    ...legame edipico non risolto? Improbabile!
    ...mancanza d'affetto familiare? Proprio no!
    ...transaminasi e glicemia sfasate? Non impossibile!
    ...diabete senile? E non esageriamo!

    Non posso farci niente: è più forte di me!

    RispondiElimina
  11. @terry: coccolarsi di contezza... Un sorriso anche a te

    @gambetto: stand by della vigilanza... come nei gesti spontanei senza misurazioni che hanno prodotto questo brodo un po' per istinto, un po' per emozione...
    E' sempre dalla sottrazione e dall'assenza che si ri-comincia...

    @virò: il brodino allo zenzero era un suggerimento esplicito, in cui mi sono pienamente ritrovata ma che non è il mio unico spunto di contezza. Io comunque resto sempre nel salato... tranne che per le frittelle del lunapark!

    RispondiElimina
  12. Le frittelle del Luna park?

    Quelle fritte in olio biennale, unte, tipo krapfen, cosparse di zucchero?

    Vuoi dire che anche tu hai problemi d'infanzia non risolti o è il diabete senile contagioso?

    RispondiElimina
  13. diabete senile precoce... dall'infanzia!

    RispondiElimina
  14. Acquaviva! Non ci credo! Hai inziato a cucinare senza pesare?!? Paola sarà orgogliosa di te! :-)

    RispondiElimina
  15. @angelo: lo ammetto: è stato un momento di sbandamento...
    Tu piuttosto: fai poco lo spiritoso e sbrigati a darci la risposta che aspettiamo per il 31!

    RispondiElimina

Posta un commento

post più popolari

MTC di settembre 2014: un sacco di riso!

Diceva un vecchio slogan anarchico: "con l'ironia abbatteremo il potere e un sacco di riso lo seppellirà".  A no? Erano risate?! Va be'... per un MTC di questa portata ci si può anche concedere una licenza! Premessa... ... avevo scritto un post lunghissimo per raccontare perché e per come ho scelto questo tema per l'MTChallenge di settembre 2014. Poi l'ho ridotto della metà, lasciando solo alcune note che mi sembravano indispensabili, e l'ho mandato alla Gennaro per un parere.  E lei ha detto che un terzo di quanto le ho mostrato era già troppo! Allora ho ricomposto alcuni dei contenuti in articoli di supporto da pubblicare più avanti ed ho cassato il resto. Qui è rimasto il riassunto della selezione della selezione, ovvero il puro tema dell'MTC. Che, mi spiace, adesso vi tocca leggere per intero! Se scegliere un ingrediente invece che una ricetta tende ad allargare gli orizzonti, questa volta scegliere IL RISO , come capirete, li spalanca fran

a tu per tu con il Fleischkäse svizzero, questo sconosciuto di famiglia

Nel curioso elenco dei cibi svizzeri che hanno caratterizzato la mia infanzia mi rendo conto che, fatto strano, sul blog non ho ancora parlato del  Fleischkäse, una via di mezzo tra un polpettone ed un würstel gigante di cui da bambini venivamo spesso nutriti. Ma un episodio di vita vera me lo ha messo sotto il naso proprio l'altro giorno, ed eccomi qui con il mio reportage storico-familiare. Alcuni Svizzeri, come quelli di casa mia, vivono il   Fleischkäse come un salume, da comprare pronto, intero o affettato sottile in buste, da servire in tavola come fosse prosciutto cotto o da infilare nei panini per merenda con maionese, senape e cipolline sottaceto (Be'... che c'è?! Se mia mamma per evitare che noi figli mangiassimo troppa Nutella la teneva in frigo ad indurire, così era più difficile da spalmare e sul pane se ne metteva di meno, perché stupirsi di quella che lei invece considerava una merenda "sana"?!) Altri amanti del  Fleischkäse  lo compran

una salsa di cipolle svizzera per würstel e per mamme lavoratrici

Lo so: sono rimasta indietro di una puntata! Parlavo di  ricette svizzere  quando un'irrefrenabile tentazione di cibo americano  si è intrufolata in cucina ed ha avuto  la meglio. Riprendo ora il filo con un piatto che ho proposto pochi giorni fa anche alla mia cara mammina svizzera in occasione del suo compleanno: Bratwurst con salsa di cipolle. L'aspetto curioso non sta tanto nel tipo di würstel utilizzato, una salsiccia bianca di vitello il cui nome per alcuni significa "salsiccia di carne spezzettata" e per altri "salsiccia da arrostire". In Germania di solito viene speziata in modo deciso con pepe, noce moscata e/o cumino, mentre in Svizzera il suo sapore è molto più delicato. In Ticino ne esiste una versione mignon, una "collana" di micro-salsiccine detta cipollata  non perchè contenga cipolle ma perchè, appunto, di solito si serve in salsa di cipolle. Ma, a casa della mia mamma lavoratrice senza tempo ne' passione per la cucina,

MTC giugno 2011... verso Oriente!

Continuo a pensare che le giudici  titolari  e aggiunte  dell'MTC fossero completamente fuori quando hanno passato a me il testimone e nessuno potrà convincermi del contrario, anche perchè potevano ben immaginare in che gorgo storico-etnico-confusionale avrei trascinato la sfida... ma si sono fidate lo stesso! No, è oggettivo: non possono essere completamente normali... Accertato questo, dichiaro anche di non essermi mai emozionata tanto nello scrivere un post e soprattutto nel proporre una ricetta, sentendo tanti occhi puntati addosso ed il fiato trattenuto di tanti MTC addicted... Ebbene sì, rilassatevi (o disperatevi) pure: come temevate, questa volta si va davvero tutti in Giappone! Niente succede per caso, si sa. Tanto è vero che l'eterno girovagare di Marco Polo (a cui faccio da qualche tempo da vivandiera ) l'ha portato proprio a questo punto del suo viaggio a confrontarsi con  Cipango , il Paese del Sol Levante... Come potevo non cogliere il suggerimento di un s

peperoni farciti alla croata: massaia batte bustina millemila a zero!

Riprendere a parlare di cucina non è facilissimo, soprattutto con il tono scanzonato che avevo in mente per questo post. Mi limiterò all'aspetto "documentaristico" ed umano, che l'umore magari sa beneficiare della concentrazione e della dolcezza richieste da una simile impostazione. Dopo una lunga serie di articoli e ricette a base di riso penso di cambiare direzione dedicandomi ai peperoni bianchi croati che di solito si cucinano ripieni di carne, per scoprire poi che nella farcia è presente riso crudo. Quando si dice il caso... I peperoni bianchi, babura paprika, in Croazia sono reperibili facilmente proprio in questa stagione. Ne ho in frigo tre e decido di prepararli, appunto, come  punjene paprike , ovvero farciti e cotti nel pomodoro, ricetta tipica che con piccole varianti è diffusa anche in altri Paesi limitrofi e che ogni famiglia, ovviamente, prepara secondo i propri criteri. La versione più semplice prevede di profumare carne trita di manzo o m

riso Otello: un nero integral(ista)

Il primo giorno di autunno una ricetta con le ultime verdure estive, che sono ancora buone visto che sembra far più caldo ora che nei mesi trascorsi... Sollecitata da alcuni dubbi posti sulle modalità di cottura del riso integrale e sull'utilizzo di varietà di riso "esotiche", ho pensato di provare le risposte sul campo e chiarire soprattutto le idee a me stessa, la prima che ha tutto ancora da imparare. Così, per prendere due piccioni con una fava, ho scelto un riso sia nero che integrale. No, non famoso ed idolatrato riso Venere, fantastica varietà di nobile origine cinese che, grazie a opportune ibridazioni, ora è coltivato anche in Italia.  Ho pescato  invece una varietà tutta italiana: il riso Otello, che deriva anch'esso da varietà cinesi ma è di concezione e di coltivazione tutta nostrana. Chissà se il  nome è stato ispirato ispirato dal famoso personaggio shakespeariano, dalla sua pelle scura e dalla sua natura piuttosto integral ista... Si utilizz

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!